Come detto dallo Zingaro la cosa brutta è che indipendentemente da quale regione legge più e quale meno il totale dell'Italia è troppo basso, il nostro forum è un isola felice, ma se si guarda al complesso il risultato è disarmante, si dovrebbe educare maggiormente i ragazzi alla lettura e dovrebbe essere la scuola a fare questo passo, ma il metodo dovrebbe essere studiato in modo corretto per non ottenere il risultato contrario.
Ricordo con orrore che in prima superiore ero stato obbligato a leggere il cavaliere inesistente di Calvino, l'ho odiato con tutto me stesso e non ho più toccato un libro di narrativa per oltre un decennio; in quel periodo ero nella fase di lettura filosofia-psicologia, se l'insegnante mi avesse chiesto cosa mi piaceva leggere e mi avesse indicato dei testi di quel genere di libri ne avrei letti non uno ma cinquanta e la stessa cosa valeva per moltissimi dei miei compagni di classe.
Se potessi tornare indietro negli anni la lista dei libri che l'insegnante aveva assegnato ai vari alunni l'avrei letta per intero, tutti capolavori, ma a quei tempi non era pane per i miei denti, come per moltissime altre cose anche nella lettura occorrerebbe procedere per gradi e non ragionare per assoluti, so benissimo che "La montagna incantata" di Thomas Mann è un capolavoro della letteratura, ma provate ad assegnare una simile lettura ad un quindicenne, quel libro ve lo darebbe volentieri in testa; occorrerebbe invece incentivare le passioni di ognuno e chi se ne frega se un adolescente vuole leggere un romanzetto che va di moda al momento ed evita come la peste il grande classico della letteratura; il fatto che legga un romanzetto è già una conquista ed è comunque il primo passo per arrivare a leggere il classico-formato-mattone; ragionando in modo inverso si rischierebbe solo di allontanarlo ancor più dalla lettura.
Fin che si va avanti in questo modo c'è poco da lamentarsi se nelle classifiche siamo il fanalino di coda