Simoni, Gianni - La scomparsa di De Paoli

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Non rinunciare mai
In un fossato, lungo una strada provinciale ai margini della città, la Polizia ritrova un cadavere reso irriconoscibile dall’azione impietosa dei topi. Cosa o chi ha ucciso quell’uomo senza identità e senza più nemmeno un volto? Un rapinatore inesperto? Un magnaccia violento? Un pirata della strada fuggito dopo l’incidente? Una morte così fa scalpore in una città di provincia come Brescia, ma per l’ex giudice Petri allo stupore si aggiunge l’orrore, quando si rende conto che quell’uomo altri non era che il suo vecchio amico e medico curante, il dottor Emilio De Paoli, misteriosamente scomparso da troppi giorni. Il buon Petri, sconvolto, si butta nell’indagine anima e corpo, costringendo il commissario Miceli, che ormai lascerebbe volentieri le rogne al nuovo commissario Grazia Bruni, a rimettersi in gioco. Saranno però necessari l’esperienza e l’intervento di tutta la squadra al completo, con il nuovo vice ispettore Armiento, il navigato Maccari, il bravo Esposito, gli inseparabili Grasso e Tondelli, e persino il procuratore Martinelli, per risolvere il caso e restituire onore e giustizia all’amico di Petri. Anche se forse, per una volta, il vecchio giudice non avrebbe voluto portare a galla la verità, forse sarebbe stato meglio lasciarla in fondo a quel fosso...

Commento:
Questa decima indagine di Miceli e Petri tocca l’ex giudice personalmente: il suo medico, ma soprattutto amico da trent’anni è stato trovato morto dentro un fossato in una zona frequentata da prostitute, e Carlo Petri vuole scoprire ad ogni costo chi è stato a togliergli la vita. I sospetti principali sono il vicino di casa del medico, che ce l’ha con lui perché ha sconsigliato alla moglie di fare l’esame che avrebbe rivelato la gravissima malformazione con cui è nata la figlioletta Sara, e Guido, ex magnaccia della ragazza che De Paoli ha salvato dalla strada assumendola come governante. La nostra amata squadra si impegna a fondo nelle indagini, mentre per vari componenti tira un’aria di futuri cambiamenti. È il caso di Esposito e della sua Viviana, che finalmente possono portare avanti una storia alla luce del sole, e di Grazia Bruni, sempre più incerta su ciò che prova per Maccari. Anche Carlo e la Moglie Anna, come sempre, hanno dei piccoli battibecchi: lei forse troppo sospettosa e lui, anche se non lo vuole esternare, preoccupato che lei una volta morto lo dimentichi in poco tempo.
Un giallo che si legge in fretta, comico quando serve. Sebbene l’adrenalina e la suspense siano presenti in piccole dosi, non mancano molteplici temi di rilevante importanza, qualche volta anche drammatici, come le storie delle donne di strada e le prospettive di vita serena che può avere chi nasce con una disabilità. Assistiamo alla terribile tragedia di un padre sopraffatto dal non poter garantire alla figlia il futuro che aveva sognato per lei, ma a lettura conclusa ciò che questa delicata storia ci lascia è la consapevolezza che nel mondo c’è ancora tanta speranza, anche grazie alle persone buone disposte ad andare oltre le apparenze.
 
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