Ernaux, Annie - Il posto

qweedy

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"La storia di un uomo – prima contadino, poi operaio, infine gestore di un bar-drogheria in una città della provincia normanna – raccontata con precisione chirurgica, senza compatimenti né miserabilismi, dalla figlia scrittrice.
La storia di una donna che si affranca con dolorosa tenerezza dalle proprie origini e scrive dei suoi genitori alla ricerca di un ormai impossibile linguaggio comune.
Una scrittura tesissima, priva di cedimenti, di una raffinata semplicità capace di rendere ogni singola parola affilata come un coltello.
Il posto è un romanzo autobiografico che riesce, quasi miracolosamente, nell’intento più ambizioso e nobile della letteratura: quello di far assurgere l’esperienza individuale a una dimensione universale, che parla a tutti noi di tutti noi."


"Il posto" è un libro di un centinaio di pagine, autobiografico e nello stesso tempo universale, scritto da Annie Ernaux, una delle scrittrici più autorevoli del panorama letterario francese. E' il tributo che la Ernaux rende a suo padre, alla sua famiglia, alle sue origini, per “riportare alla luce l'eredità” che, entrando nel mondo del benessere e della cultura, aveva dovuto “posare sulla soglia”.
Un libro che si legge in un’ora, un libro in cui è raccolta tutta una vita. Non spreca una sillaba, non impiega nulla di più di quanto sia necessario. La prosa è asciutta, essenziale, scarnificata, volutamente piatta: “nessuna gioia di scrivere, in questa impresa mi attengo più che posso a parole e frasi sentite davvero (…) perché queste parole e frasi dicono i limiti e il colore del mondo in cui visse mio padre, in cui anch'io ho vissuto. E non si usava mai una parola per un'altra”.
Ed è esattamente la mia idea di come si dovrebbe scrivere.

Desidero leggere altri libri suoi, è davvero eccellente.


“Scrivo lentamente. Sforzandomi di far emergere la trama significativa di una vita da un insieme di fatti e di scelte, ho l’impressione di perdere, strada facendo, lo specifico profilo della figura di mio padre. L’ossatura tende a prendere il posto di tutto il resto, l’idea a correre da sola. Se al contrario lascio scivolare le immagini dal ricordo, lo rivedo com’era, la sua risata. E la sua andatura, mi conduce per mano alla fiera e le giostre mi terrorizzano, tutti i segni di una condizione condivisa con altri mi diventano indifferenti. Ogni volta, mi strappo via dalla trappola dell’individuale."

“Forse il suo più grande motivo di orgoglio o persino la giustificazione della sua esistenza: che io appartenessi a quel mondo che lo aveva disdegnato”.
 

Grantenca

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IL posto – Ernaux Annie

Questo libro, in un certo senso un’autobiografia che però racconta soprattutto la vita della sua famiglia, con particolare riferimento alla figura paterna, è un romanzo breve che si legge in un attimo, anche per la scrittura semplice e scorrevole ( di qualità sia chiaro).

Tratta soprattutto del progressivo distacco dei figli dai genitori, evento naturalissimo ovviamente, ma in questo caso un po’ più problematico, dal momento che tra genitori e figlia si frappone una identità culturale del tutto opposta, dal momento che i genitori sanno appena leggere e scrivere mentre l’autrice, con grandi meriti e grandi sacrifici (tante borse di studio che non fanno pesare sui genitori il costo della sua laurea) diventa un’insegnate di letteratura. E’ chiaro che i mondi che ora frequentano non possono intersecarsi, ma, man mano che il libro procede, sempre più l’autrice mostra di apprezzare le qualità della sua famiglia che, pur nel suo modesto percorso evolutivo, ha saputo fare il difficile salto di qualità da operai dipendenti a piccoli commercianti, con sacrifici enormi ma che però hanno dato grande dignità e indipendenza economica alla famiglia. Un buon libro certamente, ma, dal momento che a questa autrice è stato consegnato il Nobel per la letteratura, non credo sia la sua opera più importante.
 

gamine2612

Together for ever
Ho letto questo libro come mio primo di questa autrice (letto in lingua).
Il mio commento rispecchia quelli sopra.
Grantenca io mio parere infatti è che il Nobel le sia stato assegnato in particolare per "Les annés" che sto attualmente leggendo:)
 
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