Libri più belli e più brutti letti nel 2017

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Come consuetudine in questo periodo qui sul forum facciamo un resoconto dei libri più belli e più brutti che abbiamo letto durante l'anno.
In realtà io me l'ero dimenticato, perciò ringrazio l'utentessa :mrgreen: che mi ha sollecitato ad aprire la discussione.

Ne bastano anche solo 3 per i migliori e 3 per i peggiori ed è gradita una vostra breve motivazione per averli inseriti in queste due categorie.

Chi vuole iniziare? Spero abbiate una buona memoria :wink:.
 

bouvard

Well-known member
Niente buona memoria sono andata a vedere i commenti messi in pb per ricordare! :mrgreen: così ho scoperto che libri che pensavo di aver letto quest'anno invece li ho letti i l'anno scorso :paura:

I libri più belli:

1) Il Vangelo secondo Gesù Cristo di J. Saramago. Penso sia in assoluto uno dei libri più belli che ho letto anche se la scrittura di Saramago non è una delle più facili;

2) Un anno sull'Altipiano di E. Lussu. Il più bel "diario" sulla Prima Guerra Mondiale, un libro per riflettere sull'assurdità di quella guerra di trincea...

3) ex equo Sostiene Pereira e Il sergente nella neve. Due libri in cui domina l'interiorità e i silenzi.

Non ho tenuto conto di 1984 visto che si trattava di una rilettura.

I libri più brutti:

1) L'anno della lepre di A. Paasillina. Abbandonato dopo una cinquantina di pagine. Noioso e banale.

2) Il veleno dell'oleandro di S. A. Horby. Inverosimile e banale la storia.

3) Baccanti di Euripide :paura: non c'ho capito niente!!! :boh: :boh:
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
I più belli:
-La serie Divergent, di Veronica Roth, perché mi ha piacevolmente trasportato in un mondo nuovo e diverso, facendomi dimenticare i miei problemi del presente.
-Se questo è un uomo, di Primo Levi, perché mi ha insegnato che la vita è un bene prezioso, a prescindere da tutte le difficoltà che incontriamo, e bisogna sempre lottare per vivere ma nel rispetto della vita altrui
-Dance dance dance, di Haruki Murakami, perché mi ha ricordato di 'danzare' nel gioco della vita.

I più brutti:
-Io robot, di Isaac Asimov, perché mi è sembrato piatto e deludente, poteva offrire molto di più.
-La ragazza del treno e Dentro l'acqua, di Paula Hawkins, ma solo perché lo stile in cui sono scritti non fa per me, e li trovo un po' confusi
-Il diario segreto di Laura Palmer, di Jennifer Lynch, assolutamente il peggiore che abbia mai letto. Non ha nulla da offrire, l'esempio chiave del libro scritto solo per vendere sulla scia di un nome famoso.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Con solo 12 libri letti é difficile tirare le somme... Scelgo solo i 3 migliori:
- Il fucile da caccia di Yasushi
- Il grande Gatzby di Fitzgerald
- Il castello di Kafka.
Un po' dispiaciuta di lasciare fuori La paga del soldato del grande Faulkner... :ad:
 

ila78

Well-known member
Il più bello è stato forse Il Gattopardo. Sul più brutto non ho dubbi: Justine del Marchese de Sade.
 

Tanny

Well-known member
Incomincio dai più brutti, anche se non posso definirli tali, sono quelli che meno mi hanno entusiasmato:
Angeli e demoni di Dan Brown
La meccanica del cuore di Mathias Malzieu
La campana di vetro di Sylvia Plath

Per quanto riguarda i più belli sono questi:
Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar
Memorie di una geisha Arthur Golden
La chimera di Sebastiano Vassalli
 

qweedy

Well-known member
I tre, anzi quattro, libri più belli letti quest'anno (di genere diversissimo tra loro):

Canto della pianura di Kent Haruf
l titolo originale è Plainsong, una parola che letteralmente significa "canto piano" e che rappresenta una tipologia di canto a cappella diffusa nel Medioevo e composta da un insieme di più voci. Le vite ordinarie di questi personaggi straordinari si fondono capitolo dopo capitolo e nessuno prevale sull’altro. Ognuno di loro, come in un canto piano, dona un pezzo di sé, un tassello fondamentale.

The hate U give. Il coraggio della verità di Thomas Angie
The Hate U Give' pone con forza temi urgenti come i pregiudizi razziali, l'assassinio di neri disarmati da parte della polizia e soprattutto la violenza che genera altra violenza: il titolo del romanzo cita infatti il termine THUG (The Hate you Give Fucks Everyone) coniato dal rapper e attivista Tupac Shakur - artista dell'hip hop, morto nel 1996 a 25 anni per i colpi sparatigli da un'auto in corsa - per dire che l'odio che rovesciamo sui bambini e sui ragazzi tornerà a rivoltarsi contro ognuno di noi.
E' un inno alla giustizia attraverso la figura femminile di Starr, fortissima e innocente e un'immersione nella comunità nera di oggi raccontata con linguaggio scorrevole e attuale.

Stabat Mater di Tiziano Scarpa
Per me questa lettura è stata una sorpresa inaspettata, un gioiellino intenso e struggente, e molto insolito, scritto con linguaggio moderno e frammentato, di una delicatezza e raffinatezza uniche. La maternità rinnegata restituisce la vita attraverso la musica.

L'arminuta di Donatella Di Pietrantonio
È un romanzo intenso, sorprendente, costruito sul dolore della perdita, che affronta in modo profondo la complessità dei rapporti familiari e lo sradicamento di un'adolescente.

I due libri non dico più brutti, ma che si può anche evitare di leggere:

The store di J. Patterson
(The Store è il negozio on line dominatore assoluto del mercato).
Non mi è piaciuto, mi aspettavo MOLTO di più. L'ho trovato molto scontato, per niente originale. Non è da paragonare a 1984 di Orwell, quello è un altro pianeta!

Noi di Zamjatin Evgenij
Scritto fra il 1920 e il 1922 il romanzo - considerato come il precursore del più noto 1984 orwelliano - è ambientato nel futuro e descrive un'organizzazione statale che individua nel libero arbitrio la causa dell'infelicità umana e pretende di controllare le vite dei cittadini attraverso un sistema di efficienza e precisione industriale. Una aperta denuncia della soppressione della libertà di pensare e di immaginare dell'essere umano e della conseguente sua riduzione a numero. Letto oggi non è granchè, ma probabilmente nel 1922 poteva avere il suo valore.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io metto tutti i libri che mi sono piaciuti veramente tanto, a cui do il massimo dei voti, non riesco a sceglierne solo tre...

Middlemarch di George Eliot: Figure scolpite con la penna che emergono e restano impresse per la loro autenticità e attualità romanzo poco considerato ma che va assolutamente rivalutato.

Le poesie di Cesare Pavese: Leggere le sue poesie è un'esperienza spesso straziante, a volte avvolgente, quasi mai indifferente.

Dall'intimità di Jorge Luis Borges: Opera che assolutamente va letta per chi vuole conoscere Borges a 360 gradi.

Zorba il greco di Nikos Kazantzakis: Romanzo imperfetto ma affascinante, sincero, toccante.

Le occasioni di Eugenio Montale: Poesie filosofiche, esistenzialiste e per questo ancor più vicine al nostro modo di sentire.

Sodoma e Gomorra di Marcel Proust: L'amore poi nella più alta accezione per chi non c'è più, quello per la nonna che dimostra quanta profondità ci sia nell'animo di Proust e come riesca a descriverla emozionando chi legge, rendendo quelle pagine universali e indimenticabili.

La bufera ed altro di Eugenio Montale: Sono poesie che richiedono maggior riflessione per comprendere le metafore o il significato delle parole, sempre di grande impatto e suggestione.

Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes: Alla fine della lettura viene voglia di riprendere in mano il Werther di Goethe che è l'opera che ispira Barthes nei suoi Frammenti e che viene spesso analizzata e presa ad esempio.

Ghiaccio nove di Kurt Vonnegut: Anche la scrittura di Vonnegut è di alto livello e la storia prende dall'inizio alla fine senza nessun punto morto o oscuro.

Doppio sogno di Arthur Schnitzler: Fridolin e Albertine vivono due esperienze diverse ma similari, uno nella realtà e l'altra nel sogno, dualità che Schnitzler riesce a gestire in modo affascinante creando un piccolo capolavoro.

La campana di vetro di Sylvia Plath: Lo considero un capolavoro dell'animo umano.

L'uomo di Kiev di Bernard Malamud: Consigliata la lettura a tutti.

Amabili resti di Alice Sebold: Da rivalutare.

Il fumo di Birkenau di Liana Millu: Una testimonianza assolutamente da leggere.

Satura di Eugenio Montale: La parte che ha mi ha più stupito è proprio la satira che regala dei veri e propri gioiellini.

La chimera di Sebastiano Vassalli: Un romanzo bellissimo da non farsi mancare tra le letture.

La speculazione edilizia di Italo Calvino: Romanzo non solo biografico ma di grande interesse sociologico.

La vita è sogno di Pedro Calderon de la Barca: Un capolavoro assoluto questa opera teatrale del '600 spagnolo.

La nuvola di smog e La formica argentina di Italo Calvino: Calvino comunque resta sempre sopra di una spanna dal comune racconto, che dalla sua penna si trasforma quasi in un apologo.

to be continued
 

Je_darl

New member
Premetto che non ne ho letti molti, causa università, ma il libro che mi è piaciuto di più e che consiglio vivamente a tutti è Il Cavaliere d'Inverno di Paullina Simons. Descrive in maniera molto dettagliata l'amore e la guerra, ti ci immergi dentro e speri di vivere un amore forte come quello dei due protagonisti e ne senti la sofferenza per il periodo in cui avviene tutto.
Poi L'Ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón . Libro a mio parere lento all'inizio, poi prende vita e gli avvenimenti si susseguono molto velocemente. Ti tiene incollato e vuoi sapere come va a finire.
Mentre tra i libri peggiori metto I Malavoglia di Verga. Per quanto sia un classico, l'ho letto con molta fatica.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nulla davvero brutto, ma nessun libro del cuore.
Segnalo:
- Pastorale americana di Philip Roth
- Le nostre anime di notte di Kent Haruf
- I cieli della sera di Michele Prisco (forse il primo in termini di coinvolgimento emotivo)

Piuttosto, tante belle novità. 14 autori a me prima sconosciuti.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
continuo con il libri più belli del 2017

Il falcone maltese di Dashiell Hammett: Un capolavoro di genere capace ancora di sorprenderti fino all'ultima riga e con uno dei protagonisti più affascinanti di tutta la letteratura "gialla", quel Sam Spade capace di essere controcorrente e politicamente scorretto ma coerente con i suoi principi accettandone il prezzo con coraggio e determinazione.

Maigret al "Convegno dei Terranova" di Georges Simenon: Il commissario si immerge nell'atmosfera e nell'ambiente dove è stato commesso il delitto, per scoprirne l'autore e come sempre scoprirà aspetti nascosti della natura umana che ne spiegano anche i comportamenti.

Il contesto di Leonardo Sciascia: Parodia geniale del reale.
 

gamine2612

Together for ever
Io ne cito due come:
il più divertente: Muo e la vergine cinese di Dai Sije
il più noioso- Storia di un Italiano di Ippolito Nievo
 

Jessamine

Well-known member
Guardando le statistiche di Goodreads pensavo di aver letto moltissimo quest'anno, ma in realtà mi sono resa conto che gran parte di quello che ho letto l'ho studiato per l'università, oppure è rivolto ad un pubblico compreso fra zero e tre anni, quindi alla fine scegliere sei titoli è stato più difficile del previsto.
Oltretutto, il 2017 è stato un anno piuttosto fiacco, non ho detestato nessun libro, ma nemmeno ho letto cose che mi hanno fatta impazzire :boh:

Comunque, fra i migliori:
- Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood, perché sei mesi dopo mi sento ancora addosso l'angoscia di quella società.
Immagini malgrado tutto di George Didi-Hubermann: mai avrei creduto che qualcosa presente in una bibliografia d'esame sarebbe finito nella top 3 dell'anno, ma insomma, i miracoli accadono. Un testo illuminante su una tematica interessantissima, che mi ha aperto tutto un nuovo ambito di riflessione.
- Il prodigio di Emma Donoghue: sono stata abbastanza indecisa se inserire anche questo titolo, perché in effetti all'inizio non mi ero sentita poi così entusiasta della lettura, ma ripensandoci a distanza di mesi ho ancora chiarissimi in mente alcuni passaggi, come se li avessi letti ieri. E la lettura è anche puro intrattenimento, e questo è un intrattenimento di ottima qualità.

Fra i peggiori:
Rebecca la prima moglie: in realtà non è un libro così brutto, solo mi ha irritato moltissimo, ed era l'unico titolo che mi avrebbe fatto completare la terzina :mrgreen:
La strana biblioteca di Murakami, perché è un'operazione commerciale becera. Il racconto in sé non è nemmeno così male (se vi piace Murakami, io mi sono ampiamente stancata di lui :boh:), ma venti euro per dieci pagine e tre illustrazioni è proprio fuori dal mondo.
La figlia femmina della Dato: come prendere una tematica delicatissima e farne un polpettone che lancia messaggi allucinanti.

Spero di non essere stata troppo cattiva :mrgreen:
 

malafi

Well-known member
Avallone Silvia Da dove la vita è perfetta
Carofiglio Gianrico Una specie di felicità

Levi Primo Se questo è un uomo
Silone Ignazio Fontamara
Steinbeck John Al dio sconosciuto
Steinbeck John La valle dell’Eden

Quale di questa lista è quella dei peggiori e quale quella de i migliori, lo lascio alla vostra fervida immaginazione :mrgreen:
 

Grantenca

Well-known member
Leggo sempre meno, ma ho letto nel 2017 dei libri molto belli. Cito:
MIDDLEMARCH - di Eliot George . una piacevolissima sorpresa,
ESPIAZIONE di Mc Ewan Ian;
IL VANGELO SECONDO GESU' CRISTO - di Saramago;
L'ULTIMO GIORNO DI UN CONDANNATO - di Hugo Victor;
E soprattutto un dramma teatrale mi ha molto colpito: MARIA STUARDA di Schiller F.
 

velmez

Active member
L'unico davvero degno di nota è stato:
Fuoco Amico di Abraham Yehoshua che, con questo entra nella lista dei miei autori preferiti.

poi secondi a pari merito, ma a gran distanza: Libertà di Franzen, Espiazione di McEwan, Scherzetto di Domenico Starnone, Uomini che odiano le donne di STieg Larsson e Le rane di Mo Yan
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
I migliori:

Paradise Sky di Joe R. Lansdale, perché finalmente ho ritrovato le atmosfere a me tanto care dei romanzi di A. B. Guthrie Jr. Il vecchio west e i suoi personaggi davvero esistiti.
La fine della storia di Luis Sepúlveda, per avermi incollato alle pagine fino alla fine. Un libro letto tutto d'un fiato dove c'è un po' di storia, un po' di spionaggio e anche molta drammaticità. Una sorpresa, davvero!
Il decennio perduto di F. S. Fitzgerald, per aver conosciuto, leggendolo, ancora di più l'uomo dietro lo scrittore. I tiri sporchi ricevuti da Hemingway, che Scott non meritava (si stava già facendo del male da solo) e le parti su Zelda. Sono sempre colpito dalla raffinatezza di come scrive Fitzgerald. La perfezione e la semplicità che vanno a braccetto. Uno stile che ho trovato solo in Truman Capote, sebbene questi scrivesse di argomenti diversi.

Per i peggiori devo rifletterci. Modificherò questo post appena avrò deciso, ma credo che includerò La stella di Ratner di DeLillo; romanzo inconcludente, a mio parere.
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
A parte Profondo blu di Deaver che è in assoluto il mio libro preferito, fare una classifica dei più belli è veramente impossibile, ho scoperto autori e realtà davvero notevoli che mi hanno dato tantissimo, non riesco a fare una graduatoria.

Per i più brutti sicuramente La lettera scarlatta, una storia con molte potenzialità raccontata con uno stile che l'ha resa veramente fastidiosa, e Nessuna notizia dello scrittore scomparso di Daniele Bresciani, Thriller che non mi ha fatto provare neanche per un secondo il brivido del mistero da scoprire, piatto e scontato.
 
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