apeschi
Well-known member
Il nostro mondo, la nostra civiltà, la nostra cultura, sta diventando sempre piu' "volatile", sempre piu' digitale, sempre meno concreta.
C'e' il cloud, ci sono gli ebook (di cui peraltro sono un fruitore), ci sono le fotografie digitali, le riprese video digitali, c'e' la musica "liquida" (cioè la musica in formato files memorizzata su tablet, computer, scaricabile in rete, memorizzata su smartphone).
Quando mi capita di visitare un qualsiasi museo archeologico, di visitare un qualsiasi sito archeologico, di vedere pietre con incisioni ruprestri, scrittura cuneiforme ecc.... (per farla breve), quando vedo scritti, documenti, monumenti, risalenti a migliaia e migliaia di anni fa, magari non del tutto decifrati o decifrabili, ma fisici, tangibili, presenti, reali, conservati nel corso dei secoli, mi chiedo cosa resterà di noi, della nostra civiltà tecnologica.
Un negativo fotografico di inizio '800 e' ancora visibile, stampabile dopo piu' di 200 anni. Un files di fotografie su memoria, su un disco, e' destinato irrimediabilmente ad essere perso. I protocolli informatici cambiano periodicamente, il progresso e' inarrestabile, e' rapidissimo. Gia' le foto memorizzate sui vecchi floppy disc, oggi sono quasi persi (se non sono stati adeguatamente salvati su supporti piu' moderni).
Quando tra 1000 anni troveranno delle scatolette metalliche (Hard Disk), sepolte tra le maceria della nostra civiltà, le proabilità che i dati siano ancora leggibili e soprattutto le probabilità che la tecnologia del futuro sia ancora in grado di leggere i dati memorizzati, saranno tendenti a zero.
Una libreria di libri fisici (se non finirà distrutta dall'acqua, dai parassiti, dai topi, da incendi, sarà sempre leggibile (magari non interpretabile o non comprensibile ma sicuramente visibile e quindi potenzialmente leggibile), gli ebooks reader non si accenderanno nemmeno). Le tavolette dei Fenici sono ancora visibili (magari non si e' in grado di decifrarle completamente ma sono presenti, reali, tangibili ma ci sono), dei files sul computer non saranno nemmeno visibili. Un vecchio 45 giri di 150 anni fa puo' in qualche modo essere riascoltato, un files mp3 probabilmente tra 150 anni nessuno sara' in grado di leggerlo.
Se la stele di Rosetta fosse stata registrata sul 'cloud' invece che incisa nella pietra non credo che oggi saremmo stati in grado di decifrare i geroglifici.
Secondo me siamo destinati all'oblio.
(E non sto considerando terremoti, catastrofi naturali, catastrofi dovute a guerre, incidenti nucleari e cose simili, ma sto ipotizzando un futuro senza disastri).
E' veramente migliore la nostra civiltà tecnologica ??? O siamo arrivati al capolinea della civiltà umana ?
C'e' il cloud, ci sono gli ebook (di cui peraltro sono un fruitore), ci sono le fotografie digitali, le riprese video digitali, c'e' la musica "liquida" (cioè la musica in formato files memorizzata su tablet, computer, scaricabile in rete, memorizzata su smartphone).
Quando mi capita di visitare un qualsiasi museo archeologico, di visitare un qualsiasi sito archeologico, di vedere pietre con incisioni ruprestri, scrittura cuneiforme ecc.... (per farla breve), quando vedo scritti, documenti, monumenti, risalenti a migliaia e migliaia di anni fa, magari non del tutto decifrati o decifrabili, ma fisici, tangibili, presenti, reali, conservati nel corso dei secoli, mi chiedo cosa resterà di noi, della nostra civiltà tecnologica.
Un negativo fotografico di inizio '800 e' ancora visibile, stampabile dopo piu' di 200 anni. Un files di fotografie su memoria, su un disco, e' destinato irrimediabilmente ad essere perso. I protocolli informatici cambiano periodicamente, il progresso e' inarrestabile, e' rapidissimo. Gia' le foto memorizzate sui vecchi floppy disc, oggi sono quasi persi (se non sono stati adeguatamente salvati su supporti piu' moderni).
Quando tra 1000 anni troveranno delle scatolette metalliche (Hard Disk), sepolte tra le maceria della nostra civiltà, le proabilità che i dati siano ancora leggibili e soprattutto le probabilità che la tecnologia del futuro sia ancora in grado di leggere i dati memorizzati, saranno tendenti a zero.
Una libreria di libri fisici (se non finirà distrutta dall'acqua, dai parassiti, dai topi, da incendi, sarà sempre leggibile (magari non interpretabile o non comprensibile ma sicuramente visibile e quindi potenzialmente leggibile), gli ebooks reader non si accenderanno nemmeno). Le tavolette dei Fenici sono ancora visibili (magari non si e' in grado di decifrarle completamente ma sono presenti, reali, tangibili ma ci sono), dei files sul computer non saranno nemmeno visibili. Un vecchio 45 giri di 150 anni fa puo' in qualche modo essere riascoltato, un files mp3 probabilmente tra 150 anni nessuno sara' in grado di leggerlo.
Se la stele di Rosetta fosse stata registrata sul 'cloud' invece che incisa nella pietra non credo che oggi saremmo stati in grado di decifrare i geroglifici.
Secondo me siamo destinati all'oblio.
(E non sto considerando terremoti, catastrofi naturali, catastrofi dovute a guerre, incidenti nucleari e cose simili, ma sto ipotizzando un futuro senza disastri).
E' veramente migliore la nostra civiltà tecnologica ??? O siamo arrivati al capolinea della civiltà umana ?