Vian, Boris - Jazz e letteratura

Boris Vian (Ville d'Avray, 10 marzo 1920 – Parigi, 23 giugno 1959) è stato uno scrittore, ingegnere, cantautore, trombettista e traduttore francese. È stato anche membro del Collège de Pataphysique nonché dirigente del reparto discografico jazzistico presso Philips.
Vian ha scritto 10 romanzi, tra cui 4 thriller del genere hardboiled piuttosto famosi, con lo pseudonimo Vernon Sullivan. La scelta dello pseudonimo fu dettata dal tentativo di aggirare la censura francese, visto il carattere "forte" di questi scritti; ciò nonostante, più d'un suo libro venne censurato.

Con il suo vero nome Vian ha pubblicato L'Arrache Coeur, L'Herbe Rouge, L'automne a Pekin e quello che la critica ha individuato come il suo capolavoro, L'Ecume des Jours. La difficoltà che si incontra nel tradurre Vian risiede nell'originalità del suo linguaggio, fatto di neologismi onomatopeici e stravaganti, spesso ottenuti dalla fusione di più parole (celebre l'esempio del "pianocktail" della Schiuma dei giorni), che quasi sempre non ci si aspetterebbe di trovare abbinate. Raymond Queneau ha definito La schiuma dei giorni 'la più "spezzacuorente" commovente storia d'amore moderna mai scritta'. Tuttavia il romanzo non racconta semplicemente una storia d'amore, ma tutta la vita e le passioni di Vian, dal jazz alla buona cucina, entrano a far parte dell'opera nei modi più inaspettati. Daniel Pennac definì la "schiuma dei giorni" un romanzo da leggere più volte nel corso degli anni: a diciotto anni prevale la griglia interpretativa della passione amorosa, a quaranta quella della critica sociale, a sessanta quella del pessimismo e della tragedia che tutto annulla.

Vian è stato il traduttore francese di Raymond Chandler; egli, profondamente avvinto dalla pop-culture americana, ha svolto un ruolo di prim’ordine nel suo recepimento in Francia.
Autore anche di racconti e canzoni, Vian ha suonato la sua tromba tascabile (che nei suoi scritti si ritrova spesso sotto il nomignolo "trompinette") nel celebre "Tabou", club (ormai chiuso) situato nella Rue Dauphine, nei pressi di Saint-Germain des Prés, a Parigi. La sua canzone più famosa è "Le déserteur", dal testo spiccatamente pacifista, scritta durante la guerra d'Indocina. Le sue canzoni sono state riprese da moltissimi artisti, tra cui Juliette Gréco, Nana Mouskouri, Yves Montand, Magali Noel, Henri Salvador e Ivano Fossati. Serge Gainsbourg ha affermato che vedere Boris Vian all'opera lo ha ispirato a tentare di scrivere lui stesso delle canzoni.

Appassionato di jazz, è stato il "contatto" (tra gli altri) di Duke Ellington e Miles Davis a Parigi. Ha scritto su diverse riviste francesi di jazz (Le Jazz Hot, Paris Jazz) ed ha pubblicato numerosi articoli sull'argomento anche in America. Nonostante in America non ci abbia mai messo piede, i temi di questo paese, il jazz in particolare, si ritrovano spesso nelle sue opere. Le sue opere letterarie sono infatti intimamente intrecciate al suo amore per il jazz. Nella prefazione a L'Ecume des Jours ha scritto "Sono solo due le cose che contano: l'amore, in tutte le sue forme, con belle ragazze, e la musica di New Orleans e di Duke Ellington. Tutto il resto è da buttar via, perché è brutto...".
La mattina del 23 giugno 1959, Boris Vian si trovava al Cinema Marbeuf in occasione della proiezione della versione cinematografica del suo controverso romanzo J'irai cracher sur vos tombes. Aveva già combattuto con i produttori al riguardo della loro interpretazione del suo lavoro, denunciando pubblicamente di aver chiesto invano la rimozione del suo nome dalla pellicola. Cinque minuti dopo l'inizio del film, pare che sia sbottato: "Questi tizi dovrebbero essere americani? col cazzo!!" Un attimo dopo, colto da infarto, è stato trasportato all'ospedale. L'infarto non giunse del tutto inaspettato, dato che Vian soffriva da molti anni di cardiopatia.

Opere

Letteratura

Con il nome Boris Vian:

* Trouble dans les Andains (1947, pubblicato postumo nel 1966)
* Vercoquin et le plancton (1947) (it. Vercoquin e il plancton, Corbaccio)
* L'écume des jours (1947) (it. La schiuma dei giorni, Marcos y Marcos)
* L'automne à Pékin (1947) (it. L'autunno a Pechino, Sellerio)
* Les Fourmis (1949, racconti)
* L'herbe rouge (1950) (it. L'erba rossa, Marcos y Marcos)
* L'arrache-coeur (1953) (it. Lo strappacuore, Marcos y Marcos)
* Le loup garou (racconti, pubblicato postumo nel 1970; it. Il lupo mannaro, Marcos y Marcos)
* Écrits pornographique (raccolta postuma 1980; it. Scritti pornografici, :duepunti)

Con lo pseudonimo Vernon Sullivan:

* J'irai cracher sur vos tombes (1946) (Sputerò sulle vostre tombe, Marcos y Marcos)
* Les morts ont tous la même peau (1947)
* Et on tuera tous les affreux (1948 )
* Elles se rendent pas compte (1950)

Teatro

# L'equarrissage pour tous (1950)
# Le dernier des metiers (1950)
# Tete de Meduse (1951)
# Le goûter des généraux (1951) (pubblicato postumo nel 1962)
# Paris varie ou fluctuat nec mergitur (1952)
# Le chevalier de neige (1953)
# Les batisseurs d'empire (1959)

Canzoni

* Le déserteur (1954) (it. Il disertore, tradotta per la prima volta da Luigi Tenco, il quale la intitolò "Pdroni della terra", ma rimase inedita; ripresa da Ivano Fossati. Fu tradotta inoltre dal Bob Dylan che diede vita alla famosa "Masters of war").
* Berro'
* tango dei macellai
* valzer del sole
* java delle bombe atomiche

Poesie

* Barnum's Digest (1948, raccolta di 10 opere)
* Cantilenes en gelee (1949)
* Je voudrais pas crever (pubblicato postumo nel 1962)
 
io ho letto qualcosa di poesia!molto incisivo, mi piace!ma è passato davvero tanto tempo...ma è tra i miei buoni propositi leggere qualcosaltro...


tu che consigli?
 
La schiuma dei giorni (se riesci a trovarlo. L'edizione è Marcos y Marcos ma fai prima ad ordinarlo online. Io lo cerco da mesi ,ma nulla!)
 

Lisistrata

New member
letto "la schiuma dei giorni", di una tristezza per me quasi intollerabile. ma letto pure "Tutti i mostri verranno uccisi", esilarante la prospettiva di una società nella quale sono tutti belli-belli-in maniera assurda e come va a finire?
 
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