Capra, Frank - Mr. Smith va a Washington

elisa

Motherator
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Jefferson Smith è il giovane sostituto di un vecchio senatore da poco deceduto. Da solo, Smith si oppone alla costruzione di una diga per appoggiare l'edificazione, sul medesimo territorio, di un campo nazionale di boy scout. Sconfigge il progetto e gli interessi economici dei suoi avversari con un discorso lungo 26 ore. Al termine cade svenuto per la fatica e il disgusto, ma il capo dei lobbiysti, pentito, si autoaccusa di indegnità e si ritira.

Fa specie che sia un immigrato siciliano a diventare il più strenuo sostenitore del mito americano e a esportarlo in tutto il mondo con film come questo dove gli ideali americani che hanno animatoi i fondatori diventano i vessilli da difendere, contro la corruzione, di un giovane americano che impersona il cittadino medio, onesto, ingenuo, idealista e che riesce a contrastare la corruzione e l'interesse personale. Io lo capisco questo siciliano che arrivato bambino negli Stati Uniti è riuscito dal nulla a diventare uno dei personaggi più conosciuti ed influenti della cinematografia mondiale. E sei suoi film peccano di buonismo e di lieto fine posticcio, hanno il grande merito di farti sognare un mondo più giusto, più libero, più democratico. Di questo film si può dire tutto ma non che non sia fatto bene con un James Stewart incredibilmente perfetto nei panni dell'idealista. Lo consiglio a tutti quelli che si augurano un mondo di persone oneste, buone ed idealiste e soprattutto si augurano di essere tra quelle.
 
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