Sciascia, Leonardo - Candido ovvero Un sogno fatto in Sicilia

elisa

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[FONT=&quot]Candido Munafò nasce in una grotta della Sicilia la notte dello sbarco degli americani, nel 1943. E questo romanzo ci fa seguire le vicende della sua vita sino al 1977 in una serie di capitoletti che rimandano a quelli del Candide di Voltaire. La forma del conte philosophique, particolarmente congeniale a Sciascia, gli permette di prendere la giusta distanza - e dà un passo leggero, aereo a questo libro, che per altro è forse il più intimo e segreto fra tutti i suoi romanzi. "Le cose sono sempre semplici" mormora talvolta Candido. E sarà appunto il suo desiderio di nominare le cose con il loro nome a procurargli varie disavventure. Questo giovane mite, testardo e riflessivo finisce per apparire, agli occhi del mondo, come un "piccolo mostro". (quarta di copertina)

Un apologo dove ce n'è per tutti, cattolici, comunisti e voltagabbana. L'ironia e la lucidità di Sciascia permettono di comprendere meglio i meccanismi della politica e delle relazioni sociali all'interno degli schemi ancestrali e di chi tutti i fili muove. Un trattato di scienza della politica dove si comprende come fascismo, comunismo e cattolicesimo siano a volte un continuum o un gioco di scatole cinesi. Interessante come tutto ciò che ho letto fino adesso di questo autore, interlocutore ideale per chi vuole capire e interrogarsi su ciò che sta dietro ai meccanismi del potere. [/FONT]
 
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