Benjamin, Ali - Tutta colpa delle meduse

Jessamine

Well-known member
TRAMA
Suzy Swanson sa un sacco di cose che gli altri non sanno. Sa che ogni anno sulla Terra 150 milioni di persone vengono punte da una medusa. Sa quanto dormono le formiche ogni giorno. Ma, soprattutto, sa di avere fatto una cattiveria tremenda alla sua ex migliore amica, Franny Jackson. E vorrebbe tanto poter rimediare. Però sa anche che è impossibile, perché la vita di Franny è stata spezzata all’improvviso mentre nuotava nello splendido mare d’estate. Suzy non si dà pace e si convince che la causa sia stata la puntura di una rara medusa. Mentre decide di non parlare più fino a quando avrà dimostrato la sua teoria, Suzy comincia a guardarsi attorno con occhi diversi che le rivelano piccole sorprese e piccoli gesti, oltre all’amore e alla speranza di cui ha disperatamente bisogno per riuscire a perdonarsi.
Una storia commovente, poetica e ironica insieme, capace di parlare ai ragazzi come agli adulti, toccando delicatamente corde profonde. Una storia che resta scolpita dentro i cuori dei lettori.


COMMENTO
Ammetto di essermi avvicinata a questo romanzo con moltissima esitazione, perché, per qualche motivo, le premesse non mi convincevano per niente: una protagonista insolita, con un cervello che sembra funzionare in maniera leggermente diversa rispetto a quella di tutti gli altri suoi coetanei, una specie di ossessione scientifica e un grande piano per risolvere il mistero della morte di una dodicenne, Non so, qualcosa mi diceva che si trattava di un romanzo già letto, di elementi ormai semplicemente di moda, ma non davvero sentiti. E poi, lo ammetto, ho un grandissimo problema con le meduse: con tutto quello che sta in fondo ad un abisso, a dire la verità, ma insomma, a me degli esseri potenzialmente immortali, che sono rimasti immutati nonostante l'avvicendamento di milioni di specie animali, delle cose che sopravvivono nelle condizioni più estreme, che sembrano uscite direttamente dal brodo primordiale, e che, mannaggialloro, fluttuano in quel modo così ipnotizzante, insomma, mi mettono dei brividi di puro terrore. E' più forte di me, l'idea di camminare in uno di quegli acquari che vanno di moda adesso, con pareti e soffitto costituiti dalle vasche, fa girare la testa. E questo senza contare il fatto che questi esseri spesso ti possono ammazzare in maniera lenta e dolorosa, sono praticamente invisibili e, come sottolinea Suzy, stanno fiorendo in maniera esponenziale, raggiungendo anche mari che prima non erano la loro casa. Ecco, capirete bene che l'idea di leggere un intero romanzo sulle meduse non mi allettasse più di tanto, ma poi una ragazzina me lo ha consigliato caldamente, con gli occhi illuminati dall'entusiasmo, e così ho deciso di cedere.
Ebbene, l'ho letteralmente divorato in un pomeriggio.
Ultimamente sto cercando di leggere molta letteratura per ragazzi contemporanea, e devo dire che questo è uno dei romanzi più belli che mi sia capitato sotto gli occhi recentemente. E' un romanzo divertente, i personaggi non risultano mai delle macchiette, ma sono ben costruiti e reali, e più volte mi ha costretta a distogliere lo sguardo dalla pagina, aspettando che le lacrime sparissero per riuscire a mettere a fuoco di nuovo le parole.
Suzy è davvero una ragazzina fuori dal comune, ma fuori dal comune non in maniera troppo caricata e irrealistica: insomma, Suzy è la ragazzina che, in prima media, quando riesce a sedere al tavolo delle più carine e popolari si lascia prendere dall'entusiasmo, parlando della sterilità del sudore e della pipì, e di come alcuni insetti utilizzino l'urina per scambiarsi dei messaggi. Come si fa a non adorarla, e al tempo stesso a scuotere la testa?
Suzy è anche la ragazzina che, pochi giorni dopo aver scoperto della morte per annegamento della sua migliore amica, si rende conto che “scambiare due parole” è perfettamente inutile, e decide così di chiudersi in un ostinato mutismo fino a quando non avrà qualcosa di importante da dire. E così passano i mesi, e nel silenzio della sua mente l'interesse per le meduse non fa che aumentare, fino a farle credere che, se potrà dimostrare che Franny è morta a causa del veleno di una medusa pericolosissima, tutto si risolverà, perché avrà dimostrato che non è vero che “le cose, a volte, succedono e basta”.
Questo romanzo è estremamente divertente, ma è anche una bellissima e commovente storia sull'elaborazione del lutto e sulla crescita: è una storia delicata ma molto reale, che mostra molto bene quello che accade quando una persona se ne va, e come si può cercare di fare i conti con la sua assenza. Le pagine in cui Suzy si rivolge direttamente a Franny, quelle in cui riflette sullo spazio di tempo fra la morte di Franny e il momento in cui lei lo ha saputo, e poi quando era solo sua madre a saperlo, e poi si rende conto che dev'esserci stato un momento in cui solo Franny sapeva di essere morta, e che la solitudine in quel momento dev'essere stata troppo grande da accettare, be', sono veramente strazianti.
Questo libro è un bellissimo percorso, una presa di coscienza dell'assurdità e dell'ingiustizia della vita, ma è anche carico di speranza.
Se devo trovare un difetto, forse direi che l'arco temporale in cui si svolgono le sedute di terapia con la psicologa non è molto chiaro, a volte mi è sembrato che alcuni elementi si contraddicessero un po' (anche se può darsi che questo sia dovuto solamente al fatto di aver letto tutto in un pomeriggio, potrei essermi confusa io).
Ho apprezzato tantissimo che, per una volta, il piano folle e sconsiderato del ragazzino finisse esattamente come dovrebbero finire questi piani: con degli adulti attenti e responsabili che fanno il proprio dovere. Gli adulti, qui, non sono perfetti: non lo sono i genitori di Suzy, e non lo è nemmeno la psicologa, probabilmente, ma quantomeno sono personaggi positivi e attenti, molto umani, che fanno davvero tutto quello che è in loro potere per aiutare Suzy.
Mi è piaciuto anche molto il modo in cui l'autrice ha inserito i dettagli sulle meduse: la scienza qui ha un ruolo importante, ma è sempre ben contestualizzata, ha uno scopo, e questo rende il tutto ancora più interessante.
Insomma, è una lettura consigliatissima, che ha molteplici piani di lettura in grado di attrarre sia i lettori più giovani, che quelli un po' più stagionati.
Ah, e Rocco: il suo post-it sulla foto del fidanzato è una delle cose più dolci che io abbia mai letto, e ha decisamente cambiato i miei standard di valutazione di una storia d'amore. Voglio un fidanzato come Rocco, maledizione. Tutti ci meritiamo un Rocco.
 
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