Una giovane donna bionda e dall'aria sperduta fugge dopo aver lasciato il suo batuffolo tra le braccia di colui con il quale sostiene di averlo generato, durante l'avventura di una notte. Il padre non è esattamente un uomo con la testa sulle spalle, ma un vivace adulto-per-sbaglio che, per un colpo di fortuna, trova un lavoro come stuntman e cresce la bambina insegnandole l'ottimismo e l'allegria, pur permettendosi qualche "piccola" bugia a fin di bene. Finché...
Una favola non proprio lieta, ma divertente e commovente. Il rapporto padre-figlio è espresso in modo molto tenero e i personaggi, non solo Omar Sy e la bambina ma anche quelli di contorno, sono vivaci e gradevoli. Non vi è giudizio morale, se non in alcuni momenti, nei confronti della madre che abbandona il bambino.
La malattia e la morte vengono trattate in modo edulcorato, forse allo scopo di rendere la visione accettabile e piacevole anche ai bambini. Molto carino.
Una favola non proprio lieta, ma divertente e commovente. Il rapporto padre-figlio è espresso in modo molto tenero e i personaggi, non solo Omar Sy e la bambina ma anche quelli di contorno, sono vivaci e gradevoli. Non vi è giudizio morale, se non in alcuni momenti, nei confronti della madre che abbandona il bambino.
La malattia e la morte vengono trattate in modo edulcorato, forse allo scopo di rendere la visione accettabile e piacevole anche ai bambini. Molto carino.