Lee Johnson, Lindsey - Il posto più pericoloso del mondo

velmez

Active member
Tristan Bloch ha tredici anni, è lento, grasso, pallido, strano. Innamorato di Cally, commette l'errore di scriverle una disarmante lettera d'amore che per una catena di eventi prima distratti poi maligni finisce postata su Facebook. E' un attimo: Tristan diventa lo zimbello della scuola e compie quella che gli sembra la scelta inevitabile. Tre anni dopo, la sua scomparsa sembra ridotta a un vago ricordo per gli adolescenti belli, brillanti, competitivi che popolano i corridoi della Tam High School. Ma niente è come sembra, i segreti sono molti e pesanti, e Molly Nicoll, fervente professoressa al primo incarico, nel suo candore di neofita un po' invasata sembra avere un dono per ignorarli tutti. Abigail ha una relazione con un insegnante sposato; l'incantevole Elisabeth è del tutto isolata; Nick spaccia e sostiene esami a pagamento per gli altri studenti; Cally ora si fa chiamare Calista e cerca di soffocare in una virata hippie il senso di colpa che non la abbandona mai; Dave è troppo fragile per sopportare le ambizioni dei genitori che scommettono tutto sul suo futuro. Il ritratto impietoso di un'adolescenza, di tante adolescenze in cui ogni atto, ogni diceria, ogni sentimento rischia di finire condiviso, ovvero esposto e messo alla berlina in una parodia di socialità che vede tutti soli, tutti incompresi, tutti infelici.

A me questo libro ha ricordato molto le immagini di "Tredici" serie tv netflix che lo scorso anno ha suscitato molte attenzioni. E' il ritratto di un'adolescenza contemporanea, che scavo poco sotto la superficialità (a mio parere non riesce a connettere empaticamente i protagonisti al lettore... ). Insomma, sono ragazzi che hanno paure e frustrazioni, ma rimangono piuttosto piatti, senza idee nè veri slanci di passione. Le descrizioni sono spesso bidimensionali e le colpe rimandate tutte a genitori o docenti. Nonostante antipatie o nette divisioni di amicizie, si frequentano tutti e si conoscono tutti. Il tema di Tristan non viene risolto e, in fondo, il libro stesso non ha una conclusione, racconta solo delle piccole parentesi nelle vite di questi adolescenti.
Tutto sommato non lo boccerei a priori, l'ho letto con trasporto e in meno di tre giorni... però ritengo abbia molte pecche che non ne permettono il decollo.
3/5
 
Alto