Monroy, Beatrice - Niente ci fu

Kira990

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Il libro di Beatrice Monroy racconta la vicenda di una 17enne che, nel dicembre del '65, viene rapita e tenuta segregata per una settimana da un mafiosetto locale. Una "fuitina" forzata con tanto di violenza sessuale. A liberarla, il padre che finge di acconsentire allo sposalizio dei due. Ma la ragazza, con coraggio, rifiuterà di sposarlo infrangendo una convenzione sociale

Mi piace molto lo stile di scrittura usato, un pò meno quello che viene raccontato.
Mi lascia tristezza che la ribellione sia comunque stata decisa da un uomo, il padre di Franca. Ammirevole e coraggioso, figura sicuramente positiva, ma la stessa Franca era arresa al suo destino orribile perché ti è stato insegnato che così va la vita e la devi accettare. Grande fortuna avere un padre come il suo. Era solo una ragazzina ed è dovuta crescere troppo in fretta.
Ho letto una intervista di Franca Viola in cui disconosce il libro in quanto non fedele a quanto accaduto. Nel libro effettivamente sembra quasi che Franca non abbia deciso nulla ma segua invece le decisioni del padre mentre l'intervista dice che il padre ha assecondato i suoi voleri.
Fatto sta che la loro decisione ha fatto storia, è stato un notevole passo avanti per le donne in Italia per arrivare all'abrogazione degli articoli 554 matrimonio riparatore e articolo 559 l'adulterio della donna del codice Rocco.
Da leggere per capire come solo fino a pochi anni fa la nostra condizione di donna era molto diversa da oggi e decisamente non tutelata.
 
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