Lespert, Jalil - Yves Saint Laurent

Meri

Viôt di viodi
Parigi, 1957. Yves Saint Laurent ha 21 anni e viene chiamato a prendere il posto del defunto Christian Dior nella cui maison ha già avuto modo di dar prova delle proprie qualità. Lo attende la prima collezione totalmente affidata alla sua creatività. Il successo ottenuto lo proietta ai più alti livelli della moda parigina imponendogli al contempo una continua pressione. Il ricovero per una sindrome maniaco-depressiva, in occasione della sua chiamata alle armi per la guerra in Algeria, fa sì che venga licenziato. Grazie al sostegno di Pierre Bergé, che ne diverrà il compagno e il factotum, lo stilista apre una propria casa di haute couture e YSL diverrà un marchio simbolo di eleganza e innovazione.(MyMovies)

A mio parere il regista ha puntato troppo sugli eccessi e le debolezze del protagonista e poco sul suo genio.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
A me questo film è piaciuto molto e anche se è vero che il regista si è soffermato più sull'aspetto umano a me non dispiace, anzi, lo preferisco.
Ho trovato il racconto molto delicato, un cinema di altri tempi, un pudore registico che ho apprezzato molto.
L'attore principale è molto bravo e anche l'attore che interpreta il suo compagno, che ama in modo silenzioso ma è la parte più forte tra i due.
Molto bello, il finale è commovente, c'è un dolore appena accennato ma è molto più potente di una scena melodrammatica.
Un film che ha stile, sia esteticamente sia soprattutto nel descrivere le emozioni e i sentimenti.
 
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