LXXVII Cineforum - The words; 8 donne e un mistero; A serious man

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Chiusa ad ulteriori risposte.

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Questo Cineforum è dedicato a tre film:

- The words di Brian Klugman e Lee Sternthal
- Otto donne e un mistero di Francois Ozon
- A serious man di Ethal & Joel Coen

Ciascuno di noi può guardare i/il film che preferisce, poi commentarli/o qui e nella Piccola cineteca.

Io cercherò di guardarli tutti e tre, soprattutto Otto donne e un mistero, che ho proposto, e A serious man, che ho votato.

Buona visione TUNZZZ
 

isola74

Lonely member
Presente!
Guarderò sicuramente A serious man, che ho proposto io. E mi impegnerò a guardarne almeno un altro; )
 

Jessamine

Well-known member
Stavolta provo a partecipare anche io :HIPP
Purtroppo il tempo è poco, quindi non so cosa e quando riuscirò a guardare... intanto ho prenotato tutti e tre in biblioteca, poi vedrò di capire quanti riuscirò a vederne :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
possibili anticipazioni trama

Metto qualche dato generico preso dal web così da invogliare altri alla partecipazione

The Words (USA, 2012) - Regia di Brian Klugman e Lee Sternthal
con Bradley Cooper, Jeremy Irons, Dennis Quaid, Olivia Wilde, Zoe Saldana, Ben Barnes, J.K.Simmons

Rory Jonsen, un aspirante scrittore in cerca di fama e denaro, non resiste alla tentazione di far passare come suo il diario scritto da un altro uomo, ossessionato da spaventosi ricordi, e ritrovato casualmente in mezzo ad alcuni racconti perduti. In seguito alla pubblicazione, il libro ottiene uno straordinario successo e la vita di Rory sembra procedere a gonfie vele quando all'improvviso si ritrova a pagare il prezzo dell'essersi impossessato del lavoro altrui.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho visto 8 donne e un mistero! Grandioso, non me lo aspettavo così sopra le righe, appena posso scrivo qualcosa di più. Anche se ho il blocco del commentatore già da un po', mi sforzerò...
 

Jessamine

Well-known member
Io ho provato a guardare A Serious Man, ma mi sono fermata a metà.
Sinceramente, per ora lo sto trovando abbastanza noioso :boh: se riesco, appena ho un attimo provo a finirlo.
8 donne e un mistero lo avevo visto un sacco di tempo fa, e mi era piaciuto un sacco, quindi spero proprio di riuscire a rivederlo:mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
inizierò anche io con il più "leggero": 8 donne e un mistero :)

Di un regista, Francois Ozon, di cui ho già visto Potiche e Frantz e che trovo anche un bellissimo uomo, dote rara nel mestiere :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Otto donne e un mistero di Francois Ozon

Sicuramente divertente, mescola vari generi, sia cinematografici che tutte le combinazioni di coppie omo ed etero. E' quindi un divertimento per il regista che il genere sopra le righe e di commedia farsesca riesce molto bene. Le attrici sono tutte su di giri e fanno il verso a se stesse. Dalla decana alla più giovane. Il povero maschietto ci rimette proprio le penne...chi dice donna dice danno :D
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
The words di Brian Klugman e Lee Sternthal

visto! a domani il commento, per il momento posso dire che il film è "bruttarello".
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
The words di Brian Klugman e Lee Sternthal

Perché The words secondo me è "bruttarello"?


  1. La regia a volte è imbarazzante sia perché scontata e prevedibile sia perché non riesce a tenere una storia fatta a scatole cinesi. E il bello è che sono addirittura due i registi!
  2. La sceneggiatura degli stessi registi non coinvolge, dopo non molto si capisce già come andranno le cose
  3. Il cast è come si suo dire, stellare, ma mal sfruttato e poco credibile, l'unico forse che regala qualche emozione è Jeremy Irons nella parte del vecchio.
 

Leeren

Member
Otto donne e un mistero di Francois Ozon

Ho fatto fatica a capire se mi fosse piaciuto oppure no.
In generale mi piacciono i film e mi piacciono i musical, ma la commistione tra i due spesso mi resta indigesta. Anche qui devo ammettere che al primo "siparietto" ero un attimo perplessa, ma andando avanti ci si fa l'abitudine, è un po' come un momento intimo del personaggio che si spiega agli altri e mostra chi è realmente, la conclusione dove la nonna canta "il n y a pas d'amour heureux" credo ci dia anche un indizio su ciò che il regista ha voluto esprimere in questa pellicola.
Mi sono piaciuti i colori, i costumi, il trucco, la sensualità così forte di queste donne, potrebbe essere benissimo una pièce teatrale e difatti credo che il fiom sia stato realizzato con questo in mente, i personaggi infatti rappresentano ognuno un cliché, la giovincella allegra, la signorina composta, la moglie annoiata, la mangiatrice di uomini, la serva lasciva e così via, non hanno le reazioni normali ed emotive di un film realistico ma quelle caricaturali e ai fini della trama di una rappresentazione teatrale, il tutto però non guasta!
Io obiettivamente l'ho trovato molto triste..nessuno dei personaggi, né l'uomo né le 8 donne, è totalmente buono o totalmente cattivo, ognuno agisce per una motivazione che alla fine è totalmente diversa da quella che ci si aspetterebbe dal cliché che rappresentano, e alla fine tutti ne escono in qualche modo sconfitti tra chi perderà la vita, chi l'amore e chi il denaro, un altro messaggio sembra essere che non sempre la verità fa meno danni di una bugia.
 

Leeren

Member
The words di Brian Klugman e Lee Sternthal

Non mi ha soddisfatto, è un film in cui non ti dispiacerebbe imbatterti mentre fai zapping televisivo magari ma non da vedere al cinema, seppur presenta un bel cast (per altro attori di un certo spessore interpretano scene di massimo 1 minuto tipo J. K. Simmons che interpreta il padre di Rory Jensen e Ron Rifkin nei panni dell'editore che gli rifiuta la pubblicazione) la storia non convince e non "prende", ad esclusione forse della recitazione di Jeremy Irons che regala qualche momento toccante.

Il concept di "racconto nel racconto nel racconto" non convince, mi sono chiesta se il film non fosse stato tratto da qualche libro perché mi dava quella sensazione di quando si fanno i film per restare fedeli ad una determinata trama ma così facendo il film risulta lento e il telespettatore perde il senso di quello che sta guardando, ma no, è proprio così. Io avrei lasciato fuori la parte di Clay Hammond e avrei reso Rory Jensen un personaggio reale.

A questo proposito certi punti del film non sono neanche chiari, non conosciamo la fine della storia e ne abbiamo due possibili versioni, una raccontata da Clay Hammond e l'altra da Daniella, ma dove sta la verità? Quanto c'è di Clay Hammond in Rory Jensen? Non ci è dato sapere.

Come punti positivi:
1) mi ha fatto venire voglia di leggere The sun also rises di Hemingway (il fatto che nel film la moglie perda io manoscritto è un rimando alla leggenda che vuole che la stessa cosa sia successa a Hemingway / il pezzo dell'autobus invece parrebbe tratto da Il dottor Zivago)
2) Zoe Saldana è sempre una gran gnocca
3) Jeremy Irons ti ricorda cosa significhi "grande attore" (Bradley Cooper a me non convince e non capisco perché si ostinino a dargli sti ruoli da protagonista che non riesce a gestire)
 

Leeren

Member
A Serious Man - Fratelli Coen

Che dire su questo film.. il trionfo del nichilismo, il protagonista subisce ogni sorta di angheria e cerca di comprenderne i motivi, intorno a lui persone dalla dubbia morale sembrano passarla sepre liscia mentre a lui il destino riserva sempre il peggio nonostabte lui cerchi di comportarsi degnamente.
La sua fede gli impone di credere che Dio abbia un piano per ognuno e che essere un uomo serio, un uomo buono, lo annovererà tra i giusti e i meritevoli, ma allora perché tutto questo gli accade? Nel cercare una risposta saranno gli stessi rappresentanti in terra di Dio a chiarirgli che una risposta non c'è, che le cose accadono e basta.
Ma lui non è solo un timorato, è veramente un uomo onesto a prescindere e saranno gli avvenimenti esterni a sfiancarlo a tal punto da porlo sull'orlo di essere, per la prima volta, disonesto. Neanche a farlo apposta, una telefonata ricevuta in quel momento forse gli farà credere di essere incorso nella giustizia divina proprio con quel suo gesto, ma lo spettatore ha già su un sorriso amaro perché sa che è tutto frutto del caso, non c'è una legge, non ci sono disegni, ricompense o punizioni, non c'è niente.

In questo film lo spettatore attende tutto il tempo una reazione che non verrà, continuiamo a guardare aspettando che arrivi il momento in cui il protagonista manderà tutti a quel paese, prenderà i soldi e scapperà ai Caraibi, o per lo meno in cui manderà un paio di persone a quel paese, in cui parlerà coi figli e ci renderemo conto che sono più del conglomerato di superficialità e apatia che dimostrano, in cui smaschererà i disonesti e si riprenderà la sua dignità. Ebbene tutto ciò non accade, anzi il film viene proprio troncato, tanto da lasciare lo spettatore a fissare i titoli di coda sperando in altre scene conclusive o almeno una frase o un proverbio o un aforisma che diano un po' il senso a tutto... aspettate e sperate, non c'è niente, questa è la storia, la storia di un uomo qualunque, la storia di ognuno di noi nella sua vita quotidiana, sconfitto, deriso, umiliato, bastonato e impotente.

Sicuramente è un film che fa riflettere quindi devo ammettere di averlo trovato interessante ma non posso dire che mi sia piaciuto, per lo meno non lo riguarderei..perché guardiamo i film? Perché ci fanno pensare, perché ci fanno svagare, perché ci fanno ridere, perché ci trasportano in una realtà differente, perché ci fanno credere che riscattarsi sia possibile.
Posso capire la genialità in mezzo a tutto ciò di mostrare la verità nuda e cruda di una vita senza riscatto, senza pace o giustizia, ma so già bene come funziona la vita reale, perché farmi ulteriormente male guardando un film in cui la speranza è, infine, morta? Preferisco allora vederne altri che, non importa quanto orribili le tematiche e quanto il dolore, diano comunque un messaggio di speranza, perché trovo sia questa a muovere l'uomo verso aspirazioni più alte e diano carburante alla volontà di migliorarsi. Certo anche questo film potrebbe innescare lo stesso pensiero, in questo caso come reazione al nichilismo che lo permea, ma credo che sia una forzatura da parte mia che cerco sempre di dare significati a tutto, questo film è un esperimento che mette su pellicola uno spaccato della realtà che ci vuole in balia di eventi che non hanno un senso o una spiegazione.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mi avete fatto passare tutta la voglia di vedere The words :OO


Allora, 8 donne e un mistero ... mi immaginavo una sorta di thriller divertente. In effetti è così, ma non lo immaginavo tanto sopra le righe. I personaggi, quasi macchiettistici (ma in un film come questo va bene così) nascondono segreti che dire torbidi è poco, tanto da scandalizzare il "defunto", che non è proprio uno stinco di santo. Mah, a me il grottesco, le commedie nere (se così vogliamo chiamarla) sono sempre piaciute tanto, e questa non mi ha deluso. Ho adorato persino i siparietti rivelatori, pervasi da un'enorme ironia. Lo consiglio decisamente, non annoia, i colpi di scena sono continui e inattesi (fino alla fine!), il cast è di tutto rispetto ed è molto piacevole da guardare. Le mie preferite: la zia zitella e la sorellina piccola :mrgreen:
Concordo con Leeren, in sostanza c'è molta tristezza, pur mascherata dalla forma. Forse è per questo che mi piace il grottesco, lo trovo difficile da realizzare.
 

isola74

Lonely member
A seriious man

Concordo a grandi linee con il commento di Leeren.... non lo rivedrei anche se non posso dire mi sia dispiaciuto, nè che mi abbia annoiato.
In pratica questo film è la storia di Giobbe, nè più nè meno....
Secondo me il vero senso sta nella frase che l'ultimo rabbino, quello ritenuto più saggio di tutti, dice al ragazzo in oaccasione del suo Bar Mitzvah..... "fai il bravo". Tutta qui la saggezza della religione, le risposte che cerchiamo?
Sì, perchè alla fine sta sempre a noi scegliere quale strada seguire, non è Dio che ci spinge in un senso o nell'altro, ma noi decidiamo come reagire alla vita e come viverla.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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