Cito Filomarino, Ferdinando - Antonia.

Ondine

Logopedista nei sogni
Storia della grandissima poetessa del Novecento italiano Antonia Pozzi (1912-1938). Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l'amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni. Sullo schermo scorrono i momenti importanti per il suo sviluppo come persona e come artista, la trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva mai pubblicato nessuna delle sue poesie.

Questo film mi è piaciuto moltissimo, aspettavo da tempo di vederlo.
E' un film con pochi dialoghi e fatto soprattutto di immagini, di espressioni, di gesti, di pose.
Ha una chiave di lettura intimistica e presuppone una conoscenza privata della poetessa per poterlo comprendere appieno.
L'attrice che interpreta Antonia è bravissima nell'esprimere il silenzioso tormento interiore, le poesie non vengono citate dalla voce della protagonista ma c'è un fermo immagine sulle pagine dove sono scritte le poesie, le musiche sono in sottofondo, di accompagnamento alla scena, non si sovrappongono alla recitazione.
Un cinema italiano positivamente diverso dal solito, forse l'unica piccola pecca che ho trovato è stato l'audio basso, le frasi vengono quasi sussurrate, ma credo che anche questo elemento sia compatibile con il vissuto della ragazza, passionale ma nello stesso tempo pudica nell'esprimersi.
 
Alto