C'è un libro per ogni età

oppure ad ogni età si può leggere qualsiasi libro?
(Sembra un po' una domanda marzulliana:mrgreen:)
Da ragazzina, fino alle superiori, non sono stata una grande lettrice perdendomi capolavori della letteratura per ragazzi...Tom Sawyer, Pattini d'argento, Il giardino segreto e chi più ne ha più ne metta. Ogni tanto quando vado in libreria passo nel reparto ragazzi, mi fermo e mi viene il rimpianto per essermi persa quella fetta di libri.
Ho provato a leggerne alcuni e, pur apprezzandoli, ho avuto come la sensazione che mancasse quel po' di magia che forse ci sarebbe stata all'età giusta.

Voi che ne pensate?

Buon sabato a tutti:)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Credo che leggere dei libri per ragazzi in età più adulta ci faccia perdere parte di quella magia che è legata a quegli anni. Ma si può sempre provare per ritornare giovani almeno un po'. Poi c'è chi come Peter Pan non è ancora cresciuto e quindi potrà goderseli meglio.
Ma penso che il percorso inverso potrebbe essere più dannoso, leggere dei libri troppo da grandi in età giovanile rischia di non farli apprezzare come meritano, anche se poi molto dipende dal carattere di ognuno di noi, si può essere già maturi anche prima dei 18 anni (mi viene in mente un amico/utente del forum che ha una sensibilità ed una saggezza tale da poter leggere anche dei libri considerati più complessi :wink:).
 

qweedy

Well-known member
Secondo me a ogni età si può leggere qualsiasi libro si desideri leggere.
Spesso i libri hanno vari livelli di lettura, e ogni lettore vi trova ciò che è più affine alla sua vita, al suo modo d'essere, e quindi anche alla sua età/maturità/esperienza.
I libri parlano, ma parlano in modo diverso a ogni lettore, e allo stesso lettore parlano in modo diverso se riletti in vari momenti della vita. Se rileggo ora un libro letto in passato, sono sicura che la mia reazione sarà differente, perchè io sono cambiata. Perciò leggere libri per ragazzi quando si è adulti non può dare le stesse sensazioni, il libro è lo stesso, ma chi lo legge è diverso.
La "voglia" di leggere un libro è secondo me motivo valido e sufficiente: se ad esempio un tredicenne volesse leggere Dostoevskij, o un cinquantenne volesse leggere Mark Twain, entrambi potranno trovare nel libro qualcosa di sè.

"Ogni lettore, quando legge, legge se stesso" Proust

“Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi” (Cesare Pavese)
 
Ultima modifica:

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Il mio principio guida è leggere sempre qualcosa che sia almeno un po' impegnativo per chi legge, ma mai troppo.

Come è già stato detto ognuno di noi è diverso, e la stessa persona cambia mano a mano che passano gli anni.
Perciò credo che ogni libro può andar bene, basta solo che possa darci qualcosa.

Parte della tua domanda però diceva qualcosa tipo "Come faccio a recuperare quegli anni?" Io ho lo stesso problema, e la risposta credo sia: non si può, non del tutto. Quella persona è sparita (nel mio caso) e, lo spero, maturata nel tuo. Quindi leggere quei libri può dare risposte diverse a seconda della persona che sei, ma non credo possa darti le sensazioni che avresti avuto da giovane. Se però sei più matura puoi guadagnare da queste letture parte di quelle sensazioni che avresti avuto allora.

Il mio consiglio è prova a leggerne qualcuno che ti ispira, vedi che reazione ti fa e poi decidi.
 

Orazio

Member
Secondo me a ogni età si può leggere qualsiasi libro si desideri leggere.
Spesso i libri hanno vari livelli di lettura, e ogni lettore vi trova ciò che è più affine alla sua vita, al suo modo d'essere, e quindi anche alla sua età/maturità/esperienza.
I libri parlano, ma parlano in modo diverso a ogni lettore, e allo stesso lettore parlano in modo diverso se riletti in vari momenti della vita. Se rileggo ora un libro letto in passato, sono sicura che la mia reazione sarà differente, perchè io sono cambiata. Perciò leggere libri per ragazzi quando si è adulti non può dare le stesse sensazioni, il libro è lo stesso, ma chi lo legge è diverso.
La "voglia" di leggere un libro è secondo me motivo valido e sufficiente: se ad esempio un tredicenne volesse leggere Dostoevskij, o un cinquantenne volesse leggere Mark Twain, entrambi potranno trovare nel libro qualcosa di sè.

"Ogni lettore, quando legge, legge se stesso" Proust

“Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi” (Cesare Pavese)

La più bella è quella di Pavese,se non erro un concetto espresso anche da Hesse.
 

Je_darl

New member
Non credo ci sia un libro per ogni età, ma credo che ogni libro crei emozioni e prospettive diverse in base a che età lo si legge. Per mia esperienza personale ho letto Cime Tempestose a 14 anni e non mi aveva trasmesso granché, l'ho riletto e studiato a 22 anni all'università e mi ha dato una sensazione totalmente diversa da quella avuta alla prima lettura:)
 
Credo che leggere dei libri per ragazzi in età più adulta ci faccia perdere parte di quella magia che è legata a quegli anni. Ma si può sempre provare per ritornare giovani almeno un po'. Poi c'è chi come Peter Pan non è ancora cresciuto e quindi potrà goderseli meglio.
Ma penso che il percorso inverso potrebbe essere più dannoso, leggere dei libri troppo da grandi in età giovanile rischia di non farli apprezzare come meritano, anche se poi molto dipende dal carattere di ognuno di noi, si può essere già maturi anche prima dei 18 anni (mi viene in mente un amico/utente del forum che ha una sensibilità ed una saggezza tale da poter leggere anche dei libri considerati più complessi :wink:).

Minerva sono d'accordo con te anche su questo punto: leggere libri troppo da adulti potrebbe essere controproducente.
 
Non credo ci sia un libro per ogni età, ma credo che ogni libro crei emozioni e prospettive diverse in base a che età lo si legge. Per mia esperienza personale ho letto Cime Tempestose a 14 anni e non mi aveva trasmesso granché, l'ho riletto e studiato a 22 anni all'università e mi ha dato una sensazione totalmente diversa da quella avuta alla prima lettura:)

In effetti intendevo quello:)
 
Il mio principio guida è leggere sempre qualcosa che sia almeno un po' impegnativo per chi legge, ma mai troppo.

Come è già stato detto ognuno di noi è diverso, e la stessa persona cambia mano a mano che passano gli anni.
Perciò credo che ogni libro può andar bene, basta solo che possa darci qualcosa.

Parte della tua domanda però diceva qualcosa tipo "Come faccio a recuperare quegli anni?" Io ho lo stesso problema, e la risposta credo sia: non si può, non del tutto. Quella persona è sparita (nel mio caso) e, lo spero, maturata nel tuo. Quindi leggere quei libri può dare risposte diverse a seconda della persona che sei, ma non credo possa darti le sensazioni che avresti avuto da giovane. Se però sei più matura puoi guadagnare da queste letture parte di quelle sensazioni che avresti avuto allora.

Il mio consiglio è prova a leggerne qualcuno che ti ispira, vedi che reazione ti fa e poi decidi.

Temo sia sparita anche nel mio caso.
Ne sto leggendo; in realtà approfitto del fatto che li leggo ai miei bambini. Li trovo belli, assolutamente si, ma non riesco comunque ad essere trasportata nel racconto.
 
Secondo me a ogni età si può leggere qualsiasi libro si desideri leggere.
Spesso i libri hanno vari livelli di lettura, e ogni lettore vi trova ciò che è più affine alla sua vita, al suo modo d'essere, e quindi anche alla sua età/maturità/esperienza.
I libri parlano, ma parlano in modo diverso a ogni lettore, e allo stesso lettore parlano in modo diverso se riletti in vari momenti della vita. Se rileggo ora un libro letto in passato, sono sicura che la mia reazione sarà differente, perchè io sono cambiata. Perciò leggere libri per ragazzi quando si è adulti non può dare le stesse sensazioni, il libro è lo stesso, ma chi lo legge è diverso.
La "voglia" di leggere un libro è secondo me motivo valido e sufficiente: se ad esempio un tredicenne volesse leggere Dostoevskij, o un cinquantenne volesse leggere Mark Twain, entrambi potranno trovare nel libro qualcosa di sè.

"Ogni lettore, quando legge, legge se stesso" Proust

“Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi” (Cesare Pavese)

E' bellissima la citazione di Pavese. Io mi sa che sono prevenuta verso questo tipo di letteratura tanto da non riuscire a mettere in pratica ciò che lui ha detto in parole.
 
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