Ventisettesimo Photoforum - La bellezza nell'attimo

alessandra

Lunatic Mod
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Coraggio, sparate le vostre foto! Per i nuovi partecipanti: proponiamo una foto a testa e poi le commentiamo una per una.
Vai! :MUCCA
Stavolta niente tema comune, proponiamo quello che capita.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
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Isabella Rossellini fotografata da Fabrizio Ferri (1993).
 

alessandra

Lunatic Mod
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Iniziamo a commentare :) Naturalmente chi propone è sempre il benvenuto :)
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Isabella Rossellini fotografata da Fabrizio Ferri (1993).
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mi trasmette un grande senso di benessere questa foto: una passeggiata al mare con un amico a 4 zampe, dimenticandosi di tutti i problemi e di tutti i tormenti per un attimo, respirando nuovo ossigeno, rigenerandosi.
 

qweedy

Well-known member
Già, beata lei! Concordo, questa foto trasmette grande relax e grande benessere.
Da notare la coperta coordinata con i calzoni di lei, l'apparente sciccosa semplicità della blusa nera e delle ciabatte nere, il cane che corre felice, il blu del mare.
Confermo, beata lei!
 

alessandra

Lunatic Mod
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Bellissima Isabella Rossellini ... da giovane, poi :) sempre superchic cagnolino compreso, e in questa foto, come dite voi, sembra contenta. E' vero, trasmette buon umore. Ho poco da dire, molto da invidiare.
 

qweedy

Well-known member
Ho proposto questa foto in bianco e nero, perchè mi trasmette una grande pace: niente fretta, niente stress, niente folla, immagino un grande silenzio spezzato solo dal suono del flauto, e un panorama immenso intorno. Il ragazzo cammina spedito, sa dove andare, e per farsi compagnia suona il flauto. La natura rasserena.

Questa foto, forse la più famosa di Werner Bischof (1916- 1954), fu uno dei suoi ultimi scatti del viaggio nelle Ande peruviane: un bambino peruviano nei pressi di Cuzco, cappellino in testa, sacco in spalla e sandali ai piedi, passeggia sul bordo di una scarpata lungo il fiume Urubamba. Qualche giorno dopo, a 38 anni, Werner Bishof muore precipitando con l’auto in un burrone in Perù, mentre si dirigeva verso una miniera in alta quota. Nove giorni dopo sua moglie Rosellina darà alla luce il loro secondo figlio.

Di famiglia svizzera benestante, viveva e studiava da artista nella "perfetta Svizzera". Lavora, all’inizio degli anni quaranta, come fotografo di moda per la riviste culturali svizzere, poi intraprende un viaggio attraverso l’Europa devastata dalla guerra. Fotografa Berlino, Dresda, Varsavia. È diventata famosa l’immagine spettrale dello scheletro del Reichstag di Berlino, incendiato, ma ancora in piedi.
“I miei occhi si aprono; imparo a vedere”. Con questa frase il fotografo svizzero Werner Bischof illustrava alla fine degli anni quaranta il suo passaggio dalla fotografia di moda a quella del fotoreportage.
Al padre deluso scrisse: "perdonami, non potrò più fotografare belle scarpe e tessuti preziosi. Sono un essere umano"

Nei suoi reportage, Bischof ha sempre fotografato “persone senza storia”, esseri umani colpiti da un destino crudele e soprattutto molti bambini, grandi protagonisti della sua fotografia. “Guardandoli si può cogliere il significato della società”, diceva. Il fotografo svizzero diventa così il testimone dei perdenti e degli emarginati.
Le sue figure e i suoi paesaggi in bianco e nero sono di una poesia struggente, di una bellezza "muta". Il suo obiettivo principale era quello di far vedere la realtà così com’è davvero, risvegliando l’interesse e la sensibilità dell’osservatore per le altre culture.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Grazie, qweedy, sempre sollecita nel farci sapere qualcosa di più :)
Anche a me il bambino sembra solo. Di fatto lo è, apparentemente. Ma la foto non mi mette tristezza. Ripenso alla poesia appena discussa nel poeticforum, alla ricerca del confine tra bene e male. Lui non sa ancora gran che, razionalmente, del bene e del male, a quell'età in genere nettamente separati, non si interroga su quel confine. Però quello che mi è venuto in mente guardandolo è che stia andando verso la vita e quindi verso quella ricerca, inconsapevolmente. Solitudine e attesa, insieme. Mi viene spontaneo paragonare il bambino all'autore della foto, che invece nel momento in cui l'ha scattata andava inconsapevolmente verso la fine. Bello pensare, per assurdo, che ci si stesse dirigendo così serenamente, suonando il flauto.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Il contrasto tra la pelle color cioccolato e il fucsia del vestito dà un effetto strepitoso, mi piace molto!
Bellissime la donna e la bambina, probabilmente mamma e figlia (anche se non condivido molto quando le bambine si vestono da adulte).
Le casette a schiera sono molto carine, mi piacerebbe sapere in che zona è stata scattata.
A prima vista ho pensato al film "Il colore viola", forse la foto vuole simboleggiare l'evoluzione del ruolo femminile.
 

qweedy

Well-known member
Bellissima questa foto così colorata e gioiosa, case normali americane e l'esplosione del colore con le pose da diva delle due figure. C'è ritmo in questo colore vibrante, c'è uno stile giocoso, questa foto trasmette calore e gioia.
E' un'immagine scenografica, magica: si può colorare la vita?
 

alessandra

Lunatic Mod
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David-Lachapelle-11.jpg
Nel momento in cui l'ho scelta non lo sapevo, ma questa foto mi ricorda i racconti di Junot Diaz che sto leggendo in questo momento. Raccontano la miseria degli immigrati di Santo Domingo ma, in questo caso, penso alla loro vitalità che si esprime nel bene e nel male. Questa foto è studiata, non naturale, eppure comunica un senso di vita e colore, di avventura e fantasia. Con quella faccia da sbruffone, queste due sembra stiano andando a spaccare il mondo :mrgreen:
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Bellissima foto, lo spicchio di luna spicca da sopra gli alberi.
C'è un contrasto cromatico tra il blu del cielo e il rosso degli alberi.
I colori e le forme non sono nitidi, sembra un dipinto impressionista.
 
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