De Palma, Brian - Scarface

Non potevo non aprire un thread su questo capolavoro di Brian De Palma!!!
Un bravissimo Al Pacino interpreta il ruolo di un immigrato cubano che approda in America e tenta di sfondare nel mondo della criminalità....
Grandissimo film. Mi viene la pelle d'oca ogni volta che lo rivedo! Voto 10!

Trama
Tony Montana è un emigrato cubano che entra nel giro del narcotraffico e presto diventa un boss temuto e rispettato da tutti. La droga, i soldi a palate, la gelosia irrazionale...

... nei confronti della sorella lo rendono eccessivo e gli fanno perdere ogni contatto con la realtà. Quando si rifiuta di far fuori la famiglia di un testimone, il suo destino è segnato.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Masetto

New member
" Alcuni episodi nella vita di Tony Montana, canaglia cubana, gangster a Miami negli anni ottanta, trafficante di droga, boss senza scrupoli, sanguinario dal grilletto facile, amante della famiglia e dell'onore, re del lusso, triste incarnazione del sogno americano. Ma anche ascesa e caduta di un malvagio puro, innaturalmente eroe da tragedia, con la sua corte di parassiti, un nuovo Scarface, una faccia sfregiata, come il gangster mitico degli anni trenta inventato da Hawks pensando ad Al Capone.
Insomma omaggio a un capostipite del cinema gangsteristico (il film è dedicato al regista Hawks e allo sceneggiatore Ben Hecht) e insieme tentativo di aggiornare il mito alla malavita degli anni ottanta e alla nuova corruzione, la droga.
Brian De Palma è regista visionario ed eccessivo (Carrie, Fury), prova una certa impazienza a inseguire il male nelle sua cadenze umane e fragili: anche qui la storia di Scarface è vista nei suoi scorci isterici, il resto è lasciato all'immaginazione dello spettatore.
È naturale che De Palma, sempre alla ricerca di effetti che magari gli sfuggono per eccesso di semplificazione, per manierismo, trovi il suo luogo ideale nel finale, venti minuti, forse mezz'ora (su un totale di due e tre quarti) tutti da vedere, strage e risoluzione dei nodi drammatici e psicologici, il campione del male circondato da un intero esercito di nemici, spara ammazza recita, cade solo all'ultimo, come un eroe classico, quando è già trafitto da cento pallottole.
È possibile che la presenza di Al Pacino, che sente anche l'aria e l'orgoglio del Padrino, chiami molto pubblico, intorno al nuovo Scarface; lui, Pacino, non si risparmia, sempre presente, occhieggiante, sbruffone, sopraffattore, al punto di rubare la parte a tutti, non ci sono protagonisti accanto a lui, ma pallide sagome di una grande tradizione gangsteristica, il vecchio boss da far fuori, il luogotenente da ammazzare per impulso di gelosia, la sorella da proteggere e desiderare, come nel vecchio modello di Hawks.
Lo Scarface degli anni trenta era italiano, lo Scarface di Pacino sbarca nell'ottanta a Miami da una nave di esuli cubani in cui sono intruppati, per generosità di Castro, molti delinquenti tolti dalle carceri dell'isola.
Il confronto è tra l'individualismo criminale di Pacino e l'agevole strada che l'America apre ai violenti: «Prima fai i soldi, - dice Al Pacino al suo amico, - poi avrai il potere e le donne». Semplice, come sempre.
Poiché non si vede in giro l'ombra di un poliziotto (salvo un ispettore corrotto), poiché il regista De Palma non ha l'anima del moralista (per lui tutta la società potrebbe essere un gioco al massacro senza regole), la sconfitta di Scarface nasce dall'interno dello stesso individuo come dire?, dall'infelicità del potere.
Una volta lui è al ristorante con la moglie Michelle Pfeiffer e gli cade addosso una terribile noia: «Ma come, è tutto qui?», il potere, le donne, una casa con la piscina in camera da letto, i soldi a mucchi. È tutto qui? Lo scontento congiura verso la strage finale, verso le scene depalmesche in cui entra anche la follia di un altro Delinquente Solitario, il trafficante di droga Sosa, un colombiano che ha in mano lo stato e domani, chissà, l'esagerato De Palma non lo esclude, il mondo intero. "
Da La Stampa, 2 marzo 1984


Tutto sommato sottoscrivo
 

marti

TM
l'hanno passato in tivu la scorsa settimana e l'ho rivisto molto volentieri! un grandissimo Al, come avete già detto... ma quando inizia ad "impazzire" mi fa troppo "incazzare" ogni volta che lo guardo :)
 

risus

New member
un must, un cult, imperdibile... insomma, si capisce che mi piaceeeeee?!???:mrgreen:
 

darida

Well-known member
Be', a me basta l'immagine della locandina per farmi tornare la voglia di rivederlo per la..., boh! non saprei dire quante volte :wink:
Grande film!
 

Shoofly

Señora Memebr


"Che avete da guardare? Siete solo una manica di coglioni. Sapete perché? Perché non avete il fegato per stare dove vorreste stare. Voi avete bisogno di gente come me. Vi serve la gente come me, così potete puntare il vostro dito del ***** e dire "Quello è un uomo cattivo." Beh? E dopo come vi sentite, buoni? Voi non siete buoni. Sapete solo nascondervi, solo dire bugie. Io non ho questo problema. Io dico sempre la verità, anche quando dico le bugie. Coraggio, augurate la buona notte al cattivo, coraggio. È l'ultima volta che lo vedete un cattivo come me, ve lo dico io. Forza, fate passare l'uomo cattivo. Attenti sta arrivando il cattivo!"
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Una grande interpretazione di Pacino per un film che ormai è diventato un classico. Non sono un'amante del genere, ma l'ho apprezzato molto.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sono arrivata a 50 anni senza vedere Scarface, be', meglio tardi che mai! Mi è piaciuto moltissimo, meravigliosa descrizione del protagonista e del suo perdersi fino a sgretolarsi. Privo di giudizi e di moralismo, trama incalzante e sottotesto profondo.
 
Alto