Jensen, Anders Thomas - Le mele di Adamo

alessandra

Lunatic Mod
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Adam, neonazista appena uscito dal carcere, deve scontare un ulteriore periodo di riabilitazione presso una parrocchia gestita dal sacerdote protestante Ivan, dotato di un quasi innaturale ottimismo e fiducia nella vita. Lì lo attendono due coinquilini nella stessa situazione: il cleptomane alcolizzato Gunnar e l'arabo Khalid, rapinatore, che per ovvie ragioni all'inizio sente ostilità nei confronti di Adam. Fra i tre si crea un rapporto complesso, quasi di amore-odio, che si evolve nel tempo, basato sulla conoscenza reciproca approfondita per via della convivenza. Ma il cardine della storia è il conflitto tra Adam e Ivan, o forse tra ciascuno di loro e se stesso. Durante il primo colloquio, Adam si comporta in modo provocatorio e Ivan mostra una pazienza quasi sovrumana finché, tra botta e risposta, non riesce a estorcere al suo ospite un obiettivo da raggiungere durante il suo soggiorno: preparare una torta con le mele dell'albero che si trova in giardino. Questo obiettivo viene però ostacolato dalla sorte: tra guasti al forno e corvi che attaccano il melo senza pietà, sembra che la torta sia difficile a realizzarsi. Chi causa questi e altri inconvenienti? Dio o il diavolo? Nel frattempo, Adam scopre che la vita di Ivan è costellata di avvenimenti tragici, taluni ancora presenti nella quotidianità ...

Mi fermo qui, perché la storia è veramente interessante e non voglio spoilerare troppo. Una commedia grottesca e dissacrante, che parla della confusione tra bene e male in modo decisamente insolito. Parla del crollo delle certezze, di squilibri mentali e della vita che talvolta porta a raggiungere equilibri non cercati, e di redenzione, ma redenzione di chi?
Adam pronuncia sì e no trenta parole durante tutto il film, eppure la sua presenza, la sua evoluzione è fondamentale e, mio malgrado, mi sono trovata più volte a dargli ragione, al di là della violenza e della brutalità delle sue azioni, e a innervosirmi per l'atteggiamento irrazionale di Ivan (non dirò il perché), senza dubbio il personaggio più complesso. Molto particolare il personaggio del dottore, forse perché troppo razionale, quasi stonato in un film del genere.
Il finale è quasi paradossale ma, in questo contesto, credo fosse l'unico possibile.
Da vedere.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
c'è stato anche un Cineforum, ben 10 anni fa, riporto i miei commenti e il link alla discussione
http://www.forumlibri.com/forum/showthread.php?t=3949&page=2

Le mele di Adamo mi è piaciuto, un film ironico e paradossale, con una trama esile e apparentemente superficiale riesce a raccontare tutti i paradossi della fede, facendo un compendio dell'animo umano e dei dieci comandamenti in un'ora e mezza di film.
L'idea di avere un progetto nella vita, qualsiasi esso sia, anche preparare una torta di mele, richiede un impegno a volte soprannaturale, bisogna scavare il fondo del barile a volte per avere quel minimo di energia per andare avanti. Questo mi sembra il pensiero che caratterizza tutto il film: è il proprio sogno, il proprio progetto che ci tiene in vita o che ci tiene vivi che dir si voglia.

E' un film che fa molto pensare secondo me

3,5 su 5
 
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