Il progresso deve necessariamente andare avanti?

Dallolio

New member
Si sente molto parlare negli ultimi mesi ai rischi che lo sviluppo delle Intelligenze Artificiali potranno portare con sè per la vita dell'uomo; io alla parte "metafisica" non credo; dubito che le AI un giorno schiavizzeranno l'uomo o che possano prendere coscienza di sè ecc...Quello che invece mi preoccupa molto è che coloro che detengono il potere economico utilizzino queste macchine sempre più avanzate per diminuire i posti di lavoro in modo drastico e togliere sempre più diritti ai lavoratori ancora con un reddito...

La mia domanda è: secondo voi forum librosi il progresso tecnico scientifico è inarrestabile o è possibile concluderlo e irrigimentarlo per evitare che distrugga il mercato del lavoro? E in ogni caso questo "stop" sarebbe auspicabile o no?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Si sente molto parlare negli ultimi mesi ai rischi che lo sviluppo delle Intelligenze Artificiali potranno portare con sè per la vita dell'uomo; io alla parte "metafisica" non credo; dubito che le AI un giorno schiavizzeranno l'uomo o che possano prendere coscienza di sè ecc...Quello che invece mi preoccupa molto è che coloro che detengono il potere economico utilizzino queste macchine sempre più avanzate per diminuire i posti di lavoro in modo drastico e togliere sempre più diritti ai lavoratori ancora con un reddito...

La mia domanda è: secondo voi forum librosi il progresso tecnico scientifico è inarrestabile o è possibile concluderlo e irrigimentarlo per evitare che distrugga il mercato del lavoro? E in ogni caso questo "stop" sarebbe auspicabile o no?


Beh, è già successo...i luddisti sono nati qualche decennio fa. Il trattore fa con una persona in un giorno ciò che 1000 facevano in un mese.

Credo che da questo punto di vista siamo arrivati all'apice. Andrebbe, secondo me, rivalutato il concetto stesso di "lavoro". Nella storia è sempre successo che, ciclicamente, si rivedano categorie e schemi sociali che sembravano immutabili.

Oggi non lavoriamo più per produrre. Oggi nessuno "fa". Io compreso. Lavoriamo tutti, o quasi tutti, nel terziario, ma le "cose" le fanno già le macchine. Basta una persona che prema un pulsante per fare dieci automobili o centomila confezioni di yogurt. Fanno già tutto i robot, le macchine.

Nessuno lavora più. Nessuno fa il contadino, lavora la terra, produce cose necessarie. Oggi si gira a vuoto, sono nate migliaia di figure consiglieri per cose che ci sembrano necessarie e di cui abbiamo fatto a meno fino a vent'anni fa. Procedure, schemi, elaborati. Roba che non serve a nulla ma su cui si basa l'intera economia del nostro tempo.

Tutto questo perché esiste il denaro, che va fatto girare. Chi guadagna soldi non li guadagna col lavoro. Li guadagna in modo irreale, intangibile. Speculazioni su altri soldi che nessuno ha mai visto. Soldi fatti da soldi. Non soldi fatti da pomodori o patate.

Non c'è più bisogno di cose. L'edilizia è ferma e il cibo lo fanno le macchine. C'è bisogno di far girare un ingranaggio basato sul nulla. Un calciatore viene pagato 200 milioni di dollari. Ma non esistono. Sarebbe bello chiedere all'arabo che ha comprato Neymar di portare il denaro in contanti per andarci a mangiare una pizza. Non li ha. Non ci sono. Non esistono. Il denaro non ha più vincoli, non ci sono più i lingotti d'oro nei caveau delle banche che davano un "valore" al soldo. Oggi i soldi sono una convenzione, potremmo metterci d'accordo di pagare in stuzzicadenti o buste di plastica.

Credo che tra qualche tempo le persone che guarderanno alla nostra epoca, strabuzzeranno gli occhi, come facciamo noi ripensando alla vita dei nostri nonni.
 

Dallolio

New member
Questa è la fotografia della nostra realtà, tuttavia personalmente mi chiedo se non sarebbe più opportuno che i governi nazionali (che in un periodo di globalizzazione ed economia immateriale continuano comunque a esistere) non mettessero fine a questa corsa verso l'ignoto rallentando il progresso economico e tecnologico e riportando il lavoro al suo significato originario; sono convinto che una giornata di lavoro vero aiuti a costruire la persona molto più che ricevere gli ipertecnologici frutti di una economia immateriale...
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Secondo me il progresso è utile quando aiuta l'uomo ma non può e non deve sostituire l'uomo.
E' importante per l'uomo, per la sua presa di coscienza, sentirsi utile alla società, vedere concretamente i risultati del suo lavoro, sia esso pratico o intellettuale.
Il progresso dovrebbe viaggiare in quest'ottica di supporto.
Una persona non dovrebbe perdere il posto di lavoro perché sostituita da una macchina.
 

Dallolio

New member
Secondo me il progresso è utile quando aiuta l'uomo ma non può e non deve sostituire l'uomo.
E' importante per l'uomo, per la sua presa di coscienza, sentirsi utile alla società, vedere concretamente i risultati del suo lavoro, sia esso pratico o intellettuale.
Il progresso dovrebbe viaggiare in quest'ottica di supporto.
Una persona non dovrebbe perdere il posto di lavoro perché sostituita da una macchina.

Concordo, ciò che mi preoccupa è che la maggior parte dei politici europei e non dà questo come un dato di fatto, come se fosse una tendenza ineliminabile dell'economia...
 
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