Shakespeare, William - Otello

Masetto

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Diversamente dal Macbeth e dall'Amleto, io questa tragedia proprio non ho capito cos'abbia di notevole. Qualcuno lo sa?
 
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Ho letto questo libro parecchio tempo fa, ma devo dire che mi ha colpito molto e l'ho apprezzato particolarmente!

Quello che sto per dire non è assolutamente un dogma, pertanto può essere non condiviso e non farti cambiare idea, è semplicemente il mio punto di vista!

Considerando che la tragedia è stata scritta all'inizio del 1600 va detto ovviamente che alcune palesi differenze tra i personaggi portano il pubblico del tempo a fare associazioni di idee che vengono continuamente smentite durante la storia. Mi spiego meglio: Otello è un moro, questo porta ad associarlo, per i canoni del tempo, al male, alla persona corrotta e infedele. Egli invece è una persona corretta come invece inizialmente si è portati a pensare di Iago, che oltre ad essere bianco è anche un alfiere ossia uno che si da per scontato che sia fedele. Su questa bivalenza gioca tutta la tragedia, accentuando il fatto che è assolutamente arbitraria la distinzione tra essere ed apparire, forma e contenuto, tanto è vero che la prova del tradimento di Desdemona è semplicemente un fazzoletto, vale a dire una prova senza alcun fondamento.
 
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Dorylis

Fantastic Member
Una tragedia umanissima, dove Otello teme la caduta del proprio mondo morale e si lascia attaccare dalla gelosia e Iago mal accetta la propria subalternità (semplice alfiere, quando aspira al ruolo di luogotenente) e si dispone a plasmare anime, ad instillare la vendetta, il desiderio, il sospetto.. Sono già questi i due personaggi chiave, già indimenticabili di per sè, a cui poi si aggiunge la docile Desdemona, così pura ma allo stesso tempo capace di rinnegare il padre e la città pur di seguire le inclinazioni del suo cuore.. Un'opera grandissima (il post precedente ha illustrato pienamente la sua novità), capisco come possa essere ancora oggi tanto osannata.. Osanno pure io! :)

Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d'amore! (Iago ad Otello, atto III, scena III, traduzione italiana di Cesare Vico Lodovici).
 

fabiog

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Una delle tragedie migliori di Shakespeare e, come in molte altre, su temi umani sempre eterni. Shakespeare indaga e scava in sentimenti come gelosia ed invidia con una profondità da grande analista e , devo ammetterlo, certe volte mette paura per come riesce a far emergere sentimenti che tutti noi possiamo avere e che forse una volta nella vita abbiamo avuto. Tutti possono essere un Otello e tutti possono essere un Jago, il Bardo ci mostra inoltre come queste sensazioni possono essere innate nell'uomo e non avere una spiegazione. Otello , infatti, si maledice per questo male che lo possiede , la gelosia, e Jago fi dall'inizio si mostra cosi com'è, non ha mai dubbi su ciò che deve fare e vuole fare, lo fà e basta perchè gli piace farlo.
Un altro tema che emerge è poi quello dell'impossibilità di conoscere veramente l'altro e la differenza potente tra parole e la vera persona.
Tutti, nessuno escluso, si fanno ingannare da Jago, dalla sua abilità dialettica, dal suo essere finto buono e interessato a tutti; nessuno vuole credere alla malvagità e all'inganno; Otello stesso per una buona parte della tragedia non sà se credere a Jago o a Desdemona.
E' il tema della parte che spesso ciascun uomo può recitare nella vita e nel contempo quel senso di insicurezza che pervade costantemente l'uomo , quel senso di scetticismo che cmq lascia tutti realmente soli.
Splendida
 

Robin

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MERAVIGLIOSO! Una delle mie tragedie preferite in assoluto! Otello è grande in tutto, anche nei suoi difetti, anche nella gelosia. Iago è il cattivo più perfido che esista nella letteratura!
 
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