qweedy
Well-known member
"Non esisteva più il presente, ma solo l’attesa o l’assenza di lui."
Annie Ernaux e la passione.
Un'ossessione per un uomo straniero, sposato e inaccessibile. E che non l'ama. La avvisa con una telefonata ogni volta che gli si presenta l'occasione di passare del tempo insieme. Gli incontri che seguono sono brevi, con l'amore che si consuma in amplessi tormentati dal presentimento del distacco.
Lei vive in attesa di questi incontri, la sua vita è solo attesa, tutto il resto non ha più alcun valore.
Annie Ernaux espone con estrema lucidità in questo libretto di 70 pagine questa passione, senza giudicarla, senza spiegarla, senza giustificarla, solo esponendo i fatti molto razionalmente. L'ha sicuramente vissuta, non avrebbe potuto raccontarla così se non l'avesse vissuta in prima persona.
Annie Ernaux descrive e sviscera ogni sentimento in modo sublime e con grande profondità, e la scrittura diventa per lei il modo per uscire da questo "incantesimo" e riappropriarsi della propria vita.
“Quando telefonava perché ci si vedesse, la sua chiamata cento volte sperata non cambiava nulla, io rimanevo nella medesima tensione dolorosa di prima. Ero entrata in uno stato in cui persino la realtà della sua voce non riusciva a rendermi felice. Tutto era carenza senza fine, salvo il momento in cui eravamo insieme a fare l’amore. E ancora, avevo l’ossessione del momento successivo, quando sarebbe ripartito. Vivevo il piacere come un futuro dolore.”
"Ho misurato il tempo in modo diverso, con tutto il mio corpo. Ho scoperto di cosa si può essere capaci, cioè di tutto. Desideri sublimi o mortali, assenza di dignità, credenze e comportamenti che trovavo insensati negli altri, finchè io stessa non ho fatto ad essi ricorso. A sua insaputa, egli mi ha unito ancor più al mondo."
Annie Ernaux e la passione.
Un'ossessione per un uomo straniero, sposato e inaccessibile. E che non l'ama. La avvisa con una telefonata ogni volta che gli si presenta l'occasione di passare del tempo insieme. Gli incontri che seguono sono brevi, con l'amore che si consuma in amplessi tormentati dal presentimento del distacco.
Lei vive in attesa di questi incontri, la sua vita è solo attesa, tutto il resto non ha più alcun valore.
Annie Ernaux espone con estrema lucidità in questo libretto di 70 pagine questa passione, senza giudicarla, senza spiegarla, senza giustificarla, solo esponendo i fatti molto razionalmente. L'ha sicuramente vissuta, non avrebbe potuto raccontarla così se non l'avesse vissuta in prima persona.
Annie Ernaux descrive e sviscera ogni sentimento in modo sublime e con grande profondità, e la scrittura diventa per lei il modo per uscire da questo "incantesimo" e riappropriarsi della propria vita.
“Quando telefonava perché ci si vedesse, la sua chiamata cento volte sperata non cambiava nulla, io rimanevo nella medesima tensione dolorosa di prima. Ero entrata in uno stato in cui persino la realtà della sua voce non riusciva a rendermi felice. Tutto era carenza senza fine, salvo il momento in cui eravamo insieme a fare l’amore. E ancora, avevo l’ossessione del momento successivo, quando sarebbe ripartito. Vivevo il piacere come un futuro dolore.”
"Ho misurato il tempo in modo diverso, con tutto il mio corpo. Ho scoperto di cosa si può essere capaci, cioè di tutto. Desideri sublimi o mortali, assenza di dignità, credenze e comportamenti che trovavo insensati negli altri, finchè io stessa non ho fatto ad essi ricorso. A sua insaputa, egli mi ha unito ancor più al mondo."