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io credo che di fazioni ce ne possano essere tante, quanti lettori abbia questo libro, e sta qui la genialità dell'autore, essere riuscito a costruire una storia che a seconda del punto di vista può essere interpretata in maniera diversa. Io ad esempio leggo la follia della giovane istitutrice, che crea un mondo parallelo in cui ci crede lei stessa, tutto è interpretato da lei basandosi su indizi che invece di chiarire e razionalizzare, come ad esempio il collegio del ragazzo, diventano la base delle fantasticherie malate che la porteranno a mettere alle corde un fragile giovane già provato e forse anche malato.
Se la mia interpretazione è giusta potrei anche rispondere di sì.
È quasi come quella di qweedy, non ero arrivata a teorizzare l'isteria della protagonista ma avevo immaginato che i fantasmi li avesse solo immaginati in preda ad un suo delirio di onnipotenza (vuole essere lei la salvatrice) e soprattutto avevo inteso l' abuso/pedofilia su Miles da parte del cameriere e quindi il motivo della sua espulsione dal collegio. Anche se il finale in effetti è aperto a diverse interpretazioni...
Ora leggo la mia introduzione (lo faccio sempre alla fine per evitare spoiler) per scoprire se qualcosa l'ho capita.
Ultima modifica di Minerva6; 01-06-2018 alle 11:17 AM.
Il punto è proprio questo: ogni interpretazione è legittima perché l'intento di James era proprio questo... Tutto è basato sull'inganno, sull'ambiguità, che giustifica le conclusioni più diverse. Le due fazioni a cui mi riferivo sono quelle principali, quella dei fantasmi e quella psicanalitica in cui i fantasmi non sono che allucinazioni. Poi come dicevo c'è quella allegorica (lotta del Bene contro il Male) e quella semantica (per la quale, in soldoni, il romanzo è fatto per non avere alcuna interpretazione perché il significato si esaurisce nel valore del linguaggio stesso). C'è stato persino chi ha applicato il metodo "Sherlock Holmes" (non sto scherzando) per arrivare alla conclusione che la colpevole fosse Mrs. Grose...![]()
Davvero la critica a quest'opera sarebbe essa stessa da studiare perché in pratica ha seguito il percorso spirituale/culturale/scientifico del Novecento...
A me solo sapere questo mette i brividi. Un romanzo capace di scatenare tutto ciò è un capolavoro!
Ultima modifica di ayuthaya; 01-06-2018 alle 12:23 AM.
Ma lo sai che pure io avevo pensato che la colpevole di tutto (se proprio doveva essercene una) fosse mrs. Grose?
Non mi sono mai fidata di lei. Comunque se lo analizziamo in questo modo il capolavoro può starci, peccato che la mia razionalità mi abbia frenato troppo durante la lettura. Sarei potuta andare ben oltre se mi fossi trattenuta dal voler per forza comprendere il senso reale della storia.
Anche io non capivo la sig. Grose, però poi mi sono dimenticato di inserirla nel commento finale. Aggiungo ora che alla fine la vedo come un personaggio solo di supporto, perciò non avallo chi la vede colpevole... non ha spessore, per me è solo un supporto alla protagonista per aumentarne la "stranezza".
L'ho finito ma non mi è proprio piaciuto, dall'inizio alla fine, è stato per me uno di quei pochi libri che non si riescono a digerire, credo che sia la mia peggior lettura degli ultimi 4 o 5 anni, già a pagina 20 volevo scaraventarlo dalla finestra ma ho tirato fino alla fine, a dire il vero non so per quale ragione.
Finito![]()
L'hai fatto per noi.
Mi spiace solo di averlo proposto io dopo la tua idea di leggere qualcosa che facesse paura, essendo il 90° GdL, invece qui la paura non c'è stata proprio.
Anche a me la storia in sé non è piaciuta e non mi sono piaciuti nemmeno i personaggi pur amando molto l'autore, però dopo aver letto le note riportate da ayu e le varie interpretazioni a riguardo ho potuto apprezzare di più il senso che James ha voluto dargli.
La morte di Miles è stata casuale e da intendersi come finale liberazione dal Male oppure voluta dalla istitutrice che l'ha stretto in una morsa soffocante per il troppo amore? O ancora sarebbe morto di infarto perché ha avuto paura di dover affrontare lo zio e il suo successivo rientro in un nuovo collegio?
E poi pensavo che in fondo questi bambini dovrebbero fare pena per la sfortunata vita che hanno avuto in sorte, invece non riescono a suscitare empatia; lo so, sono rimasti presto orfani e lo zio non si è mai interessato a loro, demandando tutto al personale di servizio che prima è morto e poi è finito nelle mani di questa giovane ed inesperta istitutrice che ne resta affascinata (anche dallo zio in realtà) e vorrebbe salvarli senza alla fine riuscirci, ma per me non cambia nulla, non sono lo stesso stata capace di commuovermi a causa delle continue lodi che lei pronuncia nei loro confronti. Forse la bambina si è salvata, a meno che la signora Grose non sia stata davvero la colpevole della morte dei presunti fantasmi.
A riguardo riporto l'interpretazione trovata in rete (già palesata qualche post fa da ayu) e con cui io sono d'accordo
Eric Solomon ha dato una sua ironica e dissacrante spiegazione in The Return of the Screw: per venire a capo del mistero sarebbe stato bene rivolgersi a Sherlock Holmes. Il quale non avrebbe tardato a individuare in Mrs. Grose la colpevole dei crimini avvenuti nell’antica dimora. Il movente? La gelosia nei confronti della nuova arrivata, colta, graziosa e di ceto superiore. Insomma, un esempio un po’ contorto di lotta di classe.
Il bello di questo breve romanzo comunque è che ci ha fatto parecchio discutere e alla fine è questo che conta nel gruppi di lettura![]()
Finito:
Elisa
Spilla
Qweedy
Roberto89
ayuthaya
Minerva6
Tanny
alessandra
In lettura:
Jessamine
Ondine
Da iniziare:
velvet
Prima di elaborare un commento sensato devo dire che mi ha fatto un grande piacere partecipare a questo gruppo di lettura così vivace e numeroso![]()
finalmente un gdl bello partecipato, grazie a tutti perché la lettura è bella sia in solitaria che in gruppo![]()
Ho finito il 6°capitolo.
Finora la narrazione mi coinvolge, mi piace la struttura del racconto nel racconto.
La storia viene letta davanti ad un pubblico dal vivo e contemporaneamente il racconto viene narrato da una ragazza su di un diario, a dei lettori ipotetici, a mò di scatola cinese.
Mi piace la descrizione essenziale dei luoghi e dei personaggi, i dialoghi al minimo e l'introspezione psicologica dell'istitutrice.
La storia si sviluppa poco alla volta, all'inizio molto misteriosa poi via via diventa troppo semplice, talmente semplice che sembra naturale pensare che la realtà non sia esattamente come l'istitutrice immagina, mi sembra una ragazza molto romantica ed immersa in un proprio mondo fantastico.
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