Zurlini, Valerio - La prima notte di quiete

elisa

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Daniele è un giovane professore di lettere, che sta facendo una supplenza in un liceo di Rimini. Autore di un libro di poesie dedicato ad una ragazza morta all'età di sedici anni, ora convive con Monica. Daniele è indifferente alla contestazione che piano piano prende piede nella sua classe. Privo di un'autentica vocazione all'insegnamento, e con un'accesa propensione per il gioco, il professore si innamora di Vanina, una sua allieva.

Ambientato in una Rimini invernale, nebbiosa e piovosa, è un film disperato, cupo, decadente. Alain Delon con la barba da tre giorni e con indosso sempre il cappotto in lana di cammello è così stazzonato e depresso da far sembrare la sua morte una forma di liberazione. Il film è affascinante, predittore di un vuoto di senso che diventerà sempre più reale negli anni. Se Fellini disegna una Rimini onirica e fetale, il sesso è strabordante e i suoi vitelloni sono dei cialtroni svogliati e impenitenti qui siamo arrivati al capolinea, non c'è più vita, solo una lunga attesa della morte che regala la prima notte di quiete.
 

brenin

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Daniele è un giovane professore di lettere, che sta facendo una supplenza in un liceo di Rimini. Autore di un libro di poesie dedicato ad una ragazza morta all'età di sedici anni, ora convive con Monica. Daniele è indifferente alla contestazione che piano piano prende piede nella sua classe. Privo di un'autentica vocazione all'insegnamento, e con un'accesa propensione per il gioco, il professore si innamora di Vanina, una sua allieva.

Ambientato in una Rimini invernale, nebbiosa e piovosa, è un film disperato, cupo, decadente. Alain Delon con la barba da tre giorni e con indosso sempre il cappotto in lana di cammello è così stazzonato e depresso da far sembrare la sua morte una forma di liberazione. Il film è affascinante, predittore di un vuoto di senso che diventerà sempre più reale negli anni. Se Fellini disegna una Rimini onirica e fetale, il sesso è strabordante e i suoi vitelloni sono dei cialtroni svogliati e impenitenti qui siamo arrivati al capolinea, non c'è più vita, solo una lunga attesa della morte che regala la prima notte di quiete.

Bellissimo film, come del resto la colonna sonora.... indimenticabile la scena del "lento" con sottofondo " Domani è un altro giorno " della Vanoni.
 
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