Tre fratelli si riuniscono nel loro paese natale tra le montagne selvagge dell'Aspromonte, in Calabria. Uno di loro è sempre rimasto lì, due sono migrati al nord, riuscendo a trovare successo e denaro, chi in maniera legittima, chi no. Tutti però dovranno confrontarsi, in una dimensione sospesa tra l'arcaico e il moderno, con la storia della loro famiglia e con un passato quasi tribale che riemerge con violenza.
Un film molto bello che si erge nel panorama italiani di commedie più mo meno valide. Qui siamo di fronte ad una tragedia greca, con lo sfondo di una Calabria arcaica ed una Milano super efficiente ma che traggono la stessa linfa nella malavita, in questo caso la ndrangheta. L'una non può vivere senza l'altra ed è questa la denuncia sottesa del film, ambientato ad Africo, un paese simbolo, utilizzando il dialetto, in una dolente storia di morti ammazzati. Per porre fine alla faida e alla delinquenza bisogna ammazzare ancora.
Un film molto bello che si erge nel panorama italiani di commedie più mo meno valide. Qui siamo di fronte ad una tragedia greca, con lo sfondo di una Calabria arcaica ed una Milano super efficiente ma che traggono la stessa linfa nella malavita, in questo caso la ndrangheta. L'una non può vivere senza l'altra ed è questa la denuncia sottesa del film, ambientato ad Africo, un paese simbolo, utilizzando il dialetto, in una dolente storia di morti ammazzati. Per porre fine alla faida e alla delinquenza bisogna ammazzare ancora.
Ultima modifica: