Germi, Pietro - Sedotta e abbandonata

elisa

Motherator
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Agnese, studentessa sedicenne, subisce violenza da parte del promesso sposo di sua sorella Matilde. Il padre, accortosi dell'accaduto, tenta di imporre le nozze riparatrici al seduttore. Questi però si rifiuta perché disprezza l'arrendevole fanciulla e, solo con la minaccia di una denuncia prima e della morte dopo, si rassegnerà alle nozze. Architettato un falso rapimento come pretesto per le nozze di fronte agli occhi della gente, il padre si trova di fronte al rifiuto energico di Agnese. Tuttavia il genitore vincerà ogni opposizione in nome dell'onore familiare e condurrà i due giovani all'altare. Colto da un collasso morirà, soddisfatto, proprio il giorno delle nozze mentre Matilde si chiuderà in convento.

Capolavoro del regista di Divorzio all'italiana, di cui è la naturale prosecuzione. Perfetto dal punto di vista tecnico, sotto tutti gli aspetti, anche quelli del cast con un Saro Urzì che interpreta il padre bravissimo e credibile, giustamente premiato a Cannes. E' un film fortemente critico nei confronti di una società arcaica, che però guarda con flebile speranza alla giustizia e alle forze dell'ordine. La folla diventa un mostro, negli incubi dei protagonisti e nella realtà. Germi si schiera apertamente dalla parte delle donne e di quell'abominio legislativo della norme che permetteva al matrimonio riparatore di estinguere qualsiasi reato nei confronti della vittima.
 
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