Caligari, Claudio - Non essere cattivo

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Caligari, Claudio – Non essere cattivo

Ma che bel film! Sembra parlar di droga e della vita (quotidiana) di due balordi sul litorale laziale, ed infatti di questo parla; la cosidetta trama è tutta qui.
Ma allora perchè mi è cosi piaciuto? Una trama cosi' mi avrebbe fatto scappare il piu' distante possibile, ed invece...
Han fatto bene a candidarlo a Los Angeles per il sacro suolo patrio. Ecchiseneimporta se non lo considereranno nemmeno di striscio. Intenso, fastidioso, irritante e con un inizio duro, pesante. Eppure bello. Forse ci han beccato con gli attori, verrebbe da dire, e non siam distanti dal vero, minimali e brillanti,essenziali e credibilissimi, o forse sotto certe scelte di sceneggiatura c è qualcuno che ha conosciuto la vita vera, e quel genere di vita.
Mi fermo cosi'.
V.A.
 

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In queste ore si sta giocando la sua partita per gli Oscar tra i film stranieri. Han fatto bene! Speriam quelli li se ne accorgano.

V.A.
 

elisa

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Ostia, anni '90. Vittorio e Cesare, amici da sempre, si muovono tra piccola criminalità e spaccio di droghe sintetiche. Per salvarsi Vittorio va a lavorare in un cantiere mentre Cesare sprofonda sempre di più nel baratro.

Il regista voleva concludere il ciclo con questo film che omaggia il Pasolini delle borgate, di Accattone in particolare. Crea un film pieno di lividi, dove i tossici, gli sbandati, i piccoli delinquenti bivaccano tra la spiaggia e i bar del litorale in attesa di un colpo, dello spaccio, di qualcosa che accada, senza che ci sia un domani. E' un cinema duro, anche perché il regista muore alla fine delle riprese, è un testamento che non lascia dubbi sull'impossibilità di cambiare vita o forse il finale aperto lascia qualche speranza.
 
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