E se leggere fosse anche un lavoro?

Palmaria

Summer Member
Mi sono trovata a pensare: Che bello se leggendo potessi, oltre che rilassarmi, anche guadagnare!:idea:
I datori di lavoro dovrebbero essere essenzialmente le case editrici, allo scopo di far valutare se sia il caso di offrire un'opportunità ai manoscritti inviati da tutti gli aspiranti scrittori!
Voi ne sapete qualcosa in più? Secondo voi è fattibile? E soprattutto le case editrici utilizzano ancora questa figura?
In caso affermativo, potremmo proporci come forum e ripartire le letture al nostro interno!;-)
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Cara palmaria, quando uno fa una cosa per diletto, gli sembra sempre una bellissima idea poter essere pagato per fare quello che gli piace. Ma la realtà a volte delude. le case editrici pagano pochissimo i lettori (in media da 25 a 60 euro per libro). Io molti anni fa avevo avuto la tua stessa idea e leggevo per Einaudi, poi ho dovuto rinunciare: troppo tempo impiegato per troppi pochi soldi, e soprattutto leggere non era più un piacere (perchè i libri non te li puoi mica scegliere...)
Non vorrei scoraggiare nessuno, ma dico questo: se per leggere in un mese 5 libri che altrimenti non avresti letto prendi 200 euro (lordi), non è meglio leggere 5 libri che hai scelto tu e fare a meno di quei 4 soldi?
 

Palmaria

Summer Member
Sono d'accordo con te! Era solamente un'idea che mi era venuta e mi piaceva condividere con voi!

P.S. Facevano veramente pena i libri che ti davano da leggere, eh?!?;)
 

Maya03

New member
l'idea è veramente bella, però concordo con il ragionamento fatto da alfredo. in fondo è vero: se non puoi scegliere i libri che leggerai non è più un piacere leggere (io certi generi proprio non riesco neanche a iniziarli), contando poi che siccome non diventerebbe l'attività principale (perchè pagano veramente poco) bisognerebbe farla durante le ore libere, insomma: quando leggo i miei libri preferiti! e inoltre c'è il fattore tempo: se ti chiedono di leggere un mattore di 1.200 pagine in un mese e non ce la fai, che succede? è per questo che i libri li compro, perchè non sempre riesco a finirli nei tempi previsti dalle biblioteche...
 

elydark

New member
Cara palmaria, quando uno fa una cosa per diletto, gli sembra sempre una bellissima idea poter essere pagato per fare quello che gli piace. Ma la realtà a volte delude. le case editrici pagano pochissimo i lettori (in media da 25 a 60 euro per libro). Io molti anni fa avevo avuto la tua stessa idea e leggevo per Einaudi, poi ho dovuto rinunciare: troppo tempo impiegato per troppi pochi soldi, e soprattutto leggere non era più un piacere (perchè i libri non te li puoi mica scegliere...)
Non vorrei scoraggiare nessuno, ma dico questo: se per leggere in un mese 5 libri che altrimenti non avresti letto prendi 200 euro (lordi), non è meglio leggere 5 libri che hai scelto tu e fare a meno di quei 4 soldi?

Beh, per me giovane 18enne 200 € farebbero comodo...

Si forse per uno studente a cui piace leggere potrebbe essere un buon modo per guadagnarsi qualcosa.. certo è comunque da considerare solo come lavoro secondario, inoltre non è da sottovalutare il tempo che ci vuole per leggere un libro, se non è scorrevole e coinvolgente io ci metterei il doppio del tempo a leggerlo..
Avevo letto di una casa editrice che premiava le recensioni più belle, forse la Lain...
 
una cosa che mi piace da matti è ... piantare lì un libro quando non mi piace!
(Vi piace o non vi piace il gioco di parole!?)
:-(
Se dovessi leggere per lavoro ... ecco che questa "soddisfazione" non potrei più togliermela!
A parte gli scherzi, credo che quando una "passione" diventa un lavoro sia difficile gustarla come prima!
Paolo
 

giudit

New member
QUOTE=Palmaria;58792]Mi sono trovata a pensare: Che bello se leggendo potessi, oltre che rilassarmi, anche guadagnare!:idea:
I datori di lavoro dovrebbero essere essenzialmente le case editrici, allo scopo di far valutare se sia il caso di offrire un'opportunità ai manoscritti inviati da tutti gli aspiranti scrittori!
Voi ne sapete qualcosa in più? Secondo voi è fattibile? E soprattutto le case editrici utilizzano ancora questa figura?
In caso affermativo, potremmo proporci come forum e ripartire le letture al nostro interno!;-)[/QUOTE]


anch'io avevo avuto la stessa idea, e infatti avevo chiesto info ad alfredo che può confermare!!!!!!!!!!!!!!
giulia
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Una precisazione: avevo letto male il post di palmaria e ho dato per scontato che quando parlava di "leggere" intendesse gli stranieri. Le case editrici danno ai lettori esterni libri in inglese, tedesco, ecc. già pubblicati nei paesi d'origine per valutarli al fine di acquistarli. Questo facevo io per Einaudi.
La lettura dei manoscritti degli aspiranti scrittori è tutto un altro lavoro. Funziona così: data la mole di manoscritti inviati (una casa editrice tipo Garzanti ne riceve 40-50 al giorno) difficilmente possono essere letti, anche da quelle case editrici che dichiarano "noi leggiamo tutto ciò che ci arriva".
perciò è più facile essere letti se il manoscritto arriva tramite un'agenzia letteraria conosciuta, che l'ha già letto e valutato. Queste agenzie per leggere e valutare i manoscritti prendono mediamente 200 euro. per aiutare lo scrittore a editarlo per presentarlo a una casa editrice anche 500-600 euro oltre ai 200 di prima. Ma ovviamente non garantiscono nulla. Alcune sono molto serie, altre meno, altre ancora sono una truffa. E' un pantano che conosco poco, in questo non posso dare consigli. La mia agente semplicemente non accetta esordienti. (poi sugli agenti letterari italiani c'è un capitolo a parte :rolleyes:)
Quello che so è che una volta che il manoscritto arriva alla casa editrice, in genere viene affidato in lettura a un "interno", cioè a un impiegato della casa editrice, e quasi mai a collaboratori esterni. Quindi per chi volesse fare questo lavoro, forse si può informarsi via internet su quali e quante sono queste agenzie e provare a proporsi.
 

elena

aunt member
Sicuramente leggere per il piacere e gusto di farlo, scegliendo i libri che più ci stimolano, è una cosa completamente diversa dal dover leggere libri imposti, magari di un genere che non attira affatto e con i tempi dettati dal committente (e, come dice Paolo, senza possibilità di abbandonare la lettura.....quando diventa troppo "pesante"!).
L'idea teorica però è piacevole e, anche se i guadagni sono irrisori, forse se fossi uno studente e avessi un pò di tempo........mi butterei in questa avventura.......in fondo anche questa può rappresentare una "esperienza lavorativa" ;-)!

Comunque confermo una mia percezione.......siamo una comunità di "eterni sognatori"......io ancora oggi faccio progetti (tanti, troppi, irrealizzabili) per il futuro.....uno di questi è smettere di fare il mio lavoro e con la liquidazione aprire una micro libreria.......ma sono perfettamente consapevole che in un mercato come Roma sarebbe praticamente impossibile .....coprire le spese di avviamento e gestione di questa attività :???:! Ma questa realistica considerazione.......non mi impedisce di continuare a sognare..........
 
sono curiosissima di sapere cosa aveva scritto NUNZIUCCIA :mrgreen:
cccccccccmq, se leggere fosse un lavoro, la nostra (vostra!) Barbie sarebbe povera, visto la lentezza con cui finisce un libro!!! :twisted:
 
sono curiosissima di sapere cosa aveva scritto NUNZIUCCIA :mrgreen:
cccccccccmq, se leggere fosse un lavoro, la nostra (vostra!) Barbie sarebbe povera, visto la lentezza con cui finisce un libro!!! :twisted:



una cosa di cui ho trovato la risposta subito dopo ma non l'avevo ancora letta!!! e smettila di diffondere leggende metropolitane..!!!8)
 
Il mio sogno sarebbe quello di avere la libreria...il problema è il capitale da mettere per avviare l'attività...oppure ne apro una in franchising...troppe idee!
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
non sarebbe male come idea ma se un libro non è del mio genere, o ci metto secoli a leggerlo oppure lo pianto li....e poi pagano veramente male...200 euro al mese....
 
Alto