Capitta, Alberto - L'ultima trasfigurazione di Ferdinand

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Strana ambientazione l'Olanda e anche Parigi, per un autore sardo i cui colleghi raramente si "spostano" dai luoghi d'origine. Non ho capito però, o forse mi è sfuggito, quale è l'isola in cui si svolge il prologo, e poi l'epilogo.
Ferdinand nasce in Olanda, in una famiglia non esattamente di larghe vedute - ma siamo all'inizio del '900 -, prigioniero del suo doppio, l'omonimo fratello morto, e della convinzione di essere un rimpiazzo di quest'ultimo.
La spiritosa cugina Margot stimola in lui una vivacità che sfocia nelle prime trasfigurazioni: Ferdinand adora trasformarsi in qualcun altro, ma il padre non vede di buon occhio i suoi travestimenti né tantomeno i suoi monologhi.
Il libro esplora poi la giovinezza di Ferdinand, la sua crescita, gli amori, gli affetti, gli eventi più o meno tragici che segneranno la sua vita e il suo destino di attore e di uomo.
Fino all'ultima trasfigurazione.
L'assenza di una trama particolarmente movimentata non si percepisce, grazie al linguaggio quasi poetico e alla sensibilità dell'autore, che scava dentro l'anima di Ferdinand e dei suoi compagni di vita senza mancare di cogliere appieno, con un solo episodio, la drammaticità del momento storico.
Mi è piaciuto molto. Intenso.
 
Alto