Vannucci, Michele - Il più grande sogno

elisa

Motherator
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[FONT=&quot]A 39 anni Mirko è appena uscito dal carcere: fuori, nella periferia di Roma, lo aspetta un "futuro da riempire", possibilmente in modo onesto. Quando viene eletto a furor di popolo Presidente del comitato di quartiere, decide di sognare un'esistenza diversa. Non solo per sé e per la propria famiglia, ma per tutta la borgata in cui vive. Il più grande sogno di Mirko però è difficile da mettere in pratica, specie se tuo padre è un piccolo criminale. Il rapporto con le figlie è tutto da costruire e il passato è una porta sempre troppo facile da riaprire. Questo film racconta di un "bandito" che si inventa custode di una felicità che neanche lui sa bene come raggiungere. E' la storia di un sogno fragile e irrazionale, capace di regalare un futuro a chi non credeva di meritarsi neanche un presente.

E' un docufilm che si ispira ad una storia vera, quella di Mirko Frezza che interpreta se stesso in modo molto efficace, coinvolgendo attori non professionisti e mescolandoli a dei professionisti. Girato nei stessi posti reali della storia che continua in modo positivo per Frezza. In tutto questo sta la sua forza perché la storia è bella ma a volte cade nella retorica e pecca di "gomorrismo" con quelle inquadrature sempre scure, le battute strette in romanesco che a volte non si capisce tutto, i tempi rallentati per dare pathos ma che non arrivano come tali e li senti solo come tempi morti. Ci si annoia un po', ma alla fine si è contenti che a Mirko un futuro da riempire ci sia. [/FONT]
 
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