Pace, Federico - Controvento. Storie e viaggi che cambiano la vita

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Viaggiare non vuol dire soltanto attraversare il cuore segreto dei continenti. Viaggiare è anche l'uscita dall'infanzia, l'inizio di un'amicizia, la rottura
di un legame che credevamo non potesse finire mai. Perché è quando si va altrove che le cose importanti cominciano ad accadere, quando la vita ci mette
alla prova e ci svela una parte di noi che prima non conoscevamo. Dai colori dell'India ai segreti del Monte Athos. Dalla sterminata cordigliera dell'America
Latina agli ipnotici silenzi della Siberia. Dalle dolci sinuosità della Moldava fino al Pacifico e oltre. Dalle antiche vie che costeggiano il mare alle
strade che uniscono le grandi città. Il viaggio in auto di Oscar Niemeyer lungo oltre mille e duecento chilometri da Rio de Janeiro fino a Brasilia per
dare vita a una città mai esistita prima. Il cammino a piedi di Vincent Van Gogh tra il Belgio e la Francia nell'inverno in cui finì per capire cosa gli
serviva davvero per diventare pittore. La soglia inattesa con cui è costretta a misurarsi Frida Kahlo. La fuga di Joni Mitchell dalle battaglie meschine
della fine di un amore. La corsa insonne di Keith Jarrett verso Colonia. Controvento racconta le storie di chi, attraversando un ponte, mettendosi su una
strada, salendo su un autobus o un treno, ha trovato in un giorno, in un istante, il modo di cambiare e trasformarsi. I viaggi hanno segnato la vita di
molti e di molti altri la segneranno nel tempo che verrà: perché l'altro e l'altrove hanno sempre in serbo qualcosa che non abbiamo ancora conosciuto,
che lenirà il nostro dolore e ci schiuderà il passaggio verso la strada poco battuta.


I due pensieri che mi hanno accompagnata costantemente nella lettura di questo libro, sin dalla prima pagina, sono stati “Ma che bello!” e “Quant’è scritto bene!”. Sembrerà banale, ma questo è davvero un libro Bello, nel senso più profondo del termine: è costituito da tanti racconti di viaggio, ognuno vissuto realmente dal personaggio che ne è protagonista. In realtà, però, il vero protagonista, l’assoluto padrone della scena qui è il viaggio, in tutte le sue forme, declinazioni e significati: viaggio fisico, mentale, emotivo, temporale, interiore. Chi viaggia ha la mente aperta alla conoscenza, che sia di un luogo, di un popolo, di un’epoca, di una forma d’arte, di se stessi. Si viaggia per conoscere e conoscersi, fuggire e sfuggirsi, dimenticare e ricordare. E così visitiamo l’Argentina, la Siberia, Parigi, il Sertao brasiliano, l’India, il Messico insieme a Gauguin, Borges, Frida Kahlo, Cortazar, David Bowye… un passo dopo l’altro, affrontiamo le curve del tempo.
A rendere speciale il nostro viaggio letterario c’è la prosa di Pace che stordisce e conquista: una scrittura ricca, elegante, evocativa che dona ad ogni tappa quel tocco di poesia in più che fa la differenza.
Un libro da leggere piano piano, da gustare a piccole dosi, per godersi, appunto, il viaggio.
 
Alto