32° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
E' aperto il 32° Poeticforum. Si attendono ansiosamente le vostre proposte.
Come sempre, ciascuno di noi propone una poesia, poi si passa alla fase dei commenti, una per una.
A voi :D
 

Ondine

Logopedista nei sogni
I delfini (Silvina Ocampo)

I delfini non giocano tra le onde
come la gente pensa.
I delfini si addormentano andando a fondo.
Cosa cercano? Non lo so.
Quando toccano il fondo
si svegliano all’improvviso
e risalgono perché il mare è molto profondo
e quando salgono cosa cercano? Non lo so.
E vedono il cielo e gli ritorna il sonno
e di nuovo scendono addormentati,
e ancora toccano il fondo del mare
e si svegliano e riprendono a salire.
Così sono i nostri sogni.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Un po' curiosa questa poesia di Umberto Saba :)

Mio padre è stato per me "l'assassino"

Mio padre è stato per me "l'assassino";
fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.
Allora ho visto ch'egli era un bambino,
e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.

Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,
un sorriso, in miseria, dolce e astuto.
Andò sempre pel mondo pellegrino;
più d'una donna che l'ha amato e pasciuto.

Egli era gaio e leggero; mia madre
tutti sentiva della vita i pesi.
Di mano ei gli sfuggì come un pallone.

"Non somigliare - ammoniva - a tuo padre":
ed io più tardi in me stesso lo intesi:
Eran due razze in antica tenzone.
 

shvets olga

Member
Lambert Schlechter

24.

lontano dalla mia amata per troppo tempo
e soffrendo per la sua assenza
prendo un foglio e scrivo:

"i tuoi occhi", "la tua bocca", "i tuoi capelli"
"le tue spalle", "le tue ascelle", "le tue clavicole"
"i tuoi seni", "i tuoi fianchi", "la tua pancia"
"il tuo ombelico", "i tuoi peli", "i tuoi inguini"
"la tua vulva", "le tue grandi labbra", "le tue piccole labbra"
"il tuo clitoride", "la tua vagina", "le tue cosce"
"le tue ginocchia", "i tuoi polpacci", "le tue caviglie"
"il tuo culo, una natica e l'altra, la linea",
"il tuo perineo", "il tuo ano", "le tue mani", "le tue dita",
"le tue dita dei piedi, le cinque dita del piede destro,

le cinque dita del piede sinistro"

e GUARDO tutte queste parole, alla follia

25.

poi pensi che ho troppo desiderio di te
ho paura, dici, che ami solo il mio corpo
cosa risponderti, se non prenderti tra le mie braccia
fino a fare vibrare la tua anima
 

maclaus

New member
L'apparenza

La solinga strada
riecheggia
al suono de' miei passi.
Nella smorta luce
di una vecchia lampada
s'illumina a stento
la via d'intorno.
E cammino piano
tra muri vetusti,
folate di vento
e fantasmi
di un passato
ancora presente...

Con passo lieve
avanzo:
quasi a non disturbare
l'immutabile atmosfera
di questa via nebbiosa
dai secoli percorsa...

E cammino ancora
nell'apparenza
di una notte senza tempo,
nella realtà di un tempo
attento solo
all'apparenza...

(maclaus)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
La solinga strada
riecheggia
al suono de' miei passi.
Nella smorta luce
di una vecchia lampada
s'illumina a stento
la via d'intorno.
E cammino piano
tra muri vetusti,
folate di vento
e fantasmi
di un passato
ancora presente...

Con passo lieve
avanzo:
quasi a non disturbare
l'immutabile atmosfera
di questa via nebbiosa
dai secoli percorsa...

E cammino ancora
nell'apparenza
di una notte senza tempo,
nella realtà di un tempo
attento solo
all'apparenza...

(maclaus)

azz, Mac
STUPENDA!!!
é la poesia che avrei voluto comporre io.

davvero complimenti

:ad:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Se non c'è nessun'altra proposta partiamo con i commenti :)

I delfini (Silvina Ocampo)

I delfini non giocano tra le onde
come la gente pensa.
I delfini si addormentano andando a fondo.
Cosa cercano? Non lo so.
Quando toccano il fondo
si svegliano all’improvviso
e risalgono perché il mare è molto profondo
e quando salgono cosa cercano? Non lo so.
E vedono il cielo e gli ritorna il sonno
e di nuovo scendono addormentati,
e ancora toccano il fondo del mare
e si svegliano e riprendono a salire.
Così sono i nostri sogni.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Trovo bellissima la similitudine tra i delfini e i sogni.
I sogni riemergono nella notte come i delfini dal profondo del mare, la trovo molto poetica.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La prossima proposta è "Mio padre è stato per me "l'assassino" di Umberto Saba

Mio padre è stato per me "l'assassino";
fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.
Allora ho visto ch'egli era un bambino,
e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.

Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,
un sorriso, in miseria, dolce e astuto.
Andò sempre pel mondo pellegrino;
più d'una donna che l'ha amato e pasciuto.

Egli era gaio e leggero; mia madre
tutti sentiva della vita i pesi.
Di mano ei gli sfuggì come un pallone.

"Non somigliare - ammoniva - a tuo padre":
ed io più tardi in me stesso lo intesi:
Eran due razze in antica tenzone.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Difficile commentare questa poesia.
Crescendo ti rendi conto che anche un genitore sbaglia, che ha i suoi limiti, ma a volte fa soffrire troppo ed è troppo difficile perdonare.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
I delfini

Bellissima. Sarà che i delfini esercitano su di me un fascino particolare, da sempre.
Così sono i nostri sogni, e noi, che per lunghi periodi ci addormentiamo emotivamente, poi, se siamo predisposti, ci svegliamo di colpo insieme ai nostri sogni, per poi affondare e risalire e affondare e risalire ancora, finché ci sarà vita.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mio padre è stato per me l'assassino

Sebbene sia passato poco tempo da quando ho scelto questa poesia, oggi non so perché l'ho fatto. Forse perché l'ho trovata strana, diversa dalle solite e anche dalle altre del poeta.
Forse mi è piaciuto il quadro familiare, certamente realistico e doloroso, eppure raccontato con leggerezza, quasi con allegria.
 

maclaus

New member
Anche quando non vogliamo "riconoscere" o "riconoscerci" in chi ci ha donato la vita, inevitabilmente faremo i conti, prima o poi, con le nostre radici...
Siamo qui e ora perchè due persone si sono amate... e anche se all'inizio non capiamo l'uno o l'altro, prima o poi ritroveremo noi stessi nelle loro peculiarità...:)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
In super-ritardo, ecco a voi la prossima, originale poesia di Lambert Schlechter

24.

lontano dalla mia amata per troppo tempo
e soffrendo per la sua assenza
prendo un foglio e scrivo:

"i tuoi occhi", "la tua bocca", "i tuoi capelli"
"le tue spalle", "le tue ascelle", "le tue clavicole"
"i tuoi seni", "i tuoi fianchi", "la tua pancia"
"il tuo ombelico", "i tuoi peli", "i tuoi inguini"
"la tua vulva", "le tue grandi labbra", "le tue piccole labbra"
"il tuo clitoride", "la tua vagina", "le tue cosce"
"le tue ginocchia", "i tuoi polpacci", "le tue caviglie"
"il tuo culo, una natica e l'altra, la linea",
"il tuo perineo", "il tuo ano", "le tue mani", "le tue dita",
"le tue dita dei piedi, le cinque dita del piede destro,

le cinque dita del piede sinistro"

e GUARDO tutte queste parole, alla follia

25.

poi pensi che ho troppo desiderio di te
ho paura, dici, che ami solo il mio corpo
cosa risponderti, se non prenderti tra le mie braccia
fino a fare vibrare la tua anima
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Una mescolanza di sacro e profano direi.
Alcuni termini sono per me troppo espliciti e mi infastidiscono, per me la poesia è immaginazione.
Questa poesia nel suo realismo rende manifesta una fantasia che, come tutte le fantasie, quando viene resa manifesta perde la sua magia.
Per me la poesia è sogno.
 

shvets olga

Member
Dico la verità, ho a lungo esitato a presentare questa poesia a causa della mia educazione sovietica :). Ma questa è una poesia molto onesta, in questa poesia c'è nostalgia, direi la nostalgia pura, chi è stato in una lunga separazione dai propri cari sa quando in attesa dell'incontro tutto ciò che può essere calcolato è stato calcolato: disegno sulla parete, gli alberi sono i mesi, le foglie dell'albero sono i giorni, e quando il giorno è solo all'inizio è già stato cancellato dal calendario, e le croci sul calendario è come croci nel cimitero dove stati sepolti i tuoi anni migliori; sognare e aspettare, sognare e aspettare anche il sesso...
 

maclaus

New member
Io la penso come Ondine. Il mio concetto di poesia è un altro... anche se, nello specifico, la leggo e la rileggo e non ho ancora deciso se mi piace o no...:?
E' vero: si percepisce prepotentemente la nostalgia, il desiderio spirituale e carnale, il rimpianto...
Se l'avessi scritta io, avrei "tralasciato" taluni particolari anatomici...:D
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
24.

lontano dalla mia amata per troppo tempo
e soffrendo per la sua assenza
prendo un foglio e scrivo:

"i tuoi occhi", "la tua bocca", "i tuoi capelli"
"le tue spalle", "le tue ascelle", "le tue clavicole"
"i tuoi seni", "i tuoi fianchi", "la tua pancia"
"il tuo ombelico", "i tuoi peli", "i tuoi inguini"
"la tua vulva", "le tue grandi labbra", "le tue piccole labbra"
"il tuo clitoride", "la tua vagina", "le tue cosce"
"le tue ginocchia", "i tuoi polpacci", "le tue caviglie"
"il tuo culo, una natica e l'altra, la linea",
"il tuo perineo", "il tuo ano", "le tue mani", "le tue dita",
"le tue dita dei piedi, le cinque dita del piede destro,

le cinque dita del piede sinistro"

e GUARDO tutte queste parole, alla follia

25.

poi pensi che ho troppo desiderio di te
ho paura, dici, che ami solo il mio corpo
cosa risponderti, se non prenderti tra le mie braccia
fino a fare vibrare la tua anima


Be', in effetti il linguaggio è più "tecnico" che poetico :mrgreen:
Mi piace perché sono attratta dalle poesie quasi in prosa e dal parlare diretto, forse perché non capisco granché di quella che è la poesia propriamente detta.
Il 25. fa perdonare il resto, dice poco ma dice tutto.
 

shvets olga

Member
La prima righa della poesia
lontano dalla mia amata per troppo tempo
è molto importante per la comprensione "taluni particolari anatomici", lui non descrive l'azione, come, per esempio, fanno Merini

Il suo sperma bevuto dalle mie labbra
era la comunione.
Bevevo con la mia magnifica esultanza
guardando i suoi occhi neri che
fuggivano come gazzelle...


o Neruda

Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci -
m’accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!


ma desrive l’attesa di amore, la conoscenza e la memoria della sua donna, tutta la folia e tutto desiderio di un uomo, ma la "lista dei particolari anatomici" è circondata da così belle parole che non può essere volgare.
 
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