Trentasettesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Buongiorno,
quasi dimenticavo di aprire il nuovo Artisticforum!
Vi attendo con le vostre proposte, come al solito un'opera d'arte a testa.
Terminata la fase delle proposte, le commenteremo una per una.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
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Rosa Rolanda - Autoritratto 1952.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Lo scrivo ora sennò poi me ne dimentico :mrgreen:... mi ha ricordato lo stile di Frida che mi piace molto :wink:, ho cercato l'autrice e ho scoperto che seppur nata negli Stati Uniti poi è morta in Messico, quindi si sarà trasferita lì e avrà assorbito la sua influenza o viceversa :?? ? Insomma, non credo di aver sbagliato, secondo me un'assonanza tra le due donne c'è. Ma faccio la brava e per la risposta attendo il momento in cui si commenterà l'opera :SISI oppure Ondine può essere così gentile da passare sul mio profilo e darmela subito :wink:.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Rosa Rolanda

Rosa Rolanda fu ballerina, coreografa, stilista, fotografa, pittrice.
Di nascita statunitense fu introdotta nei salotti artistici messicani dal marito Miguel Covarrubias, artista poliedrico, antropologo, etnologo, dal quale fu influenzata e da cui riprese lo stile pittorico surrealista, di cui questo autoritratto è un chiaro esempio.
Rosa si rappresenta in uno stato di agitazione e con il cuore spezzato per la fine del suo matrimonio.
Sullo sfondo un vulcano erutta scheletri, danzatori e parti del corpo.
Diverse figure rappresentano la compagnia di danza di Città del Messico diretta dal marito, dove si erano conosciuti, essendo lei stata ballerina e coreografa in quella compagnia e Miguel era all'epoca lo stilista.
In basso a destra una piccola Rolanda è vicina ad un grande orologio, che simboleggia la sua passata gioventù.
La pittrice si ritrae in un tipico vestito messicano perché è molto grata al paese che l'ha accolta.
Il particolare di tenere le mani alle orecchie indica la sua volontà di non sentire tutto ciò che la circonda, come se volesse dimenticare il passato perché le procura troppa sofferenza.
Al di là della malinconia che trasmette questo dipinto mi colpiscono i colori.
 
Ultima modifica:

ariano geta

New member
Uno stile molto street art e con qualche elemento che mi fa pensare alla sua più celebre connazionale Frida Kahlo.
Mi piace l'insieme di colori e immagini simboliche, ha una connotazione naif abbastanza riuscita.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Anche a me è venuta subito in mente Frida Kahlo! Più giocosa però. La donna raffigurata non ha la stessa aria sofferta, sembra quasi ignorare la mano dello scheletro e dire "sì, va bene, ok, il mio matrimonio è finito, sto soffrendo però passerà, ora mi metto il mio bel vestito messicano e vado a ballare" :mrgreen:
Impressionante il contorno, le figure danzanti sembrano le sue tante anime in conflitto. L'insieme esprime benissimo la confusione che c'è nella sua mente, lei si tiene le mani in testa come se non riuscisse a reggerne il contenuto. Bello :)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Vermeer

Mi piace Vermeer per la sua essenzialità descrittiva.
Questo quadro in particolare mi piace perché mi ricorda un po' una piccola Venezia, le case sull'acqua sono spettacolari.
Marcel Proust menziona questo dipinto nel suo romanzo "Alla ricerca del tempo perduto", lo visitò di persona e lo definì il quadro più bello del mondo.
Si alternano colori caldi e freddi, il sole e il cielo nuvoloso, un contrasto che dona luce creando un'atmosfera vespertina e malinconica, forse il momento della giornata in cui gli abitanti di questa cittadina amano passeggiare al porto.
 
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