Paasilinna, Arto - Il liberatore dei popoli oppressi

L’illustre professor Surunen, membro finlandese di Amnesty International, stanco di accontentarsi di inutili petizioni e una diffusa rassegnazione, decide di prendere in mano la sua vita una volta per tutte e andare di persona a liberare i prigionieri politici della Kalmania, un piccolo paese dell’America Centrale governato da un dittatore fascista senza scrupoli, asservito agli americani. Compiuta questa avventurosa missione finisce per seguire uno dei suoi protetti fino al paradiso comunista a cui ha sempre aspirato, in un paese dell’est Europa battezzato Kytislavonia. Ma anche laggiù Surunen scoprirà la triste sorte di un gruppo di dissidenti rinchiusi in un manicomio, e naturalmente si metterà all’opera per liberarli: nemmeno i paesi socialisti hanno libertà di parola! Non c’è dittatura che si salvi, c’è poco da fare...

libro irriverente, frizzante e coinvolgente. E' il primo di Paasilinna che leggo, ma da quello che ho capito è famoso per il sua capacità di rendere leggeri argomenti anche seri, ridicolizzandoli e storpiandoli.
L'intento è sicuramente riuscito, anche se ci si sofferma spesso a riflettere e le reazioni che suscita sono un misto di depressione/ilarità... lo consiglio!

L'avevo trovato in offerta su ibs qualche mese fa (versione ebook), ne rimasi colpita ma poi non lo presi perché non avevo mai letto nulla dell'autore, pur conoscendolo di nome.
Però se tu lo consigli lo metto in wishlist :wink:

Io ho recentemente letto un suo libro e come dici è una lettura divertente, la cosa che sinceramente non centra nulla con l'autore, ma non mi piace, è il formato del libro, l'iperborea fa dei libri stretti e lunghi che trovo scomodissimi nella lettura, durante la lettura occorre sempre tenerli aperti con una mano in quanto la larghezza limitata delle pagine tende a far chiudere da se il libro, sarò rompiscatole e petulante, ma la cosa mi da un fastidio incredibile.