Milani, Riccardo - Come un gatto in tangenziale

Meri

Viôt di viodi
Giovanni lavora per una think tank che si propone di riqualificare le periferie italiane. La sua ex moglie Luce coltiva lavanda in Provenza, convinta di essere francese. Giovanni e Luce hanno allevato la figlioletta tredicenne Agnese secondo i principi dell'uguaglianza sociale, anche se vivono al caldo nel loro privilegio. E quando Agnese rivela a Giovanni la sua cotta per Alessio, un quattordicenne della borgata romana Bastogi tristemente nota per il suo degrado, papà, terrorizzato, segue la ragazzina fino alla casa dove Alessio abita insieme alla mamma Monica e alle due zie Pamela e Sue Ellen (sì, come le protagoniste di Dallas). Giovanni scoprirà che Monica è altrettanto atterrita all'idea che suo figlio frequenti una ragazzina dei quartieri alti: "Non siamo uguali", Monica avverte Alessio. "Inutile farsi illusioni". (MyMovies)

Se la storia è sempre la stessa: poveri e ricchi, gli attori riescono comunque a renderla divertente.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Concordo, gli attori hanno saputo rendere comunque divertente la storia.
 

isola74

Lonely member
La Cortellesi è brava e mi piace, Albanese un po di meno ma le fa il verso abbastanza bene. . . però per fare un buon film ci vuole ben altro. Sa troppo di visto e già visto, di stereotipi e facile morale.
Per una serata senza troppe pretese.
 

velvet

Well-known member
A me è piaciuto abbastanza. Sicuramente per fare comicità si basa su degli stereotipi mentre avrebbe potuto fare meglio tratteggiando personaggi più realistici. Ma l'incomunicabilità tra due mondi (rappresentati in questo caso da centro e periferia) esiste e aumenta sempre più ed entrambe le parti ne sono responsabili, una borghesia delle istituzioni che vive nel suo mondo non sforzandosi di comunicare e un proletariato ma anche piccola (e non piccola) borghesia per cui solo "la scuola della vita e della strada" contano. La differenza dal passato secondo me sta proprio nel fatto che la discriminante che divide i due mondi non è più soltanto lo status economico, e questo la sceneggiatura avrebbe potuto e dovuto renderlo meglio invece di presentare dei personaggi caricatura tipo quello di Amendola (bravo lui però eccessivo il personaggio). Gli attori sono bravi, e in questa prova particolare a me invece è piaciuto più Albanese che la Cortellesi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Troppo carino e divertente! Il messaggio è semplice ma, a mio parere, la comicità un po' sopra le righe, i personaggi esagerati (macchiette che rimangono impresse), l'ambiente "coatto" aiutano a coglierlo. Un conto è mostrarsi aperti (a parole) verso chi vive in modo diverso da noi, ben altra cosa è vedere la propria giovanissima figliola dei quartieri "bene" innamorata di un abitante delle periferie... Certo è una commedia senza pretese, ma è leggera e vivace, con un ottimo ritmo, credo non facile da scrivere.
Sono curiosa di vedere il seguito.
 
Alto