Eve
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Adam Jones è uno chef stellato caduto in disgrazia a causa della dipendenza da droghe e alcool. Dopo un lungo periodo di disintossicazione decide di rimettersi in gioco e torna a Londra, dove apre un nuovo ristorante di tendenza con l'obiettivo di ottenere la terza stella Michelin. Lo aiutano in questo, in modo più o meno disinteressato, alcuni vecchi amici e una giovane chef emergente.
Un cast d'eccellenza e un tema che amo (il cibo e la cucina professionale) non sono bastati a mio avviso a far brillare questa pellicola. La visione dell'alta cucina come un luogo di perdizione, in cui ciò che conta è solo schiacciare il prossimo (che sia collega o avversario) sovrasta su tutto e cancella le sfumature, proprio come farebbe troppo peperoncino in un piatto raffinato. A questo si affianca una trama un po' attesa e scontata: il grande cuoco dal carattere arrogante come in ogni reality di cucina che si rispetti, la bella chef che gli tiene testa e che diventerà amante e collega rispettata, la ex fidanzata abbandonata pronta al perdono, una grande delusione seguita dalla redenzione e dalla meritata soddisfazione delle aspettative. Forse un po' (troppo) come nelle favole.
Un cast d'eccellenza e un tema che amo (il cibo e la cucina professionale) non sono bastati a mio avviso a far brillare questa pellicola. La visione dell'alta cucina come un luogo di perdizione, in cui ciò che conta è solo schiacciare il prossimo (che sia collega o avversario) sovrasta su tutto e cancella le sfumature, proprio come farebbe troppo peperoncino in un piatto raffinato. A questo si affianca una trama un po' attesa e scontata: il grande cuoco dal carattere arrogante come in ogni reality di cucina che si rispetti, la bella chef che gli tiene testa e che diventerà amante e collega rispettata, la ex fidanzata abbandonata pronta al perdono, una grande delusione seguita dalla redenzione e dalla meritata soddisfazione delle aspettative. Forse un po' (troppo) come nelle favole.