219° MG - Il deserto dei tartari di Dino Buzzati

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Io, Gamine e forse Spilla (che verrà costretta a partecipare ) iniziamo la lettura lunedì 26 settembre.

Se qualcuno volesse aggiungersi, ma avesse bisogno di qualche giorno in più si faccia avanti, non credo ci siano problemi qualora posticipassimo di qualche giorno.

Intanto potete postare ciò che vi viene in mente a proposito di questo monumento della letteratura italiana: ad esempio l'edizione che leggerete, curiosità sull'autore e tutto ciò che riterrete utile condividere.

Per me è una rilettura. Letto secoli fa, è stato uno dei romanzi che più ho apprezzato in assoluto.

Se non sbaglio anche per Gamine è una rilettura, confermi?

Spilla? Lo hai già letto?

Buona lettura a tutti!
 

Spilla

Well-known member
Ok, ci sono, non ho alternative :mrgreen:

Devo confessarvi un paio di cose. La prima è che io il libro non l'ho mai letto :)paura:), la seconda è che... ne ho sempre avuto paura:??
Ora,non state a chiedermi perché e che senso ha, tanto non lo so :? Ma con voi sto in compagnia, cosi ce la posso fare :mrgreen:

Qualche lustro fa un vecchio fidanzato me ne aveva prestata un'edizione della Bur, se non ricordo male, ma poi ci siamo lasciati e riprenderlo in mano non mi era sembrata una buona idea :mrgreen::mrgreen:. Peraltro il libro l'ho tenuto io (non si deve, lo so, ma lui si è tenuto di tutto, direi che almeno il libro mi spettava :SISI) ma credo sia rimasto a casa dei miei. In compenso ho poi sposato quello che ora è mio marito, che mi ha portato in dote tutta la Biblioteca del Novecento di Repubblica. Tra cui c'è anche "Il deserto dei tartari". :YY

Fine nota biografica, spero di non avervi annoiato troppo ;)
Visto che per voi sarà una rilettura, mi aspetto di essere guidata nei mendri della mente buzzatiana :)
 

darida

Well-known member
Ottima scelta! Se non avessi troppa carta sul fuoco :mrgreen: mi unirei a voi per la rilettura!
Buona lettura!(spilla non perdere l'occasione. Non te ne pentirai :wink:)
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Allora tutti pronti?

Nessuno si aggiunge?

Io ho l'edizione Oscar Moderni Mondadori, con una bella divisa da ufficiale (?) disegnata e un cavallino sullo sfondo.

Voi?

Stasera inizio!
 

Spilla

Well-known member
Iniziato,
Non male, misterioso e inquietante quanto basta.
Sono solo all'inizio, Drogo ha incontrato un comandante.
E tutto è diverso da come sembra :?
 

gamine2612

Together for ever
:) eccomi, la mia edizione è Oscar Mondadori, molto vecchiotta (prezzato in lire), la copertina è un disegno di Buzzati stesso, una specie di muraglia chiara con ombre scure davanti.

Ho letto alcuni capitoli, procedo spedita, sono al punto in cui il conte Max Lagorio lascia il forte ed in invece Angustina che potrebbe anche lui andarsene resta.
Si intuisce che Drogo sta cambiando opinione sulla sua "missione" al Forte.
 

Spilla

Well-known member
Se ci sono spoiler, però, segnalatelo, perché io non l'ho letto :OO
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Anch'io sono all'inizio. Faccio spoiler, ma è veramente minimo, cara Spilla.

Drogo parte in missione per il nulla ed entra in una cosa che non serve a niente, in mezzo a un deserto oltre il quale non c'è nulla di verificabile.

Sono bellissime le descrizione dei paesaggi desertici, da fiaba, quasi onirici e atemporali. Sembra di stare su una nuvola triste.
 

Spilla

Well-known member
Niente spoiler ;)

Sono giunta alla prima notte di Drogo nella fortezza.
A me questo largo edificio che pare proteggere da un affascinante mistero è sembrata una metafora di ciò che impedisce agli adolescenti di entrare nell'età adulta. Tutti ti dicono che essere adulto non è bello (il deserto di pietra) eppure tu, teenager, non vedi l'ora di diventarlo, o almeno di poterla sbirciare dalla finestra. E tutti cospirano ad impedirtelo. Anzi, ti costruiscono una bella fortezza per bloccarti lì dove sei.
Ho volato troppo con la fantasia?:?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Sono giunta alla prima notte di Drogo nella fortezza.
A me questo largo edificio che pare proteggere da un affascinante mistero è sembrata una metafora di ciò che impedisce agli adolescenti di entrare nell'età adulta. Tutti ti dicono che essere adulto non è bello (il deserto di pietra) eppure tu, teenager, non vedi l'ora di diventarlo, o almeno di poterla sbirciare dalla finestra. E tutti cospirano ad impedirtelo. Anzi, ti costruiscono una bella fortezza per bloccarti lì dove sei.
Ho volato troppo con la fantasia?:?

Secondo me per niente, anzi; acutissima osservazione.

Non credo che Buzzatti volesse dare un senso universale alla fortezza e al deserto intorno, ma, come tutti i classici, ci sono interpretazioni interessanti che sfuggono allo stesso autore.

Questa visione "leopardiana" che ci restituisci è molto bella e pregna di un pessimismo cosmico piuttosto estremo. La fortezza, simbolo di giovinezza, attraverso la quale vedere sfuggevoli momenti di quel nulla rappresentato dall'età matura, un'età oltre la quale vi è solo la morte e solo un vago sentito dire leggendario, può dirci cosa ci sia. Ognuno ha le proprie interpretazioni su ciò che si potrebbe dipanare oltre il deserto, alcuni favoleggiano di vulcani e laghi, una sorta di paradiso vissuto con l'ausilio della sola immaginazione.

La tua osservazione mi ha dato ottimi spunti.
 

gamine2612

Together for ever
:) Io l'ho finito ieri. Non aggiungo altro...scrivo in piccola biblioteca.
Anzi dico solo che non me lo immaginavo così dal titolo :) davvero.
 

Spilla

Well-known member
Mi sono fermata per un po'... per alcuni giorni il libro si è nascosto :??, poi sono stata assalita dalla congiura lavoro-casa-impegnivari...Sono una lumaca, lo so :ad:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Scusate ragazzi, io riprenderò la lettura lunedì.

Un imprevisto familiare mi ha impegnato senza riserve. Papa' operato, ma nulla di grave e tutto risolto.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Sono a un terzo circa, la settimana scorsa purtroppo non ho potuto leggere una sola pagina.

Lagorio se ne va e lascia i vecchi amici, quasi tutti uguali e quasi tutti nelle stesse pose.

Qualcuno vorrebbe dirgli una parola di commiato, ma non lo fa. Nessuno fa mai niente e tutti parlano di procedure assurde e inutili. La fortezze è fatta di fastidiosi gocciolii di cisterne e malinconici servizi di ronda. Ma le notti, fuori da quel terribile vuoto, sono meravigliose e ammantate di desideri lontani, speranze troppo distanti e misteriose.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Sono a metà circa.

Mezzo spoiler, cara Spilla.

Il Lazzari, povero lui, muore per un'assurdità. Ma, in fondo, si muore sempre in modo assurdo, perché la vita stessa lo è e non può che terminare in modi altrettanto paradossali.

Giovanni aspetta i tartari, ma non vi è nulla di strettamente guerrigliero in questa speranza. Evidente la metafora dell'attesa del "conflitto", della sfida che tiene vivo l'essere umano. I quali, diversamente, avvizziscono e diventano sterili come piante secche.
 

Spilla

Well-known member
Siamo allo stesso punto :wink:
Io sono colpita dalla perfetta intuizione del nostro smettere di interessarci al tempo che scorre. Drogo si ferma nella fortezza: si illude che sia eroismo, il suo, ed è inedia ed incapacità d'azione. Si accontenta del sogno, della lontana e improbabile ipotesi di una possibile grandezza che verrà. Ma meglio che sia poi.
E così noi che ristagniamo in una situazione deludente (un lavoro, un'amicizia, una storia d'amore, una casa...) e statica, ma decidiamo di non affrontarla, di non uscirne, perché poi, eh sì, verrà un giorno, si sa, in cui tutto sarà diverso. E la nostra vita scorre...
 
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