Nucci, Flaminia - Yuki. Rinascere dalla neve (Robin Edizioni)

Flaminia Nucci

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"È buio, qui nessuno mi vede. Nessuno sa dove sono, sono al sicuro. Mi raggomitolo. Non sto impazzendo, mi dico. Sono solo disperata. Tutto qui": così la protagonista, lacerata da una crisi personale, va a cercare pace e risposte tra le nevi lapponi. Pochi i riti quotidiani per curare le sue ferite: cibo, kung fu, e la scrittura di un romanzo; così la vita inquieta di Diana, il suo personaggio, andrà a intrecciarsi sempre più strettamente alla sua. Ma sarà soprattutto grazie a un'insolita maestra che uscirà, più temprata e più pura, dal fuoco del dolore: Yuki, la lince bianca.

Sono psicoanalista ad orientamento junghiano. Ho pubblicato alcuni saggi e ora sono passata alla narrativa. Yuki è il mio ultimo libro. Mi piacerebbe scambiare opinioni con i lettori o rispondere alle domande di chi volesse conoscere il contenuto.
Vi attendo!
 

Flaminia Nucci

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Yuki

"Scendo giù dalle scale a passo svelto, con la morte nel cuore.
Mi sento come se fossi fatta di lana. Lana grigia, mollemente drappeggiata su ossa dolenti.
Passo due giorni in totale silenzio, rintronata come un pugile che accusa un colpo inaspettato. Non so se essere triste o incazzata nera. Non credevo sarebbe finita così, fino a pochi mesi fa eravamo così felici...
Quando sei distrutta, scappi. Ma non sempre scappi da qualcosa: a volte, inesorabilmente, scappi verso qualcosa. Non ho voglia di spiegare niente a nessuno, ho voglia solo di andarmene lontano".
 

Spilla

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"Scendo giù dalle scale a passo svelto, con la morte nel cuore.
Mi sento come se fossi fatta di lana. Lana grigia, mollemente drappeggiata su ossa dolenti.
Passo due giorni in totale silenzio, rintronata come un pugile che accusa un colpo inaspettato. Non so se essere triste o incazzata nera. Non credevo sarebbe finita così, fino a pochi mesi fa eravamo così felici...
Quando sei distrutta, scappi. Ma non sempre scappi da qualcosa: a volte, inesorabilmente, scappi verso qualcosa. Non ho voglia di spiegare niente a nessuno, ho voglia solo di andarmene lontano".

Il tuo lavoro mi sembra interessante. Complimenti.:)
 

Flaminia Nucci

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Dietro le quinte

Come suggerito da Fabio, rispondo alle sue domande dal mio thread personale.

1) Hai scritto il libro con carta e penna oppure al computer?
A computer.
2) Ritieni indifferente scriverlo con carta e penna o usando un computer?
A penna (anzi, io uso la stilografica) sarebbe molto più romantico, ma ahimè molto meno pratico...
3) Hai mai riletto completamente e senza saltare nessuna pagina una copia stampata e rilegata (come sarà nelle mani dei lettori) del tuo libro?
Forse sì, ma non per quest'ultimo libro.
4) Un giudizio negativo e pesante sul tuo libro lo vedi come una martellata che ti ferisce o come una spinta che ti stimola?
Entrambe, forse...
5) Quali sono gli autori e i romanzi che pensi ti abbiano dato ispirazione?
Nessuno direttamente perché ho iniziato con lo scrivere dei saggi (io sono psicoanalista).
6) A chi fai leggere le bozze del tuo romanzo, man mano che lo scrivi?
Faccio leggere il lavoro terminato ad un'amica fraterna, grande lettrice e conoscitrice di letteratura, e alla mia professoressa di Italiano e Latino del triennio del liceo. Ora siamo amiche...
7) Qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo libro?
Ogni libro che ho scritto è nato da una "spinta" specifica. Quest'ultimo a seguito della fine di una storia d'amore.
8) Leggi ad alta voce quello che scrivi per sentire se suona bene quando viene letto?
Sempre! E' utilissimo per verificare la musicalità...
9) Prendi ispirazione da fatti della vita quotidiana?
Sicuramente anche.
10) L'ispirazione si basa su fatti successi a te o magari su qualcosa vista per caso camminando per strada?
Più sulla mia esperienza di vita, diretta o indiretta.
11) Quando inizi a scrivere, immagini mai il tuo libro già con copertina, foto di copertina..insomma, già bell'e pronto da comprare?
No, perché la copertina è l'ultima cosa che si sceglie con un editore.
12) Pensi mai alle reazioni dei lettori vedendo il tuo libro sullo scaffale?
Sì! Quando un'amica mi ha detto che Yuki era stato esposto in Feltrinelli Duomo a Milano, sullo scaffale dei libri consigliati, sono andata a vederlo per immaginare l'effetto sui lettori.
13) Quando hai iniziato a scrivere le pagine del tuo libro, avevi già un'idea di dove volevi arrivare o la storia si è costruita con il tempo?
Il canovaccio di base è sempre sostanzialmente definito, ma poi, misteriosamente, il libro prende vita da sé. E' un po' come essere in trance, le parole scaturiscono da dentro, senza averne troppo il controllo.
14) Il tuo libro parla di un argomento ben definito. Perché scegli questo piuttosto che un altro?
Perché in quel momento è il tema che mi "possiede"...
15) Qual è la la molla che spinge una persona a passare da fruitore delle opere altrui (presumo che ogni scrittore prima di diventare tale e anche dopo sia un grande lettore) a creatore di opere?
Nel mio caso (sono partita da saggi di psicoanalisi), è la stata la volontà di trattare temi sui quali sentivo la necessità di dare un contributo divulgativo, con una finalità in qualche modo sociale.
16) Perché hai scritto il tuo primo libro?
Ho scritto il mio primo libro (un saggio sull'omosessualità) come "grido di dolore" a seguito del suicidio di un amico, ma anche per volontà di accendere una (seppur piccola) luce nel buio dell'ignoranza.
 
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Flaminia Nucci

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Yuki

" Non si arriva per caso ad Ammarnäs, un pugno di case nel cuore della Lapponia svedese, a quasi mille chilometri a Nord di Stoccolma. Ci si va solo se si è irresistibilmente attratti dal desiderio di ascoltare le mille voci della terra, il canto dei ruscelli, il fruscio delle foglie e i silenzi della neve nelle notti d’inverno".
 

Minerva6

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Benvenuta Flaminia, ho spostato tutti i tuoi messaggi qui perché ogni autore ha a disposizione un solo 3d :wink:.
 

Flaminia Nucci

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Yuki

"Per lo sciamanesimo, il Nord ha a che fare con la saggezza, la creatività, la guarigione, la trasformazione, l'iniziazione, il sogno, la rigenerazione della notte, la morte che diventa vita, ciò che è in potenza prima della creazione.
Per questo voglio tornare a Nord. Per questo scrivo a Bo: vorrei che s'informasse sulla possibilità di affittare il cottage di Armas per un po' di mesi, diciamo fino all'autunno prossimo. Devo solo avere pazienza qualche giorno. Bo non si farà attendere a lungo, ne sono certa".
 

Alemora

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Lo consiglio!

Buon pomeriggio lettori,
ho letto Yuki: e' bellissimo... lieve come la neve e profondo come l'inverno... senti la musica di betulle lontane e il sapore agrodolce di ribes e uvaspina...
Lo consiglio!
 

Flaminia Nucci

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Buon pomeriggio lettori,
ho letto Yuki: e' bellissimo... lieve come la neve e profondo come l'inverno... senti la musica di betulle lontane e il sapore agrodolce di ribes e uvaspina...
Lo consiglio!

Ciao Alemora, grazie del commento entusiasta! Posso chiederti di dove sei e dove hai comprato il libro? In libreria o on line?
Grazie, a presto.
Flaminia
 

Alemora

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Ciao Alemora, grazie del commento entusiasta! Posso chiederti di dove sei e dove hai comprato il libro? In libreria o on line?
Grazie, a presto.
Flaminia

Ciao...
grazie per la risposta, inaspettata: non mi capita spesso di rivolgermi a un autore... Sono di Milano e ho ricevuto Yuki per Natale, da un'amica. Non so dove l'abbia comprato, ma posso informarmi. E con l'occasione cercherò qualche altra cosa tua, sempre di narrativa.
Complimenti per il tuo lavoro,
a.
 

Flaminia Nucci

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Yuki

Ciao...
grazie per la risposta, inaspettata: non mi capita spesso di rivolgermi a un autore... Sono di Milano e ho ricevuto Yuki per Natale, da un'amica. Non so dove l'abbia comprato, ma posso informarmi. E con l'occasione cercherò qualche altra cosa tua, sempre di narrativa.
Complimenti per il tuo lavoro,
a.

Grazie a te! Fammi sapere... A presto :D
 

Flaminia Nucci

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Yuki

"Su due piani e interamente in legno, la casa è arredata in stile lappone: le coperte e le tovaglie sono fatte a mano, e a terra, al posto dei tappeti, ci sono delle pelli di renna. Armas mi racconta con orgoglio che suo nonno aveva avuto l'onore di ospitare, in quel cottage, il re e la regina di Svezia.
Mi illustra il funzionamento della stufa a legna (che aveva già acceso in previsione del mio arrivo), della cucina, dello scaldabagno e della sauna e poi si accommiata, ricordandomi che Annikki sarebbe venuta a prendermi la mattina seguente alle nove.
La casa è calda e odora di buono, ma io sono praticamente catatonica e non ho la forza di disfare le valigie. In preda a un parossismo di amarezza, m'infilo subito nel letto. E' buio, qui nessuno mi vede. Nessuno sa dove sono, sono al sicuro. Mi raggomitolo. Non sto impazzendo, mi dico. Sono solo disperata. Tutto qui."
 

Flaminia Nucci

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Yuki

"In casa le luci sono spente e fuori è ancora notte, ma grazie alla luna, alle stelle e al candore della neve, non è mai davvero buio. Scosto una tenda: persino in questa luce scura e liquida, la valle emana un pallido fulgore.
Mi sovviene un sogno: credo di aver sognato la mia gatta, malata e sofferente com'era negli ultimi giorni. Sento una stretta al cuore e un brivido lungo la schiena."
 

Flaminia Nucci

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Yuki

"Nel frattempo albeggia e, finita la spesa, mi avvicino alla riva del lago per guardarmi intorno. Il paesaggio non è cambiato. Tutto ciò che non è orlato d'argento e miniato in nerofumo è bianco o verde boschivo. Quei puntolini mobili sono pernici artiche e zigoli delle nevi che sorvolano il lago. Ogni cosa è appesantita dalla neve."
 
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