Gazzola, Alessia - Non è la fine del mondo

Spilla

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Da IBS:
Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre). Residenza: Roma. Per il momento - ma solo per il momento - insieme alla madre. Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia quando si sente giù. Un uomo che probabilmente esiste solo nei romanzi regency di cui va matta. Un contratto a tempo indeterminato. A salvarla dallo stereotipo dell'odierna zitella, solo l'allergia ai gatti. Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo. Avvilita e depressa, dopo una serie di colloqui di lavoro fallimentari trova rifugio in un negozio di vestiti per bambini, dove viene presa come assistente. E così tutto cambia. Ma proprio quando si convince che la tempesta si sia finalmente allontanata, il passato torna a bussare alla sua porta: il mondo del cinema rivuole lei, la tenace stagista. Deve tornare a inseguire il suo sogno oppure restare dov'è? E perché il famoso scrittore che Emma aveva a lungo cercato di convincere a cederle i diritti di trasposizione cinematografica del suo romanzo si è infine deciso a farlo? E cosa vuole da lei quell'affascinante produttore che continua a ronzare intorno al negozio dove lavora?

Commento con qualche spoiler:
Insomma. Delicato e "easy", tutto rovelli interiori e ricerca di un sé (professionale, sentimentale, familiare).
Però, mah.
Insomma, la stagista che perde il posto e che si descrive come l'essere più sfortunato del mondo, in realtà a) trova subito lavoro b) viene riassunta al posto precedente c) viene improvvisamente promossa ad un incarico di alta responsabilità d) ed e) non ve li dico altrimenti vi svelo tutto. Piacevole lettura estiva, ma non di più.
2,5/5
 
Ultima modifica:

Nefertari

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Storia carina, scritta in modo scorrevole. L'ho letto volentieri ma non mi ha coinvolto come mi è successo con la serie dell'Allieva che adoro. L'ho trovato un pò scontato, fin da subito si intuisce che il lieto fine è dietro l'angolo e diciamocelo....tutta la storia è un pò la tipica favola. Lo consiglio come lettura estiva o per svagare la mente dopo libri impegnativi.
 
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