Sargent, Inge - Il tramonto birmano. La mia vita da principessa shan

Tanny

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Inge Sargent scrive un'autobiografia che celebra la forza dell'amore e l'impegno politico. L'ultima principessa dello Stato shan di Hsipaw accompagna il lettore in Birmania con i suoi occhi di giovane austriaca cresciuta durante il nazismo e profondamente innamorata di un giovane straniero, l'ingegnere minerario Sao Kya Seng. Si erano incontrati negli Stati Uniti, dove entrambi studiavano e dove si sposeranno. È all'approdo del piroscafo a Rangoon con un popolo in festa che Inge scopre che Sao Kya Seng è un principe regnante. Inge è impreparata a tutto ma è curiosa, coraggiosa, forte d'animo. Come Aung San Suu Kyi, è una donna che attraversa più mondi e costruisce un ponte tra la nostra cultura e l'Asia. A Hsipaw, alla prova di un mondo ancora feudale, i due giovani si rivelano per quello che sono: innovatori radicali, sostenuti dalla forza degli ideali e di un grande sentimento. Per attuare la rivoluzione sociale necessaria a passare da feudalesimo a democrazia si dedicheranno totalmente al miglioramento della vita del loro popolo. Finché il sogno di cambiamento non viene interrotto dal colpo di stato militare del 1962 che porterà la Birmania a chiudersi al resto del mondo per cinquant'anni. Quel giorno il principe scompare e insieme tutta la loro vita, il loro progetto sociale.


È un libro molto bello che guida il lettore in un atmosfera d'altri tempi all'interno di un paese e di una cultura aliena dalla nostra; devo ammettere che ho preso questo libro per avere delle informazioni relativamente alla dittatura militare nell'ex Birmania e delle condizioni di vita della popolazione, ma questo libro descrive molto poco di questo aspetto, ciò nonostante la lettura mi ha coinvolto, mi è piaciuta soprattutto la parte in cui il principe intendeva portare la democrazia al paese e farla diventare una nazione moderna, speranze e sogni che si sono infranti a seguito del colpo si stato militare.
È una storia molto bella con un finale tragico, ma vale la pena di essere letta, una storia vera che ha quasi i tratti della fiaba: la studentessa che sposa un ragazzo che si rivela essere il principe di una regione e si ritrova catapultata in un mondo completamente nuovo, dapprima faticando ad inserirsi per poi essere costretta a separarsene con una serie incredibile di rimpianti e dopo aver patito delle terribili angosce.
Oltre a descrivere in modo eccellente le atmosfere delle regioni Shan (di cui non sapevo praticamente nulla) racconta dell'amore e dell'impegno politico di questa coppia che avrebbe fatto il bene del proprio popolo se non fossero stati spodestati da un colpo di stato che ha vanificato il loro lavoro ed i loro propositi; questo non è solo un libro ma un documento storico che tiene viva la memoria di un periodo quasi dimenticato dalla storia e conosciuto da ben pochi; una testimonianza scomoda che la censura del Myanmar ha pensato di vietare in quanto minerebbe l'unità nazionale.

Voto 4/5
 
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estersable88

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Una biografia sobria e insieme accorata che, attraverso i ricordi, le sofferenze e le parole di una donna che l'ha vissuta, ci fa conoscere una pagina drammatica della storia della Birmania.
La Birmania è, di per sé, un Paese che conosciamo poco, lontano da noi e dal nostro modo di vivere e non esattamente una meta del nostro turismo d'assalto… Da bravi occidentali, spesso abituati ad interessarci solo di ciò che ci capita sotto il naso, abbiamo saputo qualcosa della sua storia politica solo qualche anno fa, quando le vicende della premio Nobel Aun San Suoucy l'hanno portata alla ribalta. Questo libro è un ottimo modo per approfondire e cercare di capire cosa è davvero successo in questo Paese così multietnico e variegato, troppo spesso messo volutamente in ombra da Paesi con maggiore spessore politico-economico e dai suoi stessi governanti che per decenni hanno agito indisturbati eludendo volentieri gli occhi del mondo. La storia che ci racconta Inge Sargent è inaccettabile eppure assolutamente vera e, purtroppo, credibile: e noi oggi possiamo solo chiederci come può un uomo, un politico, un bravo governante sparire nel nulla senza che di lui si abbiano notizie certe? Eppure è possibile, eppure è accaduto.
 
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