Guardando le statistiche di Goodreads pensavo di aver letto moltissimo quest'anno, ma in realtà mi sono resa conto che gran parte di quello che ho letto l'ho studiato per l'università, oppure è rivolto ad un pubblico compreso fra zero e tre anni, quindi alla fine scegliere sei titoli è stato più difficile del previsto.
Oltretutto, il 2017 è stato un anno piuttosto fiacco, non ho detestato nessun libro, ma nemmeno ho letto cose che mi hanno fatta impazzire :boh:
Comunque, fra i migliori:
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Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood, perché sei mesi dopo mi sento ancora addosso l'angoscia di quella società.
Immagini malgrado tutto di George Didi-Hubermann: mai avrei creduto che qualcosa presente in una bibliografia d'esame sarebbe finito nella top 3 dell'anno, ma insomma, i miracoli accadono. Un testo illuminante su una tematica interessantissima, che mi ha aperto tutto un nuovo ambito di riflessione.
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Il prodigio di Emma Donoghue: sono stata abbastanza indecisa se inserire anche questo titolo, perché in effetti all'inizio non mi ero sentita poi così entusiasta della lettura, ma ripensandoci a distanza di mesi ho ancora chiarissimi in mente alcuni passaggi, come se li avessi letti ieri. E la lettura è anche puro intrattenimento, e questo è un intrattenimento di ottima qualità.
Fra i peggiori:
Rebecca la prima moglie: in realtà non è un libro così brutto, solo mi ha irritato moltissimo, ed era l'unico titolo che mi avrebbe fatto completare la terzina
La strana biblioteca di Murakami, perché è un'operazione commerciale becera. Il racconto in sé non è nemmeno così male (se vi piace Murakami, io mi sono ampiamente stancata di lui :boh
, ma venti euro per dieci pagine e tre illustrazioni è proprio fuori dal mondo.
La figlia femmina della Dato: come prendere una tematica delicatissima e farne un polpettone che lancia messaggi allucinanti.
Spero di non essere stata troppo cattiva