Tunstrom, Goran - Il ladro della Bibbia

elisa

Motherator
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Può la conoscenza essere uno strumento di riscatto, una via per liberarsi dal dolore? Johan, cresciuto nella povertà e nella violenza, è convinto di sì, e in un senso molto letterale: per arricchirsi e realizzare il suo sogno d’amore con la cugina Hedvig, la strada che gli appare più facile è quella di impadronirsi della “Bibbia gotica” conservata nella Biblioteca di Uppsala, il celebre Codex Argenteus, uno dei libri più antichi e preziosi del mondo. Per aver accesso a questo tesoro, Johan deve però diventare un esperto mondiale di gotico e conquistarsi la fiducia del mondo accademico e dei bibliotecari. Ha così inizio la storia bizzarra di un piano criminoso che diventa passione intellettuale, una passione divorante che travolge anche l’amore tenero e malinconico che tutto aveva messo in moto. Con la ricchezza creativa e la partecipazione umana che sono le cifre della sua arte, Tunström, scavando nelle regioni selvagge dell’anima per farne emergere “quel che dentro di noi è capace di volare”, costruisce il suo straordinario universo di personaggi votati ai precipizi e alla grandezza, intessendo un arazzo narrativo complesso e sorprendente. A partire dalla cittadina svedese di Sunne, ritratta sulle soglie del boom economico degli anni Cinquanta, il racconto risale al mondo enigmatico e perduto dell’Italia gotica, tra V e VI secolo, dove Johan, grazie a un manoscritto fortunosamente trafugato, trova un alter ego in Wiljarith, lo scriba di Teodorico il Grande. E nello specchio di questo fratello del passato, riconosce la domanda che segna la sua esistenza: si può perdere se stessi e la propria umanità per raggiungere l’obiettivo di una vita? (quarta di copertina)

Romanzo che mi ha sorpreso positivamente, sia per l'intreccio, complesso ma scorrevole, pieno di personaggi e di vicende, sia per la scrittura che cambia passo a metà strada dove il protagonista diventa il narratore. Ci sono molti risvolti e cambi di rotta nella storia, ma che mantiene sempre una sua logica che ti porta ad entrare sempre di più nella vita e nel pensiero del protagonista. La parola e la scrittura sono al centro sia simbolicamente che praticamente, così come il riscatto, il fine ultimo della propria vita e della propria storia che può mutare all'improvviso e riservare ciò che non ti aspetti. Un autore e un libro da valorizzare.
 

Meri

Viôt di viodi
I primi capitoli sono veramente tristi e deprimenti, una situazione famigliare desolante, poi c'è stata la riscossa di Johan e di Ida e quindi la mia lettura è progredita velocemente. Merita.
 
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