217° MG - L'uomo di Kiev di Bernard Malamud

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elisa

Motherator
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Apro il 3d perché c0c0timb0 leggeremo virtualmente insieme L'uomo di Kiev di Bernard Malamud. Ovviamente vi invitiamo ad unirvi a noi perché io l'ho iniziato ieri sera e devo ammettere che è già molto interessante e pregnante.

Io lo leggerò in questa edizione:

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c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ho letto i primi due capitoli della mia edizione.
Una vecchia e usata prima edizione italiana del 1968. In lingua originale era uscito nel 1966...

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Non ho nessuna introduzione, ahimè. :boh: La traduzione della tua è anch'essa di Ida Omboni?

Ad ogni modo sono in uno dei momenti salienti della storia: Yakov viene arrestato! E non si trova in una bella posizione, mi sa, essendo pure ebreo. O probabilmente proprio per questo. Voglio proprio vedere se la sua bontà d'animo dimostrata all'inizio farà breccia nel cuore del suo datore di lavoro, Nikolai Maximovitch Lebedev. Ma ne dubito vista l'aquila bicipite che porta sul braccio... Non gli resta che aspettare la reazione di Zina. Sperando.

Che avresti fatto con la conta dei mattoni, Elisa? Avresti lasciato correre o avresti denunciato il caposquadra, come ha fatto Yakov, pur conoscendone i rischi?
 

elisa

Motherator
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io non sono ancora arrivata al punto tuo, son a pagina 48, quando se ne va dallo shtetl, saluta il suocero e parte per Kiev. Mi hanno colpito in particolare due cose:
- la donna che incontra cammin facendo con una parrucca gigantesca
- l'abbandono da parte della moglie, molto azzardato per quei tempi

La traduzione è la stessa che hai tu :)

Incipit
[FONT=&quot]Dalla finestrina della sua camera, sopra la scuderia della fabbrica di mattoni, Yakov Bok, quella mattina sul presto, vide la gente, in cappotto lungo, che correva tutta nella stessa direzione. Vey iz mir [Povero me], pensò a disagio, è successo qualcosa di brutto. I russi, che venivano dalle strade intorno al cimitero, si affrettavano, soli o in gruppi, verso le grotte del burrone; qualcuno correva, sull’acciottolato fangoso, in mezzo alla neve primaverile. Yakov nascose in fretta il minuscolo barattolo dove teneva i rubli d’argento, e scese alla svelta in cortile, per scoprire le cause di tanta agitazione.[/FONT]
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ah, ma tu hai l'introduzione di Piperno! A pag. 48 della mia edizione sono successe già alcune cose che non ti dico :mrgreen: allora...
 

elisa

Motherator
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sì in effetti il conteggio delle pagine sballa con l'introduzione di Pieprno, che ho saltato piè pari perché mi sembrava un pippone :mrgreen:
 

elisa

Motherator
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io domani mattina parto per le vacanze e rientro martedì 20 la sera. Porto il libro con me e può pure essere che possa entrare su Forumlibri ma non sapendolo con certezza tu vai tranquillamente avanti che quando rientro ti raggiungo :)
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ok. Intanto è accusato di omicidio del bambino e se ne sta in prigione. Cavolo ma gli ebrei quando mai li hanno lasciati tranquilli? Comunque non doveva lasciare le sue cose in bella vista nella sua stanza, visto quanto simpatico stava alla squadra di muratori che doveva controllare.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Cap. III - 2ª parte

Sono ad un terzo del romanzo. Vado lentamente così ti aspetto.
È davvero impensabile quanto in balia della legge dovessero essere gli ebrei in certe circostanze, in certi periodi. Ora si può dire che i personaggi più influenti del panorama mondiale siano ebrei. Oggi molti uomini potenti lo sono.
Il povero Yakov è nei guai. E quel che è peggio è che non ha nessuno dalla sua parte che possa aiutarlo. Dovrà combattere da solo contro una spietata macchinazione giudiziaria che lo vuole condannato, sembra. Non importa nemmeno per che motivo, a quanto pare.
Malamud è bravo a farci percepire la disperazione del protagonista. Le domande incalzanti rivoltegli durante l'inchiesta sembrano inchiodarlo, malgrado la sua innocenza. Anche se lui non ha fatto altro che aiutare non una, ma due persone.
Eppure... "Perché tremi, giudeo?"
Quanto deve essersi pentito di essere andato ad abitare in un quartiere dove gli ebrei non possono stare (la sua unica trasgressione, la sua sola colpa...)!
 

elisa

Motherator
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io il libro l'ho finito, mi è piaciuto veramente molto e ti ringrazio per lo stimolo che mi hai dato di leggerlo. Nei prossimi giorni, a bocce ferme, farò i miei commenti :D
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
io il libro l'ho finito, mi è piaciuto veramente molto e ti ringrazio per lo stimolo che mi hai dato di leggerlo. Nei prossimi giorni, a bocce ferme, farò i miei commenti :D
URCA! Io sono a 2/3. Andavo piano per non essere troppo avanti rispetto a te :mrgreen:. Ora posso ingranare il triturbo allora!
Non mi dire niente di Bibikov, se aiuta o meno Yakov. È l'unico su cui ho riposto la mia fiducia. :wink:
 

elisa

Motherator
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Bibikov è uno dei personaggi più cristallini e belli di tutta la letteratura e di tutti i tempi :ad:
 

elisa

Motherator
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Grande romanzo, grande scrittore, grande scrittura, uno degli esempi più fulgidi dell'insegnamento kafkiano, non emula il maestro ma si avvicina assai. La cosa incredibile di questo romanzo è come l'autore riesca a rendere del tutto plausibile una storia vera che ha dell'incredibile se letta con la logica umana ma che è perfettamente veritiera se la leggiamo con gli occhi del pregiudizio. Consigliata la lettura a tutti.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Malamud è uno degli scrittori ebrei americani che più amo. "Il commesso" è un altro suo grande romanzo. Una storia tanto semplice quanto umana, bella e che fa riflettere.
 

elisa

Motherator
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Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Malamud è uno degli scrittori ebrei americani che più amo. "Il commesso" è un altro suo grande romanzo. Una storia tanto semplice quanto umana, bella e che fa riflettere.

Sicuramente Il commesso sarà tra le letture che prevedo di fare, si potrebbe pure proporre in un futuro GdL.

Certo che Jakob non ha un briciolo di previdenza, ha fatto tutto quello che non doveva fare per mettersi nei guai!
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Beh, si. Però che storia! Sembra un incubo. Finora il miglior libro che ho letto nel 2017, probabilmente.
Immaginavo, ad un certo punto una fine romanzo del genere. Parteggiare per Bok viene naturale quasi subito. Fa riflettere quanto certe etnie siano state perseguitate. Certo che la capacità di inventarne di tutti i colori per quanto riguarda le accuse rivolte al povero ebreo hanno davvero del fantasioso.
Il più famoso capro espiatorio della letteratura va d'obbligo a Yakov Bok!

Voto 4/5
 
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