Armando, Lanza - Le scarpe dimenticate

lelegino2

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Bastano poche pagine per catapultare il lettore nella quotidianità della vita rurale, dove l'autore inizia a ripercorrere il cammino di una vita, quando sin da ragazzino, manifesta il proprio carattere libero e ribelle.
L'episodio delle scarpe dimenticate raprresenta il filo conduttore che ritroveremo poi nella giovinezza con l'attivismo politico del '68 ed ancora prima nella sua relazione con il mondo della scuola cattolica, a cui si avvicina nel suo percorso di studi, animato da ideali di difesa dei più deboli, senza volersi mai conformare e senza rinunciare a criticare gli ambienti in cui vive.
Il rapporto a volte conflittuale con la famiglia lo sprona a proseguire gli studi lavorando per comprarsi i libri.
Il racconto prosegue con la descrizione di alcuni viaggi in cui non mancano episodi divertenti e situazioni roccambolesche.
Un capitolo interessante è quello sul servizio militare, in cui l'autore ricorda la sua difficoltà ad accettare le regole talvolta assurde e non rinuncia mai ad impegnarsi in modo attivo a livello politico.
Per alcuni anni Armando ha fatto l'insegnante, ed in questo periodo viene avvicinato dalle Brigate Rosse, con le quali collaborerà nell'ambito del rapimento del generale americano Dozier.
Particolarmente drammatico è il racconto dell'arresto e del carcere, ma non meno difficoltoso sarà l'inizio di una vita normale in seguito.
Le esperienze maturate ed il desiderio di aiutare i più deboli lo porteranno a fondare una cooperativa sociale tuttora attiva.
In poche parole una storia affascinante e talvolta incredibile, dove una persona comune descrive "il percorso di una vita" attraverso diverse esperienze e scelte anche sbagliate, senza autocelebrarsi,ma senza mai perdere di vista i propri ideali.
Il libro nasce per dare spiegazioni alla figlia, che voleva conoscere e comprendere la storia di Armando, ma può offrire motivi di riflessione ad adulti e ragazzi.
Un libro che si può leggere in un sol modo: tutto d'un fiato.
 
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