Mandetta, Pierpaolo - Dillo tu a mammà

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I sentimenti non sono semplici, ma con le parole lo diventano.
L’amore è sempre una faccenda di famiglia. Samuele ne è convinto, mentre guarda fuori dal finestrino sul treno che da Milano lo trascina verso sud. Dopo essere fuggito per anni, è finalmente pronto a rivelare ai suoi genitori di essere omosessuale. Con lui c’è Claudia, la sua migliore amica, incallita single
taglia 38 e unica donna di cui si fida. Appena arrivano a Trentinara, un grazioso borgo del Cilento, ad accoglierli ci sono i parenti al completo. E la
sera, alla festa del paese, il papà ha un annuncio da fare: suo figlio e la fidanzata Claudia si sposeranno a breve. È un vero e proprio shock per Samuele:
lui vuole sposare Gilberto, il compagno rimasto a Milano, proprio lo stesso uomo che lo aveva convinto a riavvicinarsi ai suoi. Ma nelle case del Sud è
quasi una tradizione che sogni e desideri vengano condivisi in “famiglia”: non solo con mamma e papà, ma anche con quella vecchia zia che si incontra una volta all’anno e persino con la vicina di casa. E così Samuele, per poter essere padrone della propria vita, dovrà fare i conti con un passato che
vuole lasciarsi alle spalle; stavolta, però, non è disposto a scendere a compromessi. E adesso chi glielo dice a mammà?


Samuele ha 29 anni e fa il blogger a Milano, scrivendo di sentimenti, amore, relazioni di coppia e rispondendo alla “Posta del cuore”. Ora sta andando a Trentinara, il paesino del Cilento da cui si è trasferito dieci anni fa, a dire ai suoi che sta per sposare Gilberto con cui convive da anni. Ma Samuele non ha voluto che fosse Gilberto ad accompagnarlo, così con lui c’è Claudia, la sua migliore amica, il suo perfetto opposto. Con il suo arrivo a Trentinara, però, Samuele scoperchia il vaso di Pandora, scatenando una ridda di eventi dopo i quali non sarà più possibile tornare indietro… per nessuno: la famiglia, i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza, i vecchi ricordi, i dolori mai sopiti, i sapori, gli odori, le abitudini… tutto riemerge dal luogo remoto in cui Samuele l’aveva nascosto in favore di un aperitivo nella Milano super glamour.
E così, oltre alla famiglia, ai parenti, agli amici, Samuele deve affrontare anche una dura lotta con se stesso: Sud o Nord? Famiglia appiccicosa o vicino che non ricambia neanche il buongiorno? Melanzane imbottite di mammà o patate al vapore imbustate? Lasciarsi cullare dalla tranquilla e soporifera vita familiare o star dietro a mille impegni e scadenze di lavoro? Il profondo dilemma non si risolve neanche quando Samuele torna a Milano… sarà il confronto con la dura realtà e con il rischio di perdere gli affetti a rischiarare la nebbia dei sentimenti.
Questo libro analizza in modo attento, consapevole ed accurato i tanti problemi dei giovani d’oggi, le loro incertezze, i dubbi, le preoccupazioni, la paura di fallire o di sbagliare tutto. Quest’analisi è fatta dal punto di vista di chi questi problemi li vive in prima persona: un giovane omosessuale con un futuro in ascesa, partito dalla provincia per sfuggire a se stesso e ritornato in provincia per ritrovare ciò che aveva perso. Una storia, quella di Samuele, che tra una risata e un po’ di malinconia si legge volentieri e che lascia molti spunti su cui riflettere.
Passando alle considerazioni strettamente personali, non posso dire che questo libro mi sia piaciuto completamente, dirò però che non mi è affatto dispiaciuto. Non ho provato empatia per i personaggi, non mi sono riconosciuta in nessuno di loro nonostante i problemi comuni e nonostante anch’io sia una quasi trentenne del Sud; in aggiunta direi che il libro mi è sembrato un po’ troppo lungo e la storia tirata avanti un po’ troppo, però questo è anche un libro piacevole da leggere e che tratta tematiche importanti nel modo giusto. Diciamo che non lo sconsiglio.
 
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