Auster, Paul - Timbuctù

zaratia

Sideshow
Ricordo questo libro come uno dei più belli che ho letto, tra quelli che hanno come protagonosti un cane e il suo padrone. Lo consiglio agli amanti del genere.

Abituati a viaggiare insieme sulle strade americane, Willy, poeta giramondo, e Mr Bones, cane dalla spiccata intelligenza, vengono separati dai freddi giochi del destino. Mr Bones dovrà imparare a cavarsela da solo e a difendersi anche da chi sembrerà volerlo aiutare. Così continuerà a fuggire, finché in lui si farà strada la convinzione di poter raggiungere Willy a Timbuctù, terra favolosa dove uomini e cani parlano la stessa lingua e conversano da pari a pari. Che cosa sia davvero Timbuctù, Mr Bones non lo sa, a parte qualche frase sibillina buttata lì da Willy nei suoi discorsi di poeta maledetto e infaticabile clochard. Eppure è proprio in quel luogo che un brutto giorno il poeta se n'è andato lasciando solo il fedele quadrupede.
 
sto leggendo "Mr Vertigo", sempre di Paul Auster:
"Ci spacciammo per padre e figlio. Buck era il cognome prescelto: lui era Timothy Buck e io Timothy Buck Secondo, o anche Tim Buck One e Tim Buck Two"
:)
Come dire ... repetita iuvant!
Paolo
 

frasquita

New member
sono assolutamente d'accordo con Zaratia, questo libro è uno dei libri più belli in assoluto sull'universo canino, merita veramente, consigliatissimo.
Non commuovetevi troppo alla fine però, io scoppiai vergognosamente in lacrime nell'ora di punta della metro...

p.s.
sì, è vero, sono moooooltooo cinofila :)
 
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