Diaz, Junot - Drown

alessandra

Lunatic Mod
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Una bella raccolta di piccole storie legate tra loro. Un romanzo nei racconti certamente semiautobiografico, che rappresenta l'esordio di questo scrittore forse non abbastanza conosciuto rispetto a quanto meriterebbe.
In Drown, così come nella successiva raccolta E' così che la perdi, Diaz ci racconta l'infanzia e l'adolescenza di Yunior, nato e cresciuto a Santo Domingo e poi immigrato negli States; una vita dominata da un dolore latente, dalla necessità di sopravvivere in un ambiente che potrebbe annientare qualsiasi residuo di ottimismo, ma è come se non ci si potesse soffermare sui pensieri negativi, pena l'autodistruzione psicologica già dietro l'angolo.
L'infanzia di Yunior è segnata dalla povertà, dalla vita nei sobborghi - dove bisogna imparare presto a sopravvivere e non solo nel senso fisico - da una famiglia guidata da un padre egoista e senza testa, che molto presto abbandonerà moglie e figli per emigrare negli Stati Uniti dove attraverserà tante peripezie - compresa una nuova famiglia - finché non richiamerà a sé Yunior, il fratello insieme rivale e complice e sua madre, che non ha mai smesso di aspettare il marito.
Episodi mescolati che raccontano le varie fasi della vita di Yunior evocano immagini dolorose e insieme vivaci, è come se la scrittura fosse pervasa da una malinconia colorata che spesso caratterizza la letteratura sudamericana, una malinconia dolceamara che resta dentro, smuovendo qualcosa nell'anima ma senza fare davvero male.
Consigliato.
 
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