Pagani, Emiliano e Caluri, Daniele-Dylan Dog: La fiamma

wolverine

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Numero 373 di ottobre 2017, ovviamente i disegni sono favolosi come sempre ed hanno il tocco dell’artista che in quel momento li disegna perché come ben sapete ogni mese l’autore dei disegni è sempre diverso.La strepitosa copertina è di Gigi Cavenago. Passiamo alla storia….tema attualissimo e si può riassumere con una citazione del grandissimo Alfred Hitchcock ‘non sono contro la polizia,ne ho solo paura.’ Siamo nel quartiere londinese dove Dylan Dog abita e come capita in ogni angolo del mondo ci sono dei contrasti di opinione…è stato deliberato l’ampliamento della discarica e ci sono scontri tra chi è contrario di ciò e la polizia. Non ci sono punti di incontro…l’inquinamento e gli scontri non sono cose sulla quale voltarsi,macome fare a cambiare le cose?secondo la fidanzata di Dylan è quella di attaccare e distruggere seminare il terrore lanciando molotov e spaccando tutto ciò che si trova sul proprio cammino,veramente esiste solo questa soluzione?e su questo che il nostro amato indagatore dell’incubo si concentra e il quesito sembra non trovare la giusta risposta. Credo che siano inutili questi attacchi a mo’ di guerriglia…non dico che togliere spazio ai parchi e alla città per far posto a discariche non ecologiche sia giusto,ma credo che lanciare sassi sia da stupidi...le forze dell’ordine fanno solo il loro lavoro come tutti noi, magari anche loro vorrebbero partecipare alla manifestazione perché condividono il nostro stesso pensiero,ma non è inveendo contro di loro che le cose si sistemeranno…hanno scelto un mestiere e come in tutti i lavori c’è la mela marcia…c’è a chi gli piace massacrare dei poveri cittadini,ma anche dall’altra parte non sono tutti santi…chi lotta per le giuste cause non dovrebbe inforcare le armi per farsi sentire e non dovrebbe distruggere e\o saccheggiare perché distruggere vetrine o incendiare auto non è diverso da chi abbatte foreste intere per costruire inutili parcheggi o stupidi grattacieli. Parlare! Questa dovrebbe essere la risposta,tuttavia non è la strada più semplice ognuno vuole solo aver ragione e non ascolta così le parole e le voci dei giusti si perdono in un mare di caos. Ricordo una pubblicità della Tim che è tra le mie favorite dove mostra le persone in ogni angolo del mondo che tramite i computer, cellulari e tablet ascoltano e guardano un video…Gandhi in diretta con il suo messaggio…la pubblicità si conclude con una frase: ‘pensate se avesse potuto comunicare così!’ e lo stesso vale ora… non voltatevi e non evitate il problema…prestate attenzione tra tutte quelle voci c’è la verità e la giustizia non dovrebbe punire perché si esprime una opinione che può risultare migliore di quella dello stato perché noi siamo la gente.
 
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