Marone, Lorenzo - Magari domani resto

Valuzza Baguette

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"Chiamarsi Luce non è affatto semplice, specie se di carattere non sei sempre solare. Peggio ancora se di cognome fai Di Notte, uno dei tanti scherzi di quello scombinato di tuo padre, scappato di casa senza un perché. Se poi abiti a Napoli nei Quartieri Spagnoli e ogni giorno andare al lavoro in Vespa è un terno al lotto, se sei un avvocato con laurea a pieni voti ma in ufficio ti affidano solo scartoffie e se hai un rottame di famiglia, ci sta che ogni tanto ti "arraggi" un po'. Capelli corti alla maschiaccio, jeans e anfibi, Luce è una giovane onesta e combattiva, rimasta bloccata in una realtà composta da una madre bigotta e infelice, da un fratello fuggito al Nord, da un amore per un bastardo Peter Pan e da un lavoro insoddisfacente. Come conforto, solo le passeggiate con Alleria, il suo Cane Superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con l'anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a rotelle. Finché, un giorno, a Luce viene assegnata una causa per l'affidamento di un minore. All'improvviso, nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma è forse l'occasione per sciogliere nodi del passato e mettere ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito l'impulso di prendere il volo, o magari restare, trovando la felicità nel suo piccolo pezzettino di mondo? "

Napoli,quartieri spagnoli,Luce di Notte è una donna di trentacinque anni,laureata in giurisprudenza lavora presso uno studio dove vengono organizzate truffe nei confronti delle assicurazioni e altri piccoli illeciti.
Luce è a dieta perenne,dall'età di quindici anni ed è ormai un anno che è stata lasciata dal"bastardo" il suo ex con cui viveva da due anni.
Patrizia è un femminiello,un travestito appassionato di cantanti neomelodici,Alleria invece è il cucciolo che Luce ha trovato abbandonato tra i rifiuti e che è diventato parte della sua famiglia,Vittorio Guanella invece è il dirimpettaio di Luce,un anziano signore costretto sulla sedia a rotelle,
Un giorno l'avvocato per cui lavora Arminio Geronimo le propone di lavorare alla sua prima causa,dovrà seguire e reperire informazioni su una certa aArmen Bonavita,che guarda caso abita poco distante da lei e cercare di capire di che tipo di madre si tratta,il marito infatti vuole portarle via il figlio,Kevin.
Luce si ritroverà coinvolta nelle vicende di questa famiglia e nel mentre ripercorrerà con i ricordi la sua infanzia,dall'abbandono del padre al rapporto con la nonna materna.
Parecchi personaggi,ma tutti molto en delineati,con spessore,capaci di trasmettere delle emozione,dai piu marginali(come Patty,il travestito) a quelli che invece rivestono un ruolo fondamentale nella storia(come Luce,donna decisa,con carattere da vendere,perennemente arrabbiata ma capace di dare tanto alle persone a cui si affeziona).
L'ambientazione tutta napoletana del romanzo ci trasporta proprio in queste viuzze,dove si sente l'odore di fritto e di gas di scarico dei mottorini,
Questo è il terzo romanzo che leggo di questo autore,e ho poco da dire,perchè scrivere sa scrivere,e lo fa bene;una cosa che apprezzo molto è che inserisce nei suoi libri delle critiche(in questo in particolare ne ho notate alcune nei confronti della Chiesa,nello specifico dei Cristiani che poco seguono l'insegnamento del signore ma si limitano ad andare in Chiesa senza aiutare gli altri nel momento del bisogno).
Un bel romanzo,scorrevole ma non leggero,con degli spunti che danno da pensare.
Non è il romanzo che ho preferito di questo autore ma è una bella lettura.
 

qweedy

Well-known member
Mi è piaciuto molto, ci sono tante riflessioni sensate, scritte con semplicità e leggerezza e ho adorato Luce.
Napoli non è solo sullo sfondo, ma è centrale in questa storia, con le sue luci e le sue contraddizioni.
Ho letto anche "La tentazione di essere felici", Lorenzo Marone scrive i suoi libri con disarmante sincerità e sorvola lieve su insicurezze e indecisioni che appartengono a tutti noi.

“Ci proviamo tutti a spiccare il volo, per poi, la sera, ripararci sotto le pergole dei nostri piccoli gesti quotidiani. Essere abitudinari non è così da sfigati. I bambini sono abitudinari. E i cani. Il meglio che c’è in giro”.
 
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