Gerwing, Greta - Lady Bird

isola74

Lonely member
[h=2][/h]Lady Bird è il sofisticato soprannome che l'adolescente Christine sceglie per se stessa. Nata e cresciuta a Sacramento, in California, Christine sogna di trasferirsi in una grande città cosmopolita della costa orientale (“o nel luogo in cui gli scrittori si appartano nei boschi”) per frequentare una prestigiosa università dove vivere avventure e scovare opportunità a ogni angolo. Giunta all'ultimo anno di liceo, la sua domanda di ammissione al college è povera di crediti extracurriculari, così per accedere al corso di studi dei suoi sogni, la diciassettenne è costretta a iscriversi al club teatrale del suo liceo. Animata da un incontenibile spirito di ribellione, una dispettosa indole anarchica e un'ambizione sfrenata che sogna di appagare lontano da casa, Christine scoprirà nel teatro un posto accogliente, un luogo dove incontrare nuovi amici e fare nuove esperienze... (comingsoon.it)

Film candidato all'Oscar e, credo per questo motivo, carico di grandi aspettative da parte mia, solo in parte soddisfatte.
L'attrice protagonista è molto brava e rispecchia a pieno il dilemma delle diciassettenni che stanno diventando grandi e a cui sta stretto tutto. Molto credibile il rapporto con la madre e belli i dialoghi - scontri che hanno tra di loro.
Eppure il film non va oltre la superficie, non approfondisce quelli che sono semplici luoghi comuni sui giovani e va dritto verso la "redenzione- crescita" finale senza troppi sbalzi.
Insomma, un film di "formazione giovanile" come ce ne sono stati tanti.

 
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alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Per me un film molto bello, toccante, intelligente, realistico e privo di stereotipi. Lady Bird sembra una ribelle, ma è solo una ragazza con gli occhi bene aperti che, sin da piccola, capisce la necessità di ampliare i propri orizzonti. Sono d'accordo con isola riguardo alla credibilità del rapporto genitori-figlia: nessuna edulcorazione né eccesso in senso contrario, aspetto affettivo e conflittuale ben dosati, incomprensioni, sensi di colpa, riavvicinamenti, inevitabili ribellioni giovanili e altrettanto inevitabili reazioni dall'altra parte. Tutto molto vero. Mi ha incuriosito la descrizione della vita all'interno di una scuola cattolica, probabilmente un po' autobiografica, dato che la regista è di Sacramento. Molto tenero il personaggio dell'amica e il racconto del loro rapporto, anche se forse qui qualche cliché lo troviamo.
Un po' meno credibile, forse, il finale; l'avrei preferito meno frettoloso e politicamente corretto.
 
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